lunedì, luglio 22, 2024
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Da Susa ad Almese #vinciamonoi (noi no tav!)

Da Susa ad Almese #vinciamonoi (noi no tav!)

 

Da tempo la data del 25 maggio era cerchiata di rosso in Valle, e di fianco al cerchio un nome: Susa. Dal paese che da il nome alla Valle passano i destini della Torino-Lione, lì negli ultimi anni i fautori dell’opera hanno trovato una sponda favorevole, lì vorrebbero impiantare l’enorme cantiere del tunnel di base e lì hanno progettato una imponente quanto inutile stazione internazionale.

fototav-kAkB-U1030460088367NED-568x320@LaStampa.itI sostenitori del Tav sapevano bene che Susa è importante e che un sindaco favorevole sarebbe strategico per i loro piani. E si sono spesi tutti. Da Fassino a Lupi, da Chiamparino ad Alfano. Tutti a sostenere Gemma Amprino. Promettendo compensazioni, soldi, lavoro e chi più ne ha più ne metta.

Gli è andata male, molto male. Per un pugno di voti ha vinto Sandro Plano. Un amministratore da sempre vicino al movimento che anche nei momenti più delicati, quando la pressione dei poteri era fortissima, si è schierato con gli uomini e le donne della Valle, con i no tav. Iscritto al Pd e visto come il fumo negli occhi da buona parte dei papaveri del partito democratico, tanto che a più riprese ne hanno chiesto l’espulsione. Da oggi è lui il nuovo sindaco di Susa.

gemma-piero-660x330E dire che erano stati proprio i grandi uomini calati da Roma e da Torino a far diventare queste elezioni amministrative un referendum sul Tav. Chiamparino era arrivato a non sostenere un uomo del suo partito tifando la destra dell’Amprino, pur di appoggiare il Tav. Hanno sballato i calcoli e hanno perso.

Non siamo naturalmente così ingenui da pensare che queste elezioni possano cambiare le sorti della contesa, ma complicano terribilmente i piani di Virano e soci. Sono un bell’ingombro sul cammino dei proponenti. E poi crediamo che oltre alla questione Tav siano davvero una buona notizia per i segusini. E, fidatevi, già ieri sera fra le stradine della cittadina si respirava una bella aria.

Ma non solo Susa. Anche in altri paesi si svolgevano elezioni amministrative importanti. Anche in bassa Valle, dove viviamo noi, molte amministrazioni andavano al voto. A Sant’Ambrogio si è confermato con il 70% Dario Fracchia, uno dei sindaci che più si è speso contro la Torino-Lione. A Condove, dove fino all’altro ieri c’era una delle poche amministrazioni favorevoli al Tav, ha vinto una lista contraria all’opera. E poi Almese dove c’è stata una delle vittorie più belle. Il sindaco uscente, legato al PD e assai tiepido sul tema Tav, è stato sconfitto da una lista civica, guidata da Ombretta Bertolo, esplicitamente no tav e al cui interno ci sono molti ragazzi con cui abbiamo diviso tempo e lotta.

Risalendo la Valle è tutta una lunga scia di conferma e facendo un bilancio di queste elezioni le amministrazioni contrarie all’opera ne escono rafforzate. Non è scontato dopo 25 anni di opposizione alla grande opera ottenere risultati del genere che fan capire come gli amministratori contrari alla Torino-Lione siano stati in grado di tutelare e curare i loro paesi e di lavorare bene per i propri concittadini. E questo tenendo conto delle pressioni a cui sono sottoposti (sirene di compensazioni, marginalizzazione politica, criminalizzazione mediatica).

La forza dell’opposizione al Tav è sempre stata quella di giocare su tutti i campi, dalle manifestazioni popolari all’informazione capillare, dal taglio alle reti alle amministrazioni locali. Quella di domenica è stata l’ennesima tappa importante del nostro cammino, determinerà i prossimi cinque anni e gli auspici sono buoni. Noi, serenamente, continueremo a lottare per la vita della Valle.

 

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