Spinta dal Bass NO TAV – Comitato di lotta all'alta velocità
Riceviamo da Giulia Tunc e volentieri pubblichiamo
Mario Virano ha dichiarato “è una storia vecchia, una minestra riscaldata”, a proposito di una denuncia a suo carico che si trascina da due anni per omissione di atti d’ufficio. In realtà, non è così tanto vecchia. Tra due mesi se ne occuperà anche il Tribunale Permanente dei Popoli (ex Tribunale Russell, una magistratura d’opinione), che ha accettato di giudicare il mancato coinvolgimento dei cittadini. E attuale, perché ai parlamentari europei è stata appena negata la consultazione del dossier di finanziamento di quasi due miliardi di euro – tutti soldi pubblici – chiesto all’Europa da Italia e Francia tramite TELT.
Il punto su cui voglio riflettere, però, è un altro. La categoria dell’argomentazione.
Secondo l’eccellentissimo teltiano, sembrerebbe bastare l’anzianità di una circostanza a renderla di per se stessa ingiudicabile e improcedibile. Esisterebbe, dunque, una sorta di prescrizione intrinseca.
Bene, prendiamone atto. Per coerenza, applichiamo allora la stessa categoria al vero oggetto del contenzioso: la Nuova (sic) Linea Torino Lione. E’ stata proposta per la prima volta nel 1988 e compare sui quotidiani dal 1990. A che punto si trova, oggi, un quarto di secolo dopo?
I 270 km da Torino a Lione non hanno ancora approvati tutti i progetti definitivi; molti tratti, anzi, non hanno superato nemmeno le fasi preliminari (tra questi, tutto il percorso Bussoleno-Orbassano-Torino!). Per conoscere la geologia della montagna da bucare, servivano quattro cunicoli per complessivi 18 km, tre in Francia (9 km, completati nel 2010) e uno in Italia (7,5 km, il famoso cantiere di Chiomonte) che oggi ha raggiunto appena metà dello scavo, accumulando un ritardo di oltre due anni. Non occorre specificare oltre.
La Torino-Lione è irrimediabilmente vecchia, anzi vetusta, lontanissima dal suo completamento – 2045? E’ ora che sia finalmente prescritta, applicando rigorosamente le medesime categorie di giudizio che adopera lo stesso architetto Virano, direttore di TELT.
