DOMENICA 20 DICEMBRE
POLIVALENTE DI SAN DIDERO
GIORNATA DI SOLIDARIETA’ NO TAV
Dopo la bella prova dell’8 dicembre rafforziamo ancora la nostra comunità con una giornata in compagnia.
PROGRAMMA
Ore 10:30 Il ruolo delle donne nel movimento NO TAV: L’esperienza di Stoccolma ed i prossimi passi!
Ore 11:00 Apertura del mercatino GENUINO CLANDESTINO, mercato dei produttori locali e artigiani per acquisti natalizi sostenibili e a km zero
Ore 12:30 Polentata NO TAV
Ore 15:00 Proiezione del filmato: “ IL CANTIERE: COSTRUIRE LA RESISTENZA” di Mateusz Laszczkowski
VI ATTENDIAMO NUMEROSI E VI RICORDIAMO DI VENIRE MUNITI DI STOVIGLIE
Polenta e salsiccia o polenta e ratatouille vegetariana, dolci, acqua e vino €10,00
DOMENICA 20 DICEMBRE
a VENAUS al SALONE POLIVALENTE
BORGATA 8 DICEMBRE
GRANDE CORTILE 2015
Tra pochi giorni nelle edicole e librerie sarà possibile trovare il Dvd QUI di Daniele Gaglianone. Distribuito da Cecchi Gori; la confezione avrà un booklet redatto a più mani da una trentina di notav che hanno voluto raccontarsi. Il Dvd è arricchito dall’intervista a Luca Rastello, scrittore e giornalista da poco scomparso e a cui abbiamo dedicato questo ciclo de Il Grande Cortile
“ Una stanza di casa mia (valle di Susa e dintorni), conversazione con Luca Rastello”
che verrà proiettata Domenica 20 dicembre alle ore 16 a Venaus, salone polivalente di Borgata 8 dicembre,
col patrocinio del Comune, la collaborazione de la Libreria Città del Sole di Bussoleno e con la presenza di Daniele Gaglianone
Il movimento No Tav è fatto soprattutto di storie e di persone. Persone che hanno storie da raccontare. Così lo ha voluto documentare il regista nel film e così pensiamo sia stato giusto fare, per il piccolo libricino che accompagnerà il dvd, continuando a dare voce ai valsusini: Stare insieme in un movimento eterogeneo non è cosa facile, rappresentare tanti modi diversi di interpretare non solo la lotta ma anche scelte di vita, non è una passeggiata. Eppure ci si riesce, buona palestra per tutti; e anche per questo sempre più spesso vengono a “studiarci”, dalle Università italiane con tesi e dottorati, dalla vicina Francia, dall’Università di Bahia piuttosto che da quella di Praga. Giornalisti, scrittori, antropologi… Tutto questo mentre continuiamo ad essere descritti, additati e processati come violenti, se non terroristi, incapaci di guardare al progresso. Intanto noi andiamo avanti cercando di coltivare l’ironia, rispondendo ad accuse surreali con altrettante azioni destabilizzanti. Cerchiamo di proteggerci anche solo dal rischio di prenderci troppo sul serio.