 | Vygodskij Vitalij, Introduzione ai «Grundrisse» di Marx, La Nuova italia, Firenze 1974
Secondo l'interpretazione di Vygodskij, due sarebbero le scoperte fatte da Marx: la concezione materialistico-dialettica della storia e la teoria del valore e del plusvalore, delle quali la seconda è diretta conseguenza della prima. Sulla teoria marxiana del valore e del plusvalore, vista nella sua genesi tramite una decisa rottura con i classici dell'economia politica, l'autore concentra una particolare attenzione. Di tale teoria si ha la prima elaborazione nei Grundrisse der Kritik der politischen ökonomie (ed. it. Lineamenti fondamentali della critica dell'economia politica, 2 volumi, Firenze, La Nuova Italia 1968-1970), opera della quale viene qui sottolineata tutta la rilevanza in sede metodologica.
Questo monumentale abbozzo della critica marxiana dell'economia politica non è stato forse sufficientemente studiato e analizzato, pur offrendo esso tutti gli elementi fondamentali del «laboratorio creativo» di Marx e contenendo anzi elementi che non si ritrovano più nelle opere marxiane della maturità.
Ecco perché l'economista sovietico ha qui giustamente evidenziato il rapporto organico tra i Grundrisse, le Teorie sul plusvalore e il Capitale.
Ed ecco perché si è scelto il titolo Introduzione ai «Grundrisse» per l'edizione italiana di questo libro, che pure studia le tappe del pensiero economico di Marx tra il 1850 e il 1863.
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