CONTROINFORMAZIONE


Periodicità: irregolare
Formato: tabloid
Milano 1973
Durata: in corso di pubblicazione
Numeri editi: 27 più 9 supplementi
Tiratura: 10.000 copie
Diffusione nazionale

La rivista non si presenta come portavoce di un gruppo, né vuole essere luogo di precise elaborazioni teoriche, quanto piuttosto rappresentare una possibilità di dibattito su tutti i problemi, le tematiche, gli avvenimenti che hanno nel movimento anticapitalistico italiano e internazionale il loro punto di riferimento più complessivo.
Tale progetto viene condotto seguendo una duplice linea di indagine: da un lato si mostrano gli esempi di ristrutturazione capitalistica in corso, dal ruolo egemone dell'imperialismo americano alla funzione importante delle multinazionali, dalla riorganizzazione del lavoro in fabbrica all'uso del fascismo e della provocazione, dalla provocazione poliziesca e giudiziaria ai vari aspetti che essa assume nella quotidiana manipolazione culturale e ideologica, fino ad una precisa denuncia dèi meccanismi dell'inganno informativo da parte della stampa e della radiotelevisione.
Dall'altra vengono illustrate le risposte da parte operaia a tale processo di ristrutturazione, e viene quindi documentata la coscienza politica delle avanguardie di classe che si manifesta in nuovi momenti di lotta autonomamente organizzati, in fabbrica e fuori, fino alle più avanzate forme di lotta armata, di cui «Controinformazione», a differenza di quasi tutta la stampa alternativa italiana, si è spesso e a lungo occupato pubblicando immagini e documenti.
Presupposto più volte dichiarato dai suoi redattori è infatti quello di lasciare parlare i protagonisti sociali delle lotte, i quali, già implicitamente, compiono «comunicazione antagonista»; e gli stessi protagonisti fanno da fonte «diversa» di informazione e di riflessione anche per le proposte teorico-interpretative dei redattori.«Controinformazione» appare fin dal primo numero come una tra le riviste più curate nella veste grafica (grande formato; ogni numero composto da un centinaio di pagine, molte fotografie, disegni, inserti e documenti).
Coerentemente con l'impegno di precisione documentativa anche il linguaggio tende ad essere il più puntuale e scientifico possibile, pur mantenendosi sempre su un elevato livello di leggibilità, realizzando una scrittura di tipo saggistico-documentativo.