lunedì, luglio 22, 2024
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Trivellazioni TAV in Trentino, attivisti si arrampicano sulla trivella!

Apprendiamo di quanto sta avvenendo in Trentino, solidarietà ai NO TAV!

trentino trivelle tav

Mattinata di tensione  sulla collina orientale di Trento, all’interno del territorio della circoscrizione di Mattarello, lungo il tracciato ipotizzato per la futura linea ad alta velocità ed alta capacità  ferroviaria lungo l’asse del Brennero. La polizia ha portato in questura alcuni attivisti No Tav. Quattro delle persone che protestano si sono incatenate sulla trivella utilizzata in un campo per i sondaggi legati alla realizzazione della grande opera.

Il punto della situazione alle 11.00 con Stefano No Tav Trentino

Ore 9.15 Un attivista resiste sopra la trivella occupandola e di fatto impedendone l’uso. Altri no tav sono stati portati in questura tra cui Federica con cui avevamo realizzato le corrispondenze ieri pomeriggio e questa mattina. Sentiamo Daniela dei No Tav Trentino Ascolta

CSY5p6uXAAAMXMdOre 09.00 In corso lo , la polizia sta portando via gli attivisti.

Ore 08.35 il presidio è stato circondato dalla celere. La minaccia di sgombero è imminente.

Ore 6.30 Gli attivisti riuniti al presidio di Acquaviva Resistente raggiungono la trivella e circondano l’area impedendo l’inizio dei lavori

Durissimo il commento del consigliere provinciale M5S Filippo Degasperi, che questa mattina, allertato dell’accaduto, ha volutoi recarsi sul posto per verificare di persona: «Ho trovato le forze dell’ordine che portavano via delle persone da un campo e mi sono subito chiesto chi mai avesse disposto una simile azione di polizia. Ma nessuno mi ha dato risposte, né i funzionari di polizia, né i graduati dei carabinieri presenti.

Alla polizia municipale di Trento, invece, ho chiesto invano delucidazioni sulle presenza di quel cantiere improvvisato, con una trivella dietro una recinzione apparentemente abusiva, che non riporta le dovute informazioni su intervento, autorizzazioni, committente, responsabile della sicurezza eccetera.

Mi chiedo chi, nelle istituzioni trentine, abbia deciso di puntare su un aumento dello scontro sociale, di favorire una strategia del conflitto, facendo arrivare qui a Mattarello le forze dell’ordine, compresi celerini e carabinieri del Settimo di Laives, per fronteggiare qualche decina di manifestanti pacifici.

Ciò che appare evidente è che l’Osservatorio sul tunnel ferroviario istituito dall’assessore provinciale Mauro Gilmozzi non serve proprio a nulla: zero informazione ai cittadini, zero coinvolgimento pubblico, zero trasparenza. In altre parole, invece di informare preventivamente la cittadinanza sui progetti in corso, si fa tutto di nascosto e poi si manda la polizia a rimuovere chi fa sentire il suo dissenso», conclude il rappresentante del movimento Cinque stelle.

IERI

Sono iniziati i primi rilievi sulla della collina orientale di Trento, all’interno del territorio della circoscrizione di Mattarello, lungo il tracciato ipotizzato per la futura linea ad alta velocità ed alta capacità lungo l’asse del Brennero. I carotaggi sono geognostici.

Le trivelle sono in azione in località Palazzi, in un terreno forestale chiuso al pubblico, lontano dalla rete viaria principale e dagli sguardi indiscreti. L’area interessata dai rilievi appare cintata con una recinzione mobile su cui è stato apposto un cartello di segnalazione di divieto d’accesso ai non addetti ai lavori. Sono assenti le indicazioni relative al tipo di intervento in corso, mentre la zona è sotto stretta sorveglianza da parte delle forze dell’ordine.

La notizia dell’arrivo delle “trivelle” sopra Mattarello è rimbalzata subito tra chi di alta capacità non vuole sentir parlare. Nel tardo pomeriggio alcune decine di attivisti e residenti della zona, si sono ritrovate presso il terreno acquistato dal movimento in località Acquaviva, un luogo di resistenza fisica ma anche simbolica, per decidere quali risposte dare. Questo il comunicato:

STATE OCCUPANDO ABUSIVAMENTE LA NOSTRA TERRA
E’ una vergogna!!!
Per un unica trivella TAV, hanno militarizzato un piccolo fazzoletto di Trentino…due blindati della celere, carabinieri, polizia e digos. Succede nella tranquilla Novaline, lungo la strada che porta a Vigolo Vattaro.
Ma come….non avevano ritirato il progetto?
Come mai in questo Trentino che, a detta della Provincia, vede la popolazione favorevole all’alta velocità, si arriva con tanta arroganza e violenza a blindare ed occupare l’intera area circostante il cantiere?
Ci stanno mostrando chiaramente chi sono e che intenzioni hanno. Fanno ciò che stanno provando a fare in tutta Italia, dalla Val Susa a Taranto: devastare l’ambiente, appropriarsi dei territori e delle risorse.
E’ disgustoso constatare che siano così ciechi ed indifferenti da pensare di schiacciare con la forza la volontà popolare che naturalmente desidera e vuole difendere la propria terra, la propria salute ed il proprio futuro.
La Provincia di Trento istituisce l’Osservatorio…per mostrare di facciata il lato democratico e di ascolto delle volontà locali, ma nella realtà impone il tav con la forza pubblica. Strana idea di dialogo!
Come movimento notav Trentino, fatto da donne e uomini, giovani e meno giovani, non ci facciamo intimorire e non ci stiamo a questo livello di scontro.
Faremo ciò che abbiamo sempre fatto in questi anni, mettendovi in guardia sul disastro che un’opera inutile come il tav porterebbe anche in Trentino: faremo ciò che abbiamo fatto a Marco di Rovereto, opponendoci a quest’ennesima trivella.
Il nostro presidio permanente di “Acquaviva e Resistente” sarà sempre attivo.
Chiediamo a tutte le cittadine ed a tutti i cittadini che hanno a cuore il Trentino, di fare altrettanto e di venire sul posto a vedere con i propri occhi ciò che accade.
Domani 28 ottobre alle ore 18,30 – assemblea pubblica- sempre sul terreno del presidio. 

Presidio permanente notav “Acquaviva e Resistente”

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