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Spazio sociale VisRabbia

Spazio sociale VisRabbia

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Ci sono state anche mura amiche che hanno ospitato le nostre attività. Lo spazio sociale Takuma (2004-2010) nato all’interno dell’ex ospedale Beato Umberto è stato uno spazio sociale autogestito, in Avigliana, che ci ha permesso di ampliare il nostro impegno su molti fronti e al contempo di aggregare sempre più giovani e non solo.
Oggi i muri che ci ospitano si chiamano «VisRabbia» sempre in Avigliana, presso l’ex dinamitificio Nobel.

Uno spazio in cui la nostra realtà si ritrova a proseguire il cammino iniziato con il Takuma, sempre in autogestione.

D’inverno le attività più ludiche si fermano a causa di uno spazio interno troppo piccolo, ma recuperiamo in estate con concerti, teatro, cineforum ecc… grazie agli spazi esterni e ad una capiente arena circondata dalle verdeggianti chiome degli alberi che hanno ripreso il dominio su quelle antiche strutture industriali.

Lo spazio sociale VisRabbia ha come obiettivo primario, non solo la creazione di momenti di cultura e arte, ma di liberare spazi di socialità, aggregazione e condivisione, allargando sempre di più la grande famiglia dei simpatizzanti, amici e sostenitori.

All’interno della struttura del VisRabbia ospitiamo molte attività ed eventi qui proviamo a sintetizzare i nostri fili conduttori:

Solidarietà attiva
Dal 2003 in collaborazione con la Re.Co.Sol seguiamo dei progetti in Mali: progetti sull’acqua, sulla sanità e sulla scuola e nello stesso tempo serate in valle per sensibilizzare e raccogliere fondi (ricordiamo la rassegna OggettiNonIdentificati e la kermesse OrekkieStappate).
Con i migranti e con le popolazione colpite dalle calamità naturali abbiamo sempre collaborato portando aiuti direttamente, al di fuori dei macchinosi meccanismi burocratici.
Collaboriamo con il progetto SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati ).
Quasi tutte le nostre iniziative sono iniziative benefit, cioè iniziative il cui ricavato verrà devoluto a varie realtà no profit con un ruolo importante nel sociale.

Antifascismo
Siamo presenti sul territorio facendo cultura organizzando serate specifiche, arricchendo il 25 aprile con letture resistenti e concerti, collaborando con l’ANPI e con il «Valsusa fim fest» festival nato per occuparsi di temi come la difesa ambientale e la memoria storica.
Abbiamo realizzato un Centro di documentazione sulle Resistenze che viene ospitato nei nostri locali, e una mostra sull’attività partigiana tra Val Susa e Val Sangone.

Arte e cultura
Ospitiamo eventi culturali e artistici di ogni genere: concerti, mostre, reading, spettacoli teatrali, presentazioni.
Collaboriamo con le realtà del territorio (M.O.V., Teatro senza confini, Fabula Rasa) e cerchiamo di dare spazio alla band emergenti del territorio poichè la musica oltre a far aggregazione può veicolare importanti messaggi.
Organizziamo serate informative su vari temi (TAV, nucleare, antipsichiatria) ed eventi sul territorio, perchè crediamo fortemente che avere gli strumenti per capire il mondo ed essere informati correttamente sia un punto di partenza necessario per migliorare l’esistente.

Autoproduzioni
Proponiamo dimostrazioni, laboratori e workshop sull’autocostruzione e sull’autoproduzione (stufe rocket, panificazione, seitan ecc…) collaborando con le realtà della valle, ma non solo.
Sosteniamo anche le autoproduzioni culturali: abbiamo alle spalle il sostegno della pubblicazione del 2010 “Fuochi nella notte. Schegge di resistenza alla follia ad alta velocità” cronaca di un inverno a rincorrere e scacciare forze dell’ordine e trivelle, e della pubblicazione dell’agosto 2013 di “Nemico Pubblico. Pecorelle, lupi e sciacalli”.

Abbiamo attivato un Laboratorio serigrafico, con cui potersi autoprodurre maglie, felpe, poster ecc… .

Rispetto per la Terra
Abbiamo attivato e gestito per due anni un progetto di orti collettivi, partecipiamo alla creazione di un percorso per l’autoproduzione delle sementi ortive, pratichiamo lo scambio dei semi, abbiamo organizzato Genuino Clandestino in valle.

Organizziamo (collaborando con contadini, produttori, Etinomia, Principi pellegrini ecc…) dei mercati con cui sensibilizzare l’acquirente, con cui far nascere delle collaborazioni tra produttori del luogo e tra produttori e compratori, sempre nell’ottica di sostenere delle piccole filiere e farne nascere nuove.

Con «La Rivoluzione Vien Mangiando» facciamo cultura alimentare nel rispetto della stagionalità dei prodotti e dei territori.
Serate informative ed escursioni per il riconoscimento e l’utilizzo delle erbe medicinali e commestibili, laboratori per autoprodursi pane, seitan, detersivi ecc… sono alcuni strumenti che mettiamo a disposizione per chi vuole iniziare questo percorso.

Siamo ovviamente impegnati nella difesa dei territori e della biodiversità, contro le grandi opere inutili e dannose.

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