Ieri sera il palanotav era gremito. L’assemblea indetta da giorni, per decidere insieme gli appuntamenti dell’estate no tav, ma l’arrembante procura di Torino ha cambiato la scaletta della serata: in mattinata venivano eseguite una ventina di misure cautelari fra arresti, domiciliari e obblighi di firma per altrettante attiviste e attivisti no tav. Il celeberrimo pm Rinaudo ne ha per tutti, giovani, anziani, padri di famiglia, tutti accomunati dal rifiuto di accettare lo spreco e la devastazione che la Torino Lione comporta.
Non è la prima volta che il popolo no tav si ritrova dopo un attacco lanciato dalla procura torinese, ma questa volta è capitato qualcosa di diverso. Qualcuno ha deciso che la misura è colma, e lo ha annunciato pubblicamente. Nicoletta, la professoressa Nicoletta Dosio, non si presenterà alle firme quotidiane nella caserma dei carabinieri, perché “ribellarsi contro l’arbitrio è giusto”. E poi Giuli, che anziché stare chiuso nella sua casa ai domiciliari, è intervenuto in assemblea, evadendo dalle restrizioni perché “la nostra speranza nella libertà è più forte di ogni autorità”. Nelle loro parole la determinazione, il coraggio e la consapevolezza di quello che stanno facendo.
A tutte le no tav e i no tav sottoposti a misure va la nostra solidarietà, domani sera, giovedì 23 alle ore 21, ci sarà una fiaccolata a Bussoleno. Saremo in tant*.