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Assemblea popolare: sempre più uniti contro il TAV!

Assemblea popolare: sempre più uniti contro il TAV!

Una platea gremita di persone. Un palco con tanti sindaci e amministratori dei comuni no tav.
Un’assemblea che ha ribadito l’unitarietà del movimento no tav in tutte le sue componenti e la loro unione nonostante i continui attacchi e il loro intensificarsi.
Un’assemblea, quella di ieri sera, che ha dimostrato come una piccola valle, un piccola comunità sia forte e solidale nonostante le armi e le strategie messe in campo per distruggerla. Un comunità che non aspetta il salvatore dall’esterno ma che ha capito che la sua forza sta proprio nell’essere se stessa, unita, nella diversità, per una società migliore.

Gli interventi dei sindaci hanno dimostrato la vicinanza ai no tav colpiti dal sistema giudiziario e dalle maxisanzioni (che han coinvolto anche due amministratori), hanno poi lanciato pubblicamente l’associazione dei comuni della valle e hanno annunciato il loro impegno nel preparare per le prossime elezioni comunali liste unitarie per avere sempre più comuni notav.
Il movimento dalle parole degli attivisti ricorda la vicinanza agli arrestati e rilancia la giornata del 22 febbraio in tutta Italia per denunciare l’applicazione degli articoli 280, 280 bis, 270 e 270 sexies contro i movimenti, articoli che consentono alla Procura di Torino di configurare ogni azione di interferenza condotta dai No Tav come terrorismo. In particolare il 270 sexies, nato sull’onda emotiva degli attentati di Al Quaeda a Madrid recita: “Sono considerate con finalità di terrorismo le condotte che, per la loro natura o contesto, possono arrecare grave danno ad un Paese o ad un’organizzazione internazionale e sono compiute allo scopo di intimidire la popolazione o costringere i poteri pubblici o un’organizzazione internazionale a compiere o astenersi dal compiere un qualsiasi atto”.

Ieri sera si è svolta un’assemblea importante che avrà infastidito molto chi da mesi, da anni, lavora per intimidirci e dividerci, siamo ancora tutti insieme a praticare il nostro diritto alla R-Esistenza.
Riportiamo l’intervento conclusivo di Sandro Plano:

“È inutile che cerchino di trasferire questa protesta in una questione di ordine pubblico. Ci sono miriadi di proteste in Italia e questo è un sintomo di malessere profondo e non credo che questo malessere profondo lo si possa risolvere a manganellate e chi applaude a questi sistemi repressivi credo non si possa definire di sinistra. Il movimento No Tav non combatte per il proprio portafoglio ma combatte per un’idea di società diversa e noi vediamo che dei politici (e la cosa ci indigna profondamente) e delle persone che chiaramente rubano, pescati con le mani nel sacco, sono lì che pontificano sui nostri comportamenti, sono quelli che chiedono il nostro commissariamento, che chiedono la nostra espulsione dai partiti. Questo deve essere stigmatizzato: signori voi siete i ladri! Noi siamo quelli che combattono per una società migliore.”

– Sandro Plano – Assemblea Popolare del Comitato Istituzionale No Tav, 24 gennaio 2014

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