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INTERVISTA A FERRUCCIO DENDENA - 10 GENNAIO 2000

Non dimentichiamo che fenomeni come il pentitismo in quanto fatto generalizzato all'interno delle carceri è un'invenzione dei politici, che si è poi davvero generalizzato, la premialità è diventata un'arma di ricatto tuttora usata, ma la sperimentazione è stata fatta su di noi: quelli di noi che si sono pentiti l'hanno addirittura teorizzata come scelta consapevole e determinata. E' il soggettivismo del ceto politico separato; di un ceto politico che dice: "Adesso finita la guerra con il mio antagonista, indipendentemente dalle masse, discuto della mia pace e gli chiedo cosa vuole perché mi mandi a casa; che cosa ce ne frega del nostro rapporto con le masse, esso si chiude qui, decidiamo cosa dobbiamo dirci e darci e lo facciamo". Ma è la separatezza assoluta, così come era la separatezza assoluta dire: "Adesso tiro giù quel giudice, tiro giù quell'altro, faccio il rapimento Moro eccetera eccetera".
Poi anche nel fenomeno della lotta armata ci sono state molte differenze, ad esempio gli scontri tra la colonna "Walter Alasia" delle BR e le altre formazioni erano durissimi, perché essa aveva dei militanti che erano delegati di fabbrica: Vittorio Alfieri era dell'esecutivo della CGIL nei consigli di fabbrica dell'Alfa Romeo ed era il capo della brigata. C'era questa schizofrenia teorizzata, questa separatezza di ruoli per cui dicevano che il lavoro di massa si faceva avendo nell'esecutivo i delegati, che sarebbero stati cavalli di Troia all'interno delle organizzazioni tradizionali della rappresentanza operaia; nello stesso tempo in quanto avanguardie avrebbero fatto il loro mestiere rapendo il dirigente della fabbrica e interrogandolo con il tribunale del popolo. Ma noi anche in carcere discutendo con questi compagni ci trovavamo di fronte a soggetti che ci spiegavano il ruolo dell'avanguardia politica e quindi del lavoro di massa e di avanguardia, ci spiegavano il lavoro per costruire organismi di massa e quello per costruire il partito rivoluzionario; negavano la separatezza, semplicemente dicevano che il fatto di legittimare come delegati sindacali certe parole d'ordine all'interno dei consigli di fabbrica era lavoro di massa. Perché in questo modo qui dicevano: "Entravo in contatto con la gente, mi legittimavo come soggetto e punto di riferimento nei reparti operai, addirittura costruivo embrioni di organismi di massa, ma soprattutto mi collegavo con soggettività che poi trasferivo nella brigata". Perché quello era il passaggio dell'avanguardia, un reclutamento nel partito separato. Loro dicevano che questo era il lavoro di massa all'altezza dei tempi. Quindi, la cosa è abbastanza complessa, anche con scontri nella loro direzione nazionale tra tendenza movimentiste, come quelle milanesi della "Walter Alasia", e tendenze invece più separate, come quella romana e quella veneta di Savasta. Citiamo ad esempio il rapimento di Dozier, quindi la NATO, livelli alti. Sono come i falsari di dollari: uno che fa le banconote da centomila lire magari può anche spacciarne un pò prima di essere arrestato, ma se si fa un dollaro falso parte l'FBI il giorno dopo e due giorni dopo lo mette dentro. Così chi ha toccato il generale americano nel giro di qualche giorno erano già sistemati. Ma prendiamo lo stesso discorso di Tallier, il dirigente del Petrolchimico di Marghera. Loro dicevano che il lavoro di massa voleva dire coinvolgere le masse sulla decisione di un dirigente del Petrolchimico, l'Autonomia fece lavoro di massa per dire adesso vi mostriamo che le masse sono in grado di condizionare le decisioni di queste avanguardie separate e dissero che Tallier doveva essere liberato, e quelli che lo avevano in mano dissero: "Chi se ne frega? Noi lo facciamo fuori", e lo fecero fuori. Questa è stata la dialettica. Quindi, la cosa è molto complicata anche dentro al percorso della lotta armata, per non parlare delle differenze con il nucleo storico delle BR. Però, c'è questo denominatore comune in tutte le organizzazioni combattenti della sfiducia nella possibilità di costruire una vera organizzazione, adeguata allo scontro di classe alto che si poneva in quegli anni, dentro ad un percorso di massa. L'inadeguatezza, la pericolosità, quindi la negatività per l'interesse proletario, di un'organizzazione radicata a livello di massa.

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