Proteste contro la guerra in Israele e Gaza

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Fonte in Russo: https://www.aitrus.info/node/6194/

Nonostante i sentimenti sciovinisti delle società israeliana e palestinese, non tutti, da entrambi i lati del fronte, sono d’accordo con la guerra iniziata con il brutale attacco dei clerico-fascisti di Hamas il 7 ottobre. In Israele e a Gaza si stanno svolgendo manifestazioni per chiedere un immediato cessate il fuoco e per chiedere conto ai circoli dirigenti di entrambe le parti responsabili dell’escalation del conflitto.

Già il 14 ottobre, a Tel Aviv si sono levate voci in solidarietà con gli ostaggi israeliani presi da Hamas, chiedendo le dimissioni del primo ministro Netanyahu. Egli è accusato che le sue politiche hanno di fatto rafforzato Hamas in opposizione ai circoli legati all’Autorità Palestinese disposti a cercare il compromesso e la coesistenza con Israele. Il giorno successivo, il governo ha introdotto misure che autorizzano l’arresto di coloro che danneggiano lo “spirito della nazione”. Dopo una manifestazione contro la guerra ad Haifa, il capo della polizia ha minacciato di mandare i manifestanti a Gaza il 19 ottobre. Nonostante la repressione e il terrore dell’estrema destra, il 4 novembre è stata organizzata una protesta davanti alla residenza del primo ministro israeliano. L’8 novembre, la corte suprema di Israele ha autorizzato la polizia a disperdere le manifestazioni contro la guerra. Ciononostante, il 18 novembre si è tenuta a Tel Aviv la prima manifestazione legale contro la guerra. Una settimana dopo, il 25 novembre, i manifestanti si sono riuniti a Gerusalemme per chiedere le dimissioni del primo ministro. Le azioni successive sono state accolte dalla repressione della polizia: il 29 novembre i manifestanti sono stati arrestati davanti al Parlamento e il 2 dicembre davanti alla casa del primo ministro a Cesarea. Il 16 dicembre, i manifestanti si sono accampati davanti al Ministero della Guerra israeliano.

(https://en.m.wikipedia.org/wiki/Israel–Hamas_war_protests)

Il 28 dicembre, ebrei e arabi israeliani hanno manifestato insieme a Tel Aviv per chiedere un cessate il fuoco. Comunque, le previste marce di protesta per la pace israelo-palestinese a Tel Aviv l’11 gennaio e ad Haifa il 13 gennaio sono state vietate dalla polizia.

(https://www.timesofisrael.com/police-deny-permit-for-anti-war-protest-left-wing-groups-vow-high-court-appeal/)

Ma il 20 gennaio è seguita una manifestazione ad Haifa. I manifestanti hanno fatto coro: “Rifiutate di uccidere, rifiutate di combattere, rifiutate di assassinare!”.

(https://www.aljazeera.com/gallery/2024/1/20/refuse-to-fight-jewish-arab-activists-call-for-peace-in-israels-haifa)

Le prime proteste contro il regime di Hamas a Gaza dall’inizio della guerra sono state segnalate in autunno, ma è stato difficile confermare queste informazioni e i video che circolavano su Internet in quel tempo risalivano a prima dell’inizio della guerra.

(https://www.youtube.com/watch?v=U1OaYZO-aWs)

Tuttavia, a Gaza sono state riportate periodicamente notizie di “rivolte di fame” – attacchi ai magazzini e ai convogli di cibo. Ora, nel gennaio 2024, ci sono finalmente prove di grandi proteste a Gaza contro la guerra con Israele e contro la dittatura clerico-fascista che, con la sua sanguinosa provocazione del 7 ottobre, ha esposto i civili della Striscia a bombardamenti e combattimenti. Per diversi giorni a gennaio, centinaia di residenti sono scesi in strada. Il 25 gennaio hanno marciato attraverso il corridoio umanitario di Khan Younis al grido di “Abbasso Hamas!”. “Il popolo vuole un cessate il fuoco!” “Netanyahu e Sinwar, vogliamo un cessate il fuoco.” “Basta con la guerra e basta con la distruzione!”, si sentiva dagli altoparlanti. Il giorno prima, ha fatto il giro un video di una protesta dei giovani di Gaza davanti a un ospedale di Deir el-Balah. I partecipanti chiedevano che Hamas rilasciasse gli ostaggi israeliani e ponesse fine alla guerra, in modo da poter tornare alle loro case nel settore settentrionale.

(https://www.msn.com/de-de/nachrichten/welt/gazastreifen-hunderte-palästinenser-protestieren-gegen-die-hamas/ar-BB1hnNYd)

Traduzione italiana: Gli amici di Guerra di Classe // Друзья классовой войны

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