>Home >Riviste
>Home page
>Interviste
>Riviste
>Bibliografia
>Il dibattito oggi
>Ricerca sul femminismo
LE RIVISTE E I GIORNALI DI MOVIMENTO

Aut Aut
Aut Aut, sottotitolata "rivista bimestrale di filosofia e cultura", è nata nel gennaio del 1951, creata e diretta da Enzo Paci. Da subito la rivista si connotava per un dibattito antiaccademico, diventando ben presto luogo centrale di apertura alla fenomenologia e al filone husserliano di discussione sulla crisi delle scienze europee. Negli anni '60 si accentuò l'interazione tra il pensiero fenomenologico e Marx, parallelamente al formarsi a Milano di un ambito di fenomenologi che si raccoglievano intorno a Paci e di cui fecero parte Giairo Daghini, Giovanni Piana, Enrico Filippini, Guido Neri, Renato Rozzi, frequentato da Lapo Berti, Pierluigi Gasparotto, Romano Alquati. All'interno dell'idea paciana di "unificazione e unità possibile dei campi del sapere", Pier Aldo Rovatti (che ha diretto la rivista dopo la morte del suo maestro) rimarca che "la rivista a immagine di Paci è molto meno dibattito filosofico in senso stretto quanto sia possibilità di fare delle incursioni attraverso lo strumento critico della fenomenologia e della filosofia dentro dei campi che secondo lui avevano bisogno di essere attraversati dalla critica filosofica". Tra la fine degli anni '60 e i '70 si sviluppò un maggiore legame con il dibattito di movimento e ci furono forti intrecci con varie declinazioni delle tematiche operaiste. Come fa notare Maria Grazia Meriggi, collaboratrice di Aut Aut, "nel '77 andai a Napoli ad una riunione di riviste militanti [...] Aut Aut era ritenuta una rivista che faceva parte con ogni diritto di questo ambito. C'era, ad esempio Modugno con Marxiana; c'era Ombre rosse; era insomma un incontro di situazioni che, solo qualche anno prima, sarebbe stato impensabile per una rivista di filosofia". "Aut Aut" sostiene Rovatti "si identifica con una posizione anti-istituzionale (l'istituzione può essere anche il partito)". Va inoltre segnalato il respiro internazionale che ha avuto la rivista: si pensi alla collaborazione con Agnes Heller e al dibattito sulla sua teoria dei bisogni. Alla rivista hanno collaborato occasionalmente molti degli intervistati: va ad esempio ricordato il numero 154, interamente dedicato all'università e alla formazione e curato da Alquati. Del nucleo storico di Aut Aut ha fatto parte Renato Rozzi. La rivista continua ancora oggi le sue pubblicazioni, con un certo mutamento dei temi trattati, in parte dovuto all'assenza di movimenti che ha caratterizzato gli anni '80 e '90.

Per informazioni scrivere a:
conricerca@hotmail.com

.