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L'ASSOCIAZIONE NASCERE LIBERI PER LA RINASCITA DELL'ALTA VALLE DEL SENIO E DI CAMPANARA

PARTECIPA AL BANDO REGIONALE
PER REALIZZARE IL PROGETTO PILOTA
RECUPERO E VALORIZZAZIONE AREA DI CAMPANARA-COMUNE DI PALAZZUOLO SUL SENIO - ATTRAVERSO CONCESSIONE

RELAZIONE INTRODUTTIVA

PREMESSA

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1.1. L'Associazione "Nascere Liberi per la Rinascita dell'Alta Valle del Senio e di Campanara" si è costituita nel 2004 sulla base di un proprio Statuto e collegato Atto Costitutivo. E' stata registrata come Associazione di Promozione Sociale nel marzo 2005; ha un proprio Codice Fiscale n° 90026190489; ha la propria sede nel Comune di Palazzuolo sul Senio, in località Le Pogge di Campanara, presso l' edificio di proprietà di Franco Donati, socio dell'Associazione. Il Presidente pro tempore è _______ L'Associazione ha un gruppo tecnico con professionalità ed esperienze diverse.
Alcuni dei tecnici sono interni all'Associazione. Ha partners che condividono la sua impostazione e che lavoreranno insieme alla realizzazione del Progetto Pilota – Recupero e Valorizzazione Area di Campanara.
L'Associazione è da anni impegnata in un lavoro di rigenerazione sociale salvando,valorizzando e innovando i patrimoni e le pratiche collettive. Per questo l'Associazione è da anni impegnata nell'elaborazione e nella definizione operativa di un progetto di promozione sociale ed ambientale di Campanara e dell'alta valle del Senio, un progetto che si muove nell'orizzonte prioritario del ripopolamento e della rinascita della valle.
Il Progetto è stato presentato nelle sue linee generali nel marzo 2004 nella sede della Regione Toscana. E' stato discusso con l'Arsia, con l'assessorato all'Agricoltura della regione Toscana e con i tecnici del Dipartimento e anche in riunioni comuni con tecnici della comunità montana mugello. Il Progetto stesso è stato poi modificato ed aggiornato dal 2004 al 2009.

Intendiamo il lavoro di costruzione di partenariato come un modo per affrontare alla radice i problemi e approfondire le soluzioni. Abbiamo cominciato anni fa con il wwoof-italia (associazione che ha organizzato una rete di aiuto e vacanza in ambiti rurali e ecoalternativi, ma non elitari, presente alla trattativa su Campanara fin dall'inizio) e gli elfi-associazione per la madre terra (numerosi villaggi nell'Appennino Pistoiese e tentativo di creare autorganizzazione comunitaria e insediamenti, hanno sempre seguito trattativa e problemi), poi col foro contadino (da qualche anno sciolto), ora con AIAB-Tosc (organizzazione storica del biologico italiano, ecobiocertificazione e sostenibilità). Da alcuni anni invece si è costruito un rapporto forte con MISA (progetto EVA-Pescomaggiore-Abruzzo-villaggio autocostruito in prossimità del paese e intervento) e ANTHROPOS (Associazione dei monti Sibillini che ha fatto un grosso lavoro d'inchiesta sul territorio delle comunanze e non solo) e poi con lo SCI (Servizio Civile Internazionale-che organizza campi di lavoro internazionali) per costruire un lavoro e un progetto Appennino da interconnettere col Progetto Pilota. Poi con FOCUS (Federazione Organizzazione Consumatori Utenti Diritti Sociali-Casa dei diritti sociali Roma-Organizzazione di Volontariato dal 1985) per costruire sull'Appennino, nei villaggi autorecuperati, una rete di Case dei diritti sociali e ambientali con sportello legale, ambulatorio e censimento/mappatura dei villaggi e delle terre abbandonate, a partire proprio dal villaggio di Vallibona a Campanara. Quindi con il Movimento di lotta per la casa di Firenze (esperienza e progetti autorecupero cittadino) per costruire insieme nuove possibilità di autonomia.
Inoltre Enrico Micelli professore di architettura ed esperto di bioedilizia ha seguito in questi anni le vicende di Campanara facendo 2 sopralluoghi con analisi/lettura e indicazioni sui lavori insieme anche ad Anamaria Brollo, architetta esperta di feng shui. E Poi da qualche anno, luca (etnomusicologo musicista, Edizioni Montaonda, sta coordinando la parte culturale del progetto con l'istituto De Martino e la libreria Calusca di Milano per una rete di biblioteche in montagna nei borghi recuperati.
Infine Nicola, che dopo aver tentato di far rivivere insieme agli immigrati un villaggio abbandonato in Sicilia è andato nel Cauca Colombiano dove una grossa organizzazione intercomunitaria (Cric) sta recuperando le terre collettive rubate dai latifondisti e per questo sta tentando di organizzare appoggio, scambio e nuova cooperazione.

INQUADRAMENTO GENERALE
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2.1- L'Appennino Centrale, non arrivando a quote elevate come le Alpi, è stato una montagna abitata fin dall'epoca antica. Poi, punto di approdo di contadini alla ricerca di condizioni favorevoli di vita e di lavoro,in alternativa agli eserciti e ai castelli.
Infatti con la fine dei castelli,degli eserciti, dei principati, delle signorie comincia per i contadini la lunga strada per la liberazione dei territori (ne è un esempio "la battaglia delle Scalelle, vicino a Marradi, in cui i contadini, dopo l'ennesimo saccheggio,si organizzano e sconfiggono un esercito di mercenari guidato da un principe della zona), e per affermare condizioni di vita migliori anche attraverso la pratica degli usi civici e il diritto/possibilità'di campare del proprio lavoro.
Sono così cresciute in Italia zone in cui il contado ha potuto ritrovarsi insieme attraverso il lavoro della terra. Non più quindi servi della gleba, neanche proprietari della terra e dei frutti del lavoro, ma persone in grado di vivere del proprio lavoro. Popolazioni forti e numerose di contadini di montagna che abitavano insediamenti rurali, villaggi, case sparse, collegati tra loro da stradini e sentieri dai quali tutto l'Appennino Centrale era percorso e che consentivano di spostarsi anche tra i vari insediamenti. Ogni insediamento aveva un proprio sistema delle acque:irreggimentando sia le acque di superfice, attraverso canalizzazioni, fossi, piccole dighe,terrazzamenti (per l'autofertilità dei suoli), sia le sorgenti. Alcuni si erano costituiti in"comunello". Tra questi Campanara.
L'Appennino Centrale è stato il "cuore" dell'Italia paese, un cuore pulsante e vivo,tanto che la resistenza dei partigiani non sarebbe stata possibile senza queste popolazioni. E i problemi avuti dall'esercito di occupazione tedesco nella "montagna abitata" furono affrontati a suon di rappresaglie e stragi di civili.
Ma poi, nel dopoguerra e per tutti gli anni 50 60, in mancanza di piani e provvedimenti a favore di queste popolazioni, è prevalsa LA FUGA DA CONDIZIONI DURISSIME e l'esodo verso la pianura e le periferie delle città. La spinta al cambiamento e al miglioramento delle condizioni di vita ha così alimentato il boom economico, per cui le montagne dell'Appennino sono diventate scatole vuote, senza "cuore", senza soggetti.

2.2 Una parte importante del nostro Lavoro e della nostra proposta progettuale. Una Base:
IL RECUPERO E LA VALORIZZAZIONE DELL'ARCHITETTURA RURALE E DEGLI INSEDIAMENTI RURALI.
Perché DA NOI NON SI TRATTA SOLTANTO DI ARCHITETTURA RURALE MA DI SISTEMA INSEDIATIVO RELATIVAMENTE COMPLESSO. CIOE', LA PARTICOLARITA' CHE ABBIAMO TROVATO E' L'ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE. E QUINDI IL COMPITO CHE ABBIAMO DAVANTI E' QUELLO DI RIPORTARE A VALORE TUTTO CIO' FACENDO EMERGERE LA LOGICA INSEDIATIVA. AUTORECUPERANDO, RIPORTANDO LA VITA.
Quindi è chiaro che vanno continuati e rafforzati una parte dei campi di lavoro, dedicati proprio al recupero e rivitalizzazione del sistema delle acque, del sistema delle strade, stradini e sentieri e del sistema delle terrazze, anche con gruppi specifici di studio e lavoro, e laboratori,con presenza di esperti.


2.3 L'Associazione "Nascere Liberi" è un' Associazione di promozione sociale che ritiene indispensabile una reale e concreta partecipazione degli abitanti alla costruzione dei progetti e alla realizzazione degli interventi di ripopolamento e rinascita di aree rurali DIVENTATE marginali.
QUESTO TENTATIVO DI FAR RIVIVERE VILLAGGI E TERRE ABBANDONATE NON PASSA ATTRAVERSO L'ACQUISTO, MA ATTRAVERSO LA PROGETTUALITA'SOCIALE E AMBIENTALE (AUTORECUPERO,IMPEGNO,PARTECIPAZIONE E RINNOVAMENTO DI DIRITTI E USI). CIOE' QUANDO SI DIMOSTRA CHE LE PRATICHE MESSE IN ATTO FUNZIONANO, SI POTRANNO REPLICARE DA ALTRE PARTI. A CONDIZIONE PERO' CHE SI FORMINO GRUPPI CHE VIVENDO LE STESSE PROBLEMATICHE SI ORGANIZZANO,FANNO UN'ASSOCIAZIONE,E METTONO A PUNTO ANCHE CON/DA NOI UN PROGETTO DI PROMOZIONE SOCIALE-AMBIENTALE. PER FARE QUESTO INTENDIAMO LA VALLE DI CAMPANARA COME LABORATORIO DI PROGETTI COLLETTIVI DOVE CONTINUAMENTE SI POSSANO FORMARE-CRESCERE GRUPPI IN GRADO DI FARE INSEDIAMENTO, COMUNITA'E AUTORECUPERARE CASE, TERRE E INFRASTRUTTURE. FACENDO CRESCERE INTERAZIONE, MUTUO APPOGGIO, COLLABORAZIONE.
In una situazione in cui tali pratiche storicamente consolidatesi sono state dimenticate e si vanno irrimediabilmente perdendo.

2.4 AL CENTRO DI QUESTA SINTESI UNA REGOLA FONDAMENTALE: "ASSUMERSI LA RESPONSABILITA' DELLE PROPRIE SCELTE". ESSA PUO'ESSERE INTESA,AL PARI DI MOLTE DELLE NOSTRE INIZIATIVE,COME STRUMENTO PER TESSERE RELAZIONI UTILI E STIMOLARE SINERGIE ESISTENTI TRA ELEMENTI NATURALI, ATTIVITA' UMANE, INTELLIGENZE, SENSIBILITA' PER CONTRIBUIRE ALLA CREAZIONE NEL MUGELLO DI UNA SOCIETA' RURALE FORTE, ECOSOSTENIBILE, IN GRADO DI APPRENDERE DALLA NATURA A VALORIZZARE LA BIODIVERSITA', COSTRUENDO COSI' ALTERNATIVE ALLA CRISI DEI SISTEMI URBANI E DEI SISTEMI RURALI, RECUPERANDO, VALORIZZANDO E SOCIALIZZANDO IL PATRIMONIO STORICO, SOCIALE, CULTURALE E ARCHITETTONICO DELLE POPOLAZIONI DI CONTADINI CHE ABITAVANO QUESTE E ALTRE MONTAGNE DELL'APPENNINO CENTRALE.

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3.1. Dopo aver partecipato ad un dibattito con Vandana Shiva, l'Associazione Nascere Liberi aveva espresso il proprio punto di vista affermando che per "mantenere la biodiversità è essenziale promuovere e sostenere comunità rurali. Infatti non può essere soltanto una commissione di esperti che può promuovere e mantenere la biodiversità e nemmeno lo possono fare soltanto le amministrazioni locali. Le comunità rurali, soprattutto quelle insediate in montagna, hanno un rapporto con la terra non privatistico e basato su dinamiche non produttiviste. Per queste ragioni è fondamentale sostenere le comunità rurali nella ricerca di autonomia e di indipendenza dal mercato e dalla logica del fare profitto con la Natura".

3.2. PERTANTO I NUOVI E I VECCHI ABITANTI DELLE BORGATE assumono un ruolo di custodi dei territori DELLE VALLI INTERNE DI QUESTE MONTAGNE:DA CAMPANARA ALLE ALTRE VALLI. PER QUESTO il lavoro rurale, agricolo, la cura del bosco, la coltivazione e la trasformazione delle erbe officinali e l' allevamento sono aspetti centrali del progetto, così come la ristrutturazione e la rivitalizzazione delle case rurali e delle attività agricole attraverso modalità dell'autorecupero.
Tuttavia il progetto rifiuta l' idea di trasformare il lavoro e le attivita' rurali e agricole, in realtà assistite e quindi i contadini in soggetti assistiti.

3.3 SI PUO' FACILMENTE OSSERVARE CHE DA QUALCHE ANNO SI STA LAVORANDO PER TOGLIERE AI NUOVI ABITANTI LA SPERANZA DI UN MIGLIORAMENTO COLLETTIVO DELLE PROPRIE CONDIZIONI DI VITA. CIOE' UNA DELLE BASI SU CUI SI COSTRUISCE LA DEMOCRAZIA E LA COSTITUZIONE.
FACENDO INCANCRENIRE LA SITUAZIONE. E QUESTO SUCCEDE A CAMPANARA,COME GIU' NEI PAESI,MA ANCHE IN MOLTE ALTRE PARTI D'ITALIA.
QUINDI: "INNANZITUTTO occorre restituire agli abitanti attuali e ai nuovi abitanti che verranno la speranza di un miglioramento collettivo delle proprie condizioni di vita. BASE(MOTORE) DEL/I PROGETTO/I E DI DEMOCRAZIA.
VOGLIAMO RILANCIARE LA SOLIDARIETA' IN CONTRAPPOSIZIONE AL CANTO FUNEBRE DELLA COMPETIZIONE. PER USCIRE DALLA SOPRAVVIVENZA E PRECARIETA', RIPORTANDO LE SITUAZIONI IN EQUILIBRIO. PER CUI:
LAVORI COLLETTIVI PER MIGLIORARE LE CONDIZIONI DI VITA E DI ABITABILITA', A PARTIRE DA CAMPANARA, MA NON SOLO.
E DALLE URGENZE. ASSOCIANDO COMPETENZE E SITUAZIONI. FACENDO CRESCERE QUESTO MECCANISMO, DOTANDOSI DELLO STATUTO DEI LAVORI (che dia le regole virtuose dei lavori)

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4.1 LA VALLE COME LABORATORIO PER LA CRESCITA E LA MESSA A PUNTO DI PROGETTI COLLETTIVI. AUTORECUPERO CON ABITANTI, NON RECUPERO CON DITTE. I LAVORI VANNO FATTI RISPETTANDO LE LOGICHE COSTRUTTIVE PROPRIE DEGLI EDIFICI RURALI ESISTENTI,LE TECNICHE TRADIZIONALI, I MATERIALI LOCALI UTILIZZATI. FARSI TRAVI E TAVOLE, E POSSIBILMENTE ANCHE CALCE: FORMAZIONE. USCENDO DALLA LOGICA DELLA SOPRAVVIVENZA. LE ISTITUZIONI PUBBLICHE DEVONO FARE LA LORO PARTE(QUANDO RICHIESTE).IN OGNI CASO E' IMPENSABILE,SBAGLIATO E INCOMPATIBILE CON LA LOGICADELL'AUTORECUPE RO,ATTIVARE MEGA BUDGET. QUINDI LAVORI A PREZZI CONTENUTI,LAVORANDO IN ECONOMIA. INFATTI NON SI STANNO COSTRUENDO VILLAGGI TURISTICI O AGRI TURISMO DI LUSSO PER LE E'LITES. SIAMO PER LA ROTTURA DELLA DIVISIONE DEL LAVORO,FRA PROGETTISTI,OPERAI E AUTORECUPERATORI. GLI AUTORECUPERATORI RIFIUTANO DI ESSERE OPERAI O MAESTRANZE,SONO PERSONE CHE PRENDONO IN CARICO IL LUOGO.

IN GENERE L'AUTORECUPERO DI UN ANTICO INSEDIAMENTO RURALE NON PREVEDE IN QUANTO INCOMPATIBILI: ASFALTI, CEMENTIFICAZIONI, ALLACCIAMENTI IDRICI ED ELETTRICI,DEMOLIZIONI.
OCCORRE QUINDI: RIQUALIFICARE L'INTERVENTO SULLE ACQUE E SULLE STRADE,INDIVIDUANDO E CORREGGENDO GLI ERRORI FATTI FINORA,FARE FORMAZIONE, GARANTIRE IL DIRITTO DI ACCESSO ALL'ACQUA E IL DIVIETO DI QUALSIASI ATTIVITA' CHE COMPROMETTA LE FALDE,PRIVATIZZI LE ACQUE E NE RIDUCA LA DISPONIBILITA'.

4.3. UNITA' E INTEGRITA' TERRITORIALE:il mantenimento della valle di Campanara come insieme unitario è un aspetto centrale e importante.
La valle di Campanara è un sistema unitario, costituito da piccoli PIANORI incorniciati da basse montagne, nell' alta valle del Senio. E' un sistema biogeografico unitario e differenziato al suo interno : per questo motivo è importante che il Progetto Pilota mantenga integrità e coerenza dei luoghi, evitando la rottura delle relazioni ecosistemiche e territoriali.

4.4. Nel considerare il territorio come un soggetto vivente, come insieme di ecosistemi naturali, storici e economici, il progetto tiene fermo un punto sostanziale : il territorio non può esaurirsi soltanto nella funzione di produzione di alimenti o di preparati agricoli, esso invece viene considerato nella sua complessità ecologica, sociale, infrastrutturale, in riferimento, per esempio, alla tutela del ciclo delle acque, del suolo, alla manutenzione dei versanti, alla tutela dinamica della biodiversità (ruralità ecosistemica).

4.5. gli scambi con l' esterno e le relazioni sinergiche con la parte toscana-romagnola dell' Appennino centrale.


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5.1. Senza la presenza degli abitanti del recente passato, molte case e buona parte delle infrastrutture minori ( terrazzamenti, sentieri, fonti ) sarebbero andati irrimediabilmente perduti, come testimoniano i crolli avvenuti negli edifici disabitati e privi di una costante opera di manutenzione.

CONCLUSIONI
E'importante invertire la tendenza all'abbandono e all'indifferenza verso un patrimonio che,soprattutto in questa fase di crisi economica,può tornare ad essere base di partenza per ricostruire nel Mugello una società rurale forte,libera e solidale, "…con una nuova gestione della cosa pubblica che unisca la soddisfazione dei diritti della persona al perseguimento degli interessi pubblici generali."commissione Rodotà".


FINALITA' GENERALI DEL PROGETTO

MANTENERE E RICOSTRUIRE EQUILIBRI NATURALI,SOCIALI E CULTURALI. CREARE LE PREMESSE CULTURALI, SOCIALI ED ECONOMICHE PER IL RIPOPOLAMENTO, FERMA RE IL DEGRADO, fare tessuto comunitario.

1.1. La crisi di Campanara, è il risultato, l'effetto di una sorta di doppio regime insediativo e abitativo. Uno basato sulla presenza continua e costante, su un abitare stabile rappresentato dai nuclei che abitano le case e lavorano costantemente. Un altro basato su un abitare flusso rappresentato da presenze circoscritte a periodi limitati di tempo, stagionali. La progettualità e il lavoro portato avanti dall'associazione è il tentativo di costruire una risposta e un'alternativa a questa crisi.

"...Bisogna essere coscienti che lo spopolamento dei paesi è in gran parte determinato dal fatto che ci si sente isolati,tagliati fuori, lontani dai flussi di significato che scorrono nelle metropoli. Tra un decennio, se questa tendenza non si inverte,saranno molti i paesi degli entroterra che sa ranno completamente spopolati e abbandonati. E con loro moriranno saperi millenari,si spegnerà il "cuore" profondo della civiltà mediterranea. L'abitare e il vivere sarà sempre più ad una dimensione, quella metropolitana,della babele del consumo,della liquefazione dei rapporti umani,dell'oblio della terra e dei ritmi naturali.
RIPOPOLARE I PAESI DEVE ESSERE UNA SCELTA. PER QUESTI PAESI NEL FUTURO PROSSIMO L'UNICA COMUNITA' POSSIBILE E' LA COMUNITA' INTENZIONALE,CHE SI CREA CON CHI HA LA GIUSTA MOTIVAZIONE, CORAGGIO, COSCIENZA POLITICA (oserei dire ILLUMINAZIONE), per ripercorrere a ritroso il flusso secolare dell'emigrazione. CHI GIA' VIVE LUNGO QUESTA FRONTIERA DEVE LAVORARE A QUESTO EPOCALE CONTRO-ESODO. CREANDONE LE PREMESSE CULTURALI,SOCIALI ED ECONOMICHE…" Filippo ass MISA-Pescomaggiore Abruzzo


1.2. L' Associazione Nascere Liberi ritiene importante per tutti e tutte, in questo passaggio storico/sociale, impegnarsi a lavorare per favorire la crescita di comunità rurali, rafforzando e scambiando capacità e sensibilità attraverso : Progetti, Laboratori e Osservatori, finalizzati in particolare, ma non solo, alla continua formazione ed autoformazione rispetto ai lavori edilizi, all' auto-recupero delle case, ai lavori dei campi, alla cura del bosco, alla prevenzione sanitaria; alla crescita umana e culturale, artistica.
Questo anche per attrarre nuove energie che serviranno in prospettiva a salvare, recuperare e ripopolare altre zone dell' Appennino e della montagna, oggi abbandonate al degrado, producendo beni e luoghi comuni e rinnovando così l'interesse collettivo/comune tra le popolazioni della zona.

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2.1. L' Associazione Nascere Liberi intende costruire, attraverso il progetto e le attività, un polo di riferimento per una migliore gestione dei territori abbandonati. Aumentando così capacità, possibilità e conoscenze locali; stimolando nuove pratiche di territorializzazione.
Infatti c'è bisogno, da un lato,che cresca e si rafforzi una capacità di gestire i territori montani (così come i territori collinari e di pianura) da parte di chi ci vive e li vive, stimolando ed arricchendo una reale partecipazione, anche attraverso la costituzione di Laboratori e Campi di lavoro,dall'altro, che cresca e si rafforzi una nuova qualità dell'interesse pubblico. D' altro canto anche la Delibera n° 67 del 23/06/2004 motivava "ritiro dalla vendita e reinserimento nel patrimonio indisponibile"di terre ed edifici di Campanara "con la dubbia convenienza a vendere,con il sopravvenuto accertamento su alcuni lotti di terreno di un diritto di uso civico", richiamando "nuovi programmi di utilizzo per pubblici interessi"

Per questo si è proposto di andare alla creazione di 2 gruppi di lavoro:uno in ambito istituzionale e uno al di fuori PER CREARE NEL MUGELLO UNA ZONA PILOTA DI WELFARE SOCIALE.



2.2. In questo momento di crisi economica, sociale e insediativa, è fondamentale Rafforzare le "Conoscenze Locali".Per questo gli Osservatori e i Laboratori. E per questo non devono essere a pagamento.
INOLTRE:
Si tratta di ricostruire una zona in cui persone, soggettività si possano ritrovare insieme, attraverso un rapporto di non sfruttamento con la terra: raccolta, coltivazione di erbe, agricoltura non intensiva. Poi, a partire da questo, costruire un rapporto non subordinato con la città e il mercato; un rapporto alla pari città/campagna/montagna basato sullo scambio uguale :
• giovani – studenti, precari, ricercatori - che vengono ad aiutare durante i raccolti, in cambio del trasformato, della residenza.
• residenza estiva per figli di operai, disoccupati, precari e come allargamento delle possibilità di resistenza(Soprattutto in questa fase di crisi).
• successivamente si tratta di mettere sul mercato alimenti curativi, erbe qualitativamente migliori ed elaborare pochi e mirati - verso le malattie sociali - preparati erboristici a prezzi bassi in modo da ridurre la forza del mercato speculativo delle erbe e dei preparati.

PROPOSTA PROGETTUALE
Gli interventi sono fondati su regole costruttive degli ecosistemi/dell' ambiente e su quelle, altrettanto importanti, del territorio sociale e delle sue vicende storiche.

Il diritto alla terra viene quindi costruito concretamente per progetti.

Il progetto ha :
1. come sfondo generale il ripopolamento della montagna e della valle di Campanara;
2. come aspetto strutturante la costituzione e il potenziamento della comunità di nuovi contadini e artigiani, delle relative relazioni sociali e di lavoro;
3. come finalità la conservazione e l' accrescimento della biodiversità territoriale e delle relazioni ecologiche;
4. come punto saliente la relazione tra l' insediamento di nuovi abitanti / rurali e la proprietà comune delle terre da parte delle comunità insediate.

Il progetto che proponiamo assume anche la forma della sperimentazione di modalità, metodologie, strumenti operativi e attuativi. In questa prospettiva i risultati del progetto e degli interventi possono costituire una sorta di Linee Guida per progetti analoghi in altre parti del territorio montano e rurale.

STATUTO DEL TERRITORIO-Si propone la scrittura di uno Statuto del Territorio che dia le regole di intervento da parte della Comunità di Campanara e del Progetto Pilota per un uso virtuoso dello stesso

*LINEE GUIDA

** MANTENIMENTO ED EVOLUZIONE DELLA FORMA INSEDIATIVA DEL VILLAGGIO
Mantenimento dei villaggi quale importante e imprescindibile forma insediativa, sociale e di economia locale ( entro la variegata morfologia insediativa della valle di Campanara ma anche di tutta l'alta valle del Senio: basti pensare, ad esempio, a Campergozzole).
In questo quadro Vallibona, pur destrutturata nella sua antica e persistente morfologia insediativa e sociale, resta l' unico villaggio di questa parte della valle e ha bisogno di attenzioni particolari, di interventi urgentissimi e di prioritarie cure. Sarebbe, in questo caso, una inestimabile perdita collettiva. Perché Vallibona torni ad essere centro propulsivo di attività della valle, come è nel suo per così dire patrimonio genetico, il progetto intende avviare un piano di recupero a valenza sociale e culturale, volto/finalizzato a:

(a) impedire la chiusura e la conseguente morte del villaggio;
(b) farlo diventare centro propulsivo per l'auto-recupero e l'autocostruzione ecocompatibili
(c) Casa dei diritti sociali e ambientali
(d) biblioteca
(e) centro documentazione rurale
(f) centro salute-ambulatorio medicina preventiva

Ma allo stesso tempo centro di vita collettiva,

Il villaggio di Valibona, per il suo ruolo strategico nella rinascita della valle di Campanara, non può essere tolto dal progetto pilota, pena l' implosione del progetto medesimo e il tradimento della Delibera della Regione.


** RAPPORTO COMUNITA' RURALE / TERRITORIO

PER RESISTERE NELLA PROSSIMA CRISI OCCORRE ORGANIZZARSI PERCHE' I TERRITORI LOCALI RITORNINO A DAR DA VIVERE AI LORO ABITANTI-SENZA DIPENDERE DAGLI ANDAMENTI DEL MERCATO E DEL REDDITO-
Il territorio di Campanara ne può cominciare ad essere una prima base. Una seconda è lo sbocco a cui portare le relazioni di partenariato che stiamo costruendo sull'Appennino. Infatti la base del progetto Appennino dovrebbe essere proprio questa.

La comunità è composta da soggetti della trasformazione sociale, a partire da soggetti e singolarità che fanno intervento sociale e dalla costruzione di modalità dell' abitare dove sia presente la condivisione degli spazi e dei tempi : forme di coabitazione, presenza di migranti ecc. Per costruire in alternativa alla crisi attuale, una zona -anche economica - dove la vita sociale è ricca ma costa meno.

FORMAZIONE E AUTOFORMAZIONE

PER POTER FAR CRESCERE NUOVI PROCESSI DI TERRITORIALIZZAZIONE NELL'APPENNINO CENTRALE OCCORRE COSTRUIRE UN LIVELLO DI APPROFONDIMENTO DI ANALISI ADEGUATO. QUESTO LO CHIEDIAMO ALLA FACOLTA' DI ARCHITETTURA DI FIRENZE.
INSIEME ALLA SCUOLA RURALE,META' SCUOLA META' LAVORO DOVE AUMENTARE LE CAPACITA' PRATICHE


 
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