In Solidarietà all'Asilo Occupato

Non succedeva da anni che l'hacklab rimanesse chiuso il mercoledi' sera, ma il vento di internet ci ha portato una notizia talmente brutta che oggi non stiamo al pc, usciamo per strada: hanno sgomberato l'asilo e hanno arrestato 6 persone.

Da allora e' passata una densa settimana, tra strade piene di divise di ogni colore, ma anche piene di nuove compagnie.
Le emozioni sono tante e l'unico istinto è quello di unirci a questo grande abbraccio di solidarietà che si stringe attorno all'Asilo, un luogo che, contrariamente a quanto dipinto dai pennivendoli de La Busiarda -e non solo- negli ultimi venticinque anni, è stata una delle poche realtà torinesi ad opporsi con coraggio ad un mondo di muri, macerie, sfruttamento e solitudine.
Ci sentiamo quindi di espiremere solidarieta', vicinanza e complicita' con chi lotta contro lo sgombero dell'Asilo!

Ma insieme alla solidarietà vogliamo mettere le nostre conoscenze a disposizione di chi, in questi giorni, sta mettendo in gioco la propria libertà e creatività per una lotta che ha ormai superato la questione specifica dello sgombero dell'Asilo.

Ci sembra utile quindi dare alcune dritte su come usare al meglio gli strumenti tecnologici a nostra disposizione, cercando di limitare i danni a noi e a chi ci sta intorno.

Queste scelte richiedono impegno, tempo e confronto per argomentare come mai consigliamo questo o quello strumento, per questo stiamo preparando delle giornate a tema dove affronteremo insieme questi temi, nel frattempo considerateli come consigli ragionati.

Scrivere un documento/manifesto/volantino

Partecipare a un corteo/assemblea/evento

Organizzarsi

Lascia il telefono lontano da dove chiacchieri, possibilmente lascialo ACCESO a casa.

Comunicare col mondo

Social

L'ondata di repressione che ci ha travolti per le strade della città si ripercuote anche sui social media: oggi è stato oscurato il profilo facebook di Macerie, che si è preoccupata, insieme ad altri collettivi, di aggregare informazioni, testimonianze e immagini dello sgombero e delle manifestazioni di solidarietà che ne sono seguite.

Che per Facebook, come per altre piattaforme corporative, informare e organizzare la protesta sia una colpa è cosa nota, visto anche con che facilità collaborano con le forze della repressione. Sarebbe come aspettarsi di poter avere liberta' di parola su La Busiarda

Come hacklab underscore vogliamo dare un contributo in questa direzione, sentiamo l’esigenza di creare spazi sociali “liberati”, anche nel digitale, dove le persone possano sentirsi accolte e libere dalla pressione della società della performance, creando strumenti per far interagire comunità di sangue e carne, in grado di produrre alternative (anche) alle piattaforme del capitalismo.

Quindi noi ci stiamo organizzando in questa direzione e col medesimo intento di aiutare le comunità ad organizzarsi nel territorio, stiamo anche progettando un calendario di movimento condiviso, un qualcosa tra l'agendona di radio blackout e la bellissima carta canta, ne scriveremo quanto prima.

Nel mentre vi consigliamo delle letture di autodifesa digitale che possano aiutare ad approfondire questi argomenti.

Per sapere come mettere in sicurezza i nostri dispositivi e le nostre comunicazioni vi consigliamo le seguenti letture:

Per una lettura piu' vicina alla questione perquisizioni e sequestri ci sentiamo di consigliare il libricino "Stop Al Panico" (a cui abbiamo collaborato come comunità hackmeeting alla parte digitale) e Vlad (vedemecum per gli abusi in divisa) http://www.abusivlad.it

Se avete domande, potete inviarcele via mail all'indirizzo: underscore@autistici.org inoltre tutti i lunedì dalle 13 alle 15, potete interagire con noi durante la trasmissione stakkastakka sulle libere frequenze di radio blackout.

Proveremo a rispondere ad ogni dubbio tecnologico (e non) al meglio delle nostre capacità.

stay safe, fate cisti
tutti liberi, tutte libere!