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Torino-Lione, un progetto in via di estinzione

Torino-Lione, un progetto in via di estinzione

 

Il Movimento No TAV e l’Opposizione francese alla Lyon-Turin

richiamano l’attenzione dei media su quanto sotto riportato

Revocato metà del contributo europeo

1. Nel marzo 2013, la Commissione Europea(1) ufficializza la revoca di parte del contributo assegnato al progetto Torino-Lione(2)

2. La decurtazione del contributo è ingente: dai 671,8 milioni di € inizialmente concessi a 395,3 milioni di € (una riduzione del 41%). Il pesante ridimensionamento riguarda tutto il programma, il cui importo complessivo passa da 2,09 miliardi di € a soli 891 milioni di € (una riduzione del 57%)

3. La Mid Term Review(3) svolta dalla Commissione Europea nell’ottobre 2010, ravvisando notevoli ritardi dell’azione, aveva applicato una piccola riduzione al contributo(4) e assegnato una proroga di 2 anni (la massima ammessa), spostando il termine del programma dal 31 dicembre 2013 al 31 dicembre 2015

4. A fine 2012 tale proroga si rivela insufficiente e la Commissione constata che “per via di ulteriori ritardi, l’azione non potrà essere portata a termine entro il 31 dicembre 2015” e procede (con l’accordo dei beneficiari Italia e Francia) ad “aggiornare l’ambito dell’azione per includervi unicamente le attività che potranno effettivamente essere realizzate”.

 

Finanziamenti persi, addio ai lavori ma i costi di LTF vanno alle stelle

5. La decurtazione del contributo include in realtà anche una rilevante rimodulazione del piano finanziario. I lavori (ovvero l’avvio del vero Tunnel di Base di 57 km) sono pressoché azzerati, da 1,63 miliardi di € ad appena 217 milioni di € (riduzione del 87%). Parte delle risorse tolte ai lavori (circa 200 milioni di €) vanno ad incrementare altre voci, tra cui la realizzazione di ulteriori (e non previste) perforazioni nella cosiddetta Galleria di Saint Martin La Porte (incremento di circa 150 milioni di €)

6. Triplica il costo di funzionamento di LTF (che supera ora i 75 milioni di €), malgrado la sua fallimentare gestione come promotore sia sanzionata dalla Commissione con il dimezzamento del programma. Oltre ai mancati lavori, ne fanno le spese anche i sondaggi e le rilevazioni ambientali, le cui risorse vengono dimezzate.

 

LTF cominciò a scavare quando già sapeva di non finire nei termini

7. Quando comincia a scalfire la montagna nel gennaio 2013(5), per lo scavo della Galleria de La Maddalena a Chiomonte, LTF e i due Governi sanno già da un mese del dimezzamento del programma: “Il 17 dicembre 2012 i beneficiari hanno approvato l’insieme di queste modifiche”.

8. Il Coordinatore Europeo Brinkhorst(6)conferma che “i lavori di scavo effettivi sono iniziati nel novembre 2012” e che “la durata prevista dei lavori è di quattro anni

9. Pertanto LTF avvia lo scavo sapendo perfettamente che il contributo è stato dimezzato, che il termine previsto (fine 2016) andrà ben oltre il 31 dicembre 2015 e che tutte le spese effettuate dopo tale data non saranno ammissibili per la rendicontazione all’Unione Europea

10.Eventuali ulteriori contributi dell’Unione Europea saranno sottoposti a procedure competitive tra i progetti presentati da tutti gli Stati membri. Quindi, oggi come allora, non sono garantiti né l’assegnazione, né i tempi e tantomeno gli importi

 

La Galleria di Chiomonte a metà? La talpa va passo di lumaca

11.Dal 12 novembre 2013(7)(avvio dello cosiddetto “scavo meccanizzato”) al 5 maggio 2014(8)la “talpa” di LTF ha scavato 406 metri ovvero con un ritmo medio inferiore a 2,5 metri al giorno, molto al di sotto di quanto dichiarato nel progetto, pari a 10 metri al giorno.

12.Anche se la velocità di avanzamento raddoppiasse, al 31 dicembre 2015 risulterà scavata solo la metà dei 7541 metri di galleria. Per il completamento sarebbe necessario continuare (al di fuori dei termini del contributo europeo) fino al febbraio 2018

13.Nell’attuale piano finanziario dell’azione, l’importo indicato per la Galleria de La Maddalena (oltre 130 milioni di €) si riferisce all’opera conclusa. Una sua realizzazione parziale comprometterebbe ulteriormente l’entità del contributo

 

Difficoltà amministrative e tecniche”, altro che No Tav

14.La Commissione Europea “registra un notevole ritardo dovuto a difficoltà amministrative e tecniche” ovvero imputabili a inefficienze e/o criticità di natura esclusivamente procedurale, amministrativa, organizzativa e tecnica. Analogamente è indicato dal Coordinatore Europeo Brinkhorst.

15.Tali problemi sono a carico del promotore LTF e dei Governi Italiano e Francese. Nessun ritardo può pertanto essere imputato alle azioni di opposizione del Movimento No Tav.

 

La documentazione tecnica e i documenti citati sono reperibili qui.

 

1 C(2013) 1376 final, Decisione della Commissione del 5 marzo 2013, che modifica la decisione C(2008) 7733 del 5 dicembre 2008, già modificata dalla decisione C(2009) 8310 del 21 ottobre 2009, riguardante la concessione di un contributo finanziario della Comunità relativo a progetti di interesse comune “Nuovo collegamento ferroviario Lione-Torino – Parte comune franco-italiana della sezione internazionale” 2007-EU-06010-P- nel settore delle reti transeuropee di trasporto (TEN-T)

2 C(2008) 7733 final, Decisione di concessione di un contributo finanziario per un’azione del 5 dicembre 2008, riguardante la concessione di un contributo finanziario della Comunità relativo a progetti di interesse comune “Nuovo collegamento ferroviario Lione-Torino – Parte comune franco-italiana della sezione internazionale” – 2007- EU-06010-P – nel campo delle reti transeuropee di trasporto (TEN-T)

3 Mid-Term Review of the 2007-2013 TEN-T Multi-Annual Work Programme Project Portfolio (MAP Review), October 2010

4  Portandolo a 662,6 milioni di €, mantenendo invariato l’importo complessivo del programma.

5 La Stampa, 21 gennaio 2013, “Torino-Lione, via libera allo scavo del tunnel geognostico a Chiomonte”

6 “RTE-T Reti transeuropee di trasporto. Relazione annuale d’attività 2012-2013 per il progetto prioritario n.6. Asse ferroviario Lione-Trieste-Divaccia/Capodistria-Divaccia-Lubiana-Budapest-frontiera ucraina” Ottobre 2013, Laurens Jan Brinkhorst, Coordinatore Europeo

7 La Stampa, 12 novembre 2013, “Partita a Chiomonte la “talpa” Tav. Il movimento prepara la nuova protesta”

8 La Repubblica, 5 maggio 2014, “Per Chiamparino una tranquilla giornata valsusina”. L’articolo indica il raggiungimento di 641 metri. Sottraendo i 235 metri dello scavo effettuato “in tradizionale”, la talpa risulta aver scavato 406 metri in 174 giorni, ovvero 2,33 metri al giorno.

 

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