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INTERVISTA A RAF "VALVOLA" SCELSI - 20 GIUGNO 2000


Intorno all'89-'90, ad esempio, ci buttarono fuori da Fidonet, perché secondo loro eravamo troppo hackers; abbiamo avuto vari problemi, perquisizioni abbastanza tese da parte della polizia, ci hanno monitorato per anni, sono andati a rompere le scatole alle portinaie dove abitavamo, ci hanno seguiti, i telefoni chiaramente sotto controllo, la posta digitale credo che sia stata monitorata da loro per almeno quattro o cinque anni, ma c'è anche della gente che è venuta a dircelo: "io sono d'accordo, ma faccio questo di lavoro e vi devo monitorare". Ci hanno davvero rotto le scatole, poi abbiamo avuto anche dei processi, ci hanno inventato la storia dell'evasione fiscale, ce ne hanno fatte veramente di tutti i colori. Quando ci avevano accusato di fare evasione fiscale (con un reddito di dieci milioni all'anno di tutta la Shake, immaginati che evasione fiscale potesse esserci!), mi ricordo che noi rimanemmo in caserma della guardia di finanza 23 giorni: un giorno sì e un giorno no ci convocavano per l'interrogatorio, credo che ce ne siamo fatti una quindicina, ognuno di 3-4 ore. Voglio dire che non è che siano state delle scelte a costo zero, nel senso che qualche capello l'abbiamo perso. Contemporaneamente si era sviluppato anche il dibattito con ECN: essa, alla fine degli anni '80 e per un po' di tempo, aveva una visione per cui la rete doveva essere concepita come una forma di megafono del movimento, quindi c'erano dei soggetti in ogni struttura, in ogni situazione deputati a scrivere, e la linea che emergeva era quella dei comunicati ufficiali, delle realtà distribuite sui territori ecc. Invece noi proponemmo subito una visione puntiforme della rete, di tipo orizzontale, che poi in realtà era il processo: quindi, non è che abbiamo vinto noi, ha vinto il processo che noi interpretavamo come tale. Per cui alla fine ECN, che oggi come oggi è diventata l'unica situazione che rappresenta il mondo di base della telematica, comunque è arrivata sulle posizioni che dicevamo noi; poi noi chiaramente abbiamo fatto dell'altro, per cui non ci siamo più impegnati attivamente su quel livello lì, anche se stiamo progettando delle altre cose.
La chiave di passaggio cruciale dal punto di vista teorico fu però l'elaborazione del concetto di cyberpunk, che fu scritto in un testo apparso nel '90 che clamorosamente ebbe una vendita di 25.000 copie, un vero e proprio successo, dove si ipotizzava l'uso dell'informatica in termini democratici e orizzontali. Questa configurazione nostra di cyberpunk è una specificità tipicamente italiana, nel senso che Gibson, Sterling e tutti gli altri sono stupiti che noi abbiamo dato questo tipo di curvatura politica al concetto di cyberpunk, e non a caso per molti anni ci hanno continuato a citare come un esempio alto di interpretazione di tale concetto. Siamo stati solo noi alla fine: tra l'altro, con la lettura data da noi a poco a poco abbiamo influenzato una serie di altre realtà, anche fuori dall'Italia, un po' di inglesi, un po' di tedeschi, anche un po' di americani. Da quel punto di vista la nostra capacità di penetrazione è stata sufficientemente adeguata, certo si poteva fare anche di più, ma è stato già molto. Questa cosa ci diede visibilità, con i soldi guadagnati dal primo libro abbiamo fondato la Shake di fatto: essa era stata fondata nell'88, ma i primi soldi li abbiamo visti nel '91-'92, quindi in quel momento abbiamo cominciato a comprare qualche libro, alcuni diritti, abbiamo fatto "Malcom X", "Con ogni mezzo necessario", abbiamo fatto altri libri, sempre avendo di mira di essere presenti nelle situazioni, perché il nostro obiettivo era quello di fare attività politico-culturale nei movimenti, ed è un tratto caratterizzante che rimane ancora adesso. Poi oggi certamente la Shake è cambiata, perché sei persone bene o male ci vivono a tempo pieno, c'è un'area più ampia di una ventina di persone che comunque prendono dei soldi a vario titolo, per forme di lavoro ecc.; oggi noi facciamo molto service per conto terzi, cioè facciamo libri per altri, facciamo anche molti service di carattere digitale, facciamo i nostri libri, che non sono mai in pareggio, perché la situazione dell'editoria italiana è quella che è. Comunque, alla fine il progetto rimane, ed è un'esperienza libertaria e di base. C'è una maggioranza femminile nelle componenti interne, c'è una distribuzione del reddito sostanzialmente di tipo comunista, per cui un'ora di lavoro tot salario, non è che ci siano differenziazioni di grado o di funzione o di responsabilità, anche se chiaramente l'obiettivo è che tutti prendano responsabilità delle cose: però la gestione interna è molto rigorosa, ha questo tipo di stile insomma.

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