lunedì, luglio 22, 2024
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Udienza preliminare per Vattimo: “Perseguono la protesta”

Udienza preliminare per Vattimo: “Perseguono la protesta”

Mi sembra che ci sia uno spirito di persecuzione nei confronti dei No Tav, sono andato decine di volte in carcere e nessuno ha mai avuto nulla da eccepire su chi mi accompagnava, combinazione questa volta sono andati perfino a controllare i tabulati telefonici per vedere se io e Abbà ci eravamo parlati”.

Queste le dichiarazioni di Gianni Vattimo, il filosofo accusato di falso dalla procura di Torino.

Spero di essere archiviato perché questa vicenda è solo una noiosa grana da chiudere in fretta – ha detto – anche per questo ho preso un avvocato che non sia del legal team No Tav“.

La procura torinese, che non smentisce mai il suo livore, accusa Vattimo di essere andato a visitare in carcere Davide Giacobbe arrestato per la vicenda delle colazioni al cantiere. Una visita compiuta dal filosofo in qualità di europarlamentare accompagnato da Luca Abbà e Nicoletta Dosio. 

Vattimo in concorso con Dosio e Abbà è accusato di falso dai pm con l’elmetto Andrea Padalino e Antonio Rinaudo, che anche questa volta non si sono lasciati sfuggire l’occasione per mettere sotto la lente d’ingrandimento giudiziaria il movimento no tav e i suoi simpatizzanti.

E a proposito dei recenti sviluppi nelle indagini Vattimo ha detto: “L’idea di vedere qui dei nuclei di terrorismo è un’esagerazione della procura sono forme di protesta come uno sciopero è difficile che durante un picchetto non voli nemmeno un pomodoro o una patata. Mi chiedo se non sia anche io un terrorista a questo punto“. 

L’udienza preliminare è stata aggiornata al prossimo 10 luglio. I pm Andrea Padalino e Antonio Rinaudo hanno chiesto che Vattimo, Abbà e Dosio siano rinviati a giudizio, gli avvocati del legal team hanno risposto chiedendo il proscioglimento: “Secondo noi il reato non esiste. Un europarlamentare ha pieno diritto di entrare in carcere accompagnato da chi certifica essere utile per il proprio ufficio“.

Nei giorni in cui cade il velo sul marciume che sta dietro a grandi opere e grandi eventi fa impressione vedere l’operato dei pm torinesi e il loro sforzo di perseguire chi a una grande opera si oppone, e che il marciume combatte da tempo.

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