MGS

 

Mi vanto di essere piuttosto svelto nell’essere al corrente delle sorgenti vegetali delle droghe psichedeliche. Ma i semi di morning glory  sono state un argomento che mi ha preso completamente alla sprovvista. Oh, certo, i documenti scientifici esistevano nella vecchia letteratura- in effetti uno dei primi fu un breve resoconto pubblicato nel 1941 da Richard Schultes, che descriveva l’uso dei semi di una morning glory da parte di gruppi di Indiani Messicani che seguivano una tradizione risalente ai tempi degli Aztechi. Questa pianta era la Rivea corymbosa o Turbina corymbosa, e i semi erano chiamati ololiuqui. Un paio di decadi più tardi, un altro report apparve in un giornale antropologico messicano, riguardo una pianta simile e con simili proprietà di azione. La pianta era un’altra morning glory, che aveva semi chiamati “tlitlitzin” dagli Aztechi. Il binomio botanico per questa pianta era Ipomea violacea o Ipomea tricolor.

            Io non leggo con regolarità né le monografie del Botanical Museum dell’università di Harvard, né il Boletin del Centro de Investigaciones Antropòlogicas  de Mexico . Ma parte del mio rituale quotidiano di lettura include il San Francisco Chronicle con , ovviamente, le giornaliere offerte del redattore, Herb Caen.

            Fu dopo aver preso il mio caffè mattutino, nel 1963, che venni catturato da un servizio riguardo lo scalpore suscitato dall’ultima droga apparsa sulla scena di san Francisco, MGS. Durante la seconda Guerra mondiale vi fu una vigorosa campagna pubblicitaria a favore delle sigarette Lucky Strike che avevano appena cambiato il colore del pacchetto da verde a bianco. Lo slogan ripeteva:” Lucky Strike verde è andata in guerra”. Al termine del conflitto questo slogan cessò, ma al suo posto apparve: LS/MFT, cioè Lucky Strike Means Fine Tabacco (Lucky Strike vuol dire ottimo tabacco). E quello che catturò la mia attenzione sull’articolo di Herb Caen fu posare l’occhio su LS/MGS.

Apparentemente, i veri “swingers” –così riportava l’articolo- stavano abbandonando peyote e LSD, preferendo masticare un centinaio di semi di morning glory. La gente ordinava sacchetti da 25 libbre di semi a chiunque li vendesse. A metà Maggio, 1963, il vice presidente di una nota casa distributrice, la Ferry Morse Seed Company, iniziò a diventare sospettosa. Sebbene i semi di morning glory fossero già uno dei loro cinque prodotti più popolari, diceva, le loro vendite si erano incrementate di 50 volte rispetto al solito. Le tre varietà più richieste avevano nomi incredibili : Heavenly Blue, Pearly Gates e Flying Saucers.

            I rivenditori tolsero rapidamente i semi dal mercato con questa spiegazione: vogliamo essere sicuri. Il capo nazionale della squadra narcotici disse che erano solo voci correnti. Un delegato della FDA disse che non credeva che ci fosse qualcosa nei semi ma si ricordava che quando era piccolo gli era stato detto di non mangiare i semi delle morning glory. Il direttore medico della Menlo Park International Foundation for Avanced Study riferì le esperienze dei soggetti che avevano eseguito test, con dosi da 50 a 500 semi ciascuno, durati dalle 5 alle 8 ore. La FDA iniziò le investigazioni per proprio conto e vi fu l’impressione che ci si dovesse aspettare una pronta azione da parte del Congresso: una legge contro i semi di morning glory.

            Erano tutti validi questi rapporti? Si, lo erano. Il notissimo chimico Albert Hofmann, l’esperto di ergot che aveva per primo sintetizzato la LSD e ne aveva anche scoperto l’attività, si cimentò nella sfida di esplorare i semi delle morning glories e scoprì , con sua grande meraviglia, che essi contenevano alcaloidi prima ritrovati solamente nei funghi dell’ergot. La presenza di questi complessi alcaloidi (da tutti ritenuti unicamente appartenenti  al mondo dell’ergot) nel mondo delle piante superiori, tra cui queste Convolvulaceae, sulle prime non fu preso per vero. Si riteneva , dal momento che nel laboratorio di Hofmann certamente vagavano varie sorte di ergots fungini, che vi fosse stata sicuramente qualche contaminazione incrociata. Ma anche altri ricercatori ottennero gli stessi risultati e questo significativo parallelo tra i funghi inferiori e le piante altamente sofisticate  (dal punto di vista botanico) risultò essere corretto.

            Tutti montarono sul carrozzone, e vi fu una marea di pubblicazioni negli anni ’60. Gli scienziati volevano ritrovare il sacro Graal ritrovando nuove piante di morning glory e nuovi componenti, ma allo stesso tempo dovevano prendere le distanze dalla realtà che queste piante fossero degli interruttori farmacologici. Una delle citazioni che più mi fanno sorridere proviene da un foglio pubblicato nel 1966, sponsorizzato dal NIMH (Istituto Nazionale di Salute Mentale, del Dipartimento della Sanità USA) che informava la comunità scientifica che, “Le autorità di polizia e le compagnie di sementi da giardinaggio sono  recentemente preoccupate a causa delle notizie pubblicate presso la stampa laica (?) riguardo studenti, psicologi,e persone disadattate dai costumi Bohemien (leggi “beatniks”) che ingeriscono semi di morning glories coltivate, venduti nei negozi di giardinaggio.” Loro parlavano di tentativi di suicidio, di severe reazioni con dosi di 250 semi che richiedevano il ricovero in ospedale. Vi era il timore che un problema di abuso causato da una droga psicoattiva potenzialmente pericolosa potesse insorgere negli Stati Uniti.

            Probabilmente avevano abbastanza ragione. Vi è stato un sempre crescente volume di domande e risposte su internet negli ultimi anni, su queste piante di morning glory. “Da dove provengono i semi?” “Come si chiamano?” “Quanti ne posso usare?” “Come li preparo?” “Che tipo di effetti devo aspettarmi?”. E io sono sempre di fronte al mio classico dilemma: come presento le mie riflessioni e le mie note sparse al fine di renderle più utili se non vi è alcuna struttura organizzativa evidente? Dovrei organizzare le fonti tra gli individui botanici (adattandole con i nomi tradizionali) o come individui chimici che potrebbero essere responsabili dell’attività biologica? Ogni scelta potrebbe offendere i puristi dell’altro campo. E allora parto dalla pianta, che permetterà a un po’ di componenti di essere sistemati e forse associati con l’azione dell’entità complessiva, e poi lasciatemi illustrare globalmente un po’ di componenti potenzialmente attivi, i “soliti sospetti”, che potrebbero contribuire agli effetti complessivi. Questi problemi sono ben lontani dall’essere risolti; non saranno mai completamente risolti. Le piante saranno in parte definite dai composti che contengono, e questi stessi composti serviranno a identificare le piante che li contengono. Non ci sarà mai un’accettabile gerarchia  sistematica.

            La pianta che diede il via a questa notorietà fu la Rivea corymbosa (o Turbina corymbosa o Ipomea sidaefolia). Il nome Nahuatl per questa pianta è, in Messico, “coaxihuitl” (pianta-serpente) e i semi vengono chiamati ololiuqui (piccole cose rotonde). Sono piccoli e sferici, di color marrone, e sono contenuti ciascuno in una capsula. Il loro nome Zapoteco è “badoh”. Questo è stato il primo nel gruppo ad essere analizzato per il suo contenuto di alcaloidi, ed è risultato essere solo una frazione rispetto al gruppo tlitlitzin menzionato di seguito qui sotto, contenendo livelli misurabili attorno lo 0,01% in peso rispetto al seme fresco.

            Vi è una seconda morning glory con il nome botanico di Ipomea violacea (o I. tricolor o I. rubrocaerulea). Ha grossi fiori penta-petalati che durano solo un giorno prima di trasformarsi in una capsula spermifera che  contiene tre semi. Questi sono neri, a forma di chicco di riso, con un distinto ingrossamento verso un’estremità. Il loro nome Zapoteco è “badoh negro” e il nome Azteco “tlitlitzin” significa “piccola/o [cosa/o] nera/o”. Ci vogliono circa 25 semi per pesare un grammo e il contenuto di alcaloidi nei semi freschi, per peso, si aggira tra lo 0,02 e lo 0,10%.

            Vi fu una terza morning glory a diventare popolare un paio di anni dopo. Fu la Hawaiian baby wood rose conosciuta botanicamente con il nome di Argyreia nervosa. Benché non vi sia alcuna reputazione sciamanica per questa pianta nella storia delle usanze native Messicane, essa ha guadagnato una certa notorietà nella nostra cultura occidentale. Il mio primo incontro con questa pianta fu all’inaugurazione di una nuova stazione di rifornimento Standard Oil a Berkley, in cui ad ogni nuovo cliente veniva donato  un piccolo bouquet di fiori essiccati come ringraziamento di essere venuto a comperare benzina il primo giorno di apertura. Il fiore? Un gruppo di duri, legnosi fiori chiamati wood roses (rose di legno). Qui i semi sono più grossi di quelli delle solite morning glory; sono 4 per capsula, e ce ne vogliono circa 10 per pesare un grammo. Hanno un contenuto di alcaloidi che arriva fino oltre l’1%. Quindi sono forse una o due dozzine di volte più potenti – per  seme- rispetto le specie di Ipomea e Rivea menzionate prima. Una seconda wood rose è una delusione farmacologica, la semplice Hawaiian wood rose, Ipomea tuberosa. I semi di questo bel fiore sono grandissimi, rispetto ai precedenti , oltre un grammo di peso, ma sono privi di alcaloidi.

            Come sono attivi i semi, farmacologicamente?  Vi è una manciata di reports più o meno obiettivi nella prima letteratura medica, e una vasta produzione- ultimamente- di reports anedottici completamente soggettivi presenti in internet. Le relazioni mediche di solito contemplavano un centinaio o più di semi, sia di badoh che di badoh negro, e di solito descrivevano effetti che coprivano la gamma tra l’apatia e l’inclassificabilità, dall’incremento di sensibilità visiva, a un sentimento di benessere a  completamente nessun effetto . Perfino con dosaggi di oltre 300 semi vi erano pochi effetti positivi riportati, di solito soltanto sedazione e nausea. Isolati estratti di semi (2 milligrammi di estratto) portavano a qualche alterazione nella percezione del colore e nell’apparizione di oggetti, e un generale stato “di sogno”. Nei più recenti rapporti popolari, molto spesso vi sono effettivi tentativi effettuati per estrarre gli alcaloidi dal materiale vegetale grezzo, per diminuire il mal di stomaco causato dal massiccio quantitativo di materiale vegetale consumato.

            Cosa c’è in questi semi che li rende psicoattivi? Le maggiori componenti alcaloidiche nella gran parte dei semi sono due amidi isomeriche dell’acido lisergico, lysergamide (ergina , LAA, LA-111) e isolysergamide (isoergina, iso-LAA). Rappresentano forse la metà degli alcaloidi contenuti nei due badoh e sono una componente minore ma quantificabile della baby wood rose. E’ stato trovato che l’apporto di acetaldeide di questi due amidi, la N-(1-idrossietilamide) conta per qualcuna delle ergine isolate, dato che questo materiale è piuttosto instabile e facilmente convertito nel processo di isolamento. L’unica altra amide dell’acido lisergico presente in queste piante è l’ergometrina. Tutte sono riconosciute come attive nell’uomo e sono descritte nel commentario situato nella formula/ricetta della LSD , nella seconda parte di TIHKAL.

            I 4 alcaloidi minori presenti sono tutti alcool , riflettenti la riduzione del gruppo acido dell’acido lisergico. Il primo prodotto della riduzione è elimoclavina e l’isomero con il doppio legame risultato nella coniugazione con l’anello aromatico è lysergol. Questo può idrossilare ulteriormente sino a fornire penniclavina. E la completa apertura del quarto anello “D” fornisce cianoclavina. Un numero di altri alcaloidi in tracce è anche conosciuto.

            Quali sono le virtù e i rischi associati con l’esplorazione delle morning glories e dei loro contenuti? Le virtù sono molte, sia in quanto intossicanti naturali con un’antica storia d’uso nelle tradizioni sciamaniche e di spiritualità, che come fonte di materiale grezzo per gli alcaloidi dell’ergot. Storicamente, vi è anche un vasto patrimonio di valore medico e religioso che è appartenuto alla cultura Meso-Americana per molte generazioni.

            Per quanto riguarda l’aspetto di materiale grezzo, bisogna notare che qualcuno degli alcaloidi presenti ha soltanto un valore molesto, quasi una seccatura, dal momento che si tratta di una modificazione chimica dell’acido lisergico. Questi sono gli alcool e i composti dell’anello aperto con intriganti strutture a loro favore, ma che non possono essere trasformati in qualcosa di immediato valore con una facile manipolazione di sintesi. I principali alcaloidi sono, comunque, le amidi dell’acido lisergico e isolisergico, e la fragile 1-idrossietilamide che è il loro precursore. Tutti questi sono di interesse di per se stessi, essendo psicoattivi in differenti modi per differenti soggetti.

            Un secondo valore è che tutti loro idrolizzeranno nei corrispondenti acidi lisergici (LA  e iso-LA) con un forte trattamento basico. Questa mistura è l’immediato precursore sintetico della mistura dell’LSD e iso-LSD che, per frazionamento cromatografico, provvederanno la stessa LSD. Essere capaci di passare dal vivaio locale, con due passi e un frazionamento, alla LSD, potrebbe sembrare certamente una virtù per qualcuno.

            I rischi? Meritano certamente di essere considerati con attenzione. Bisogna sempre ricordare che questi prodotti chimici sono alcaloidi dell’ergot, e in quanto tali hanno profondi effetti sull’utero e possono essere estremamente dannosi per il bilanciamento ormonale. La storia dell’ergotismo è ben nota, sia nelle sue conseguenze cancrenose che convulsive. Probabilmente l’aspetto singolo più pericoloso degli isolati derivanti dai semi delle morning glories risiede nel fatto che sia la lisergamide (ergina, l’alcaloide naturale presente) e l’acido lisergico (il suo prodotto per idrolisi menzionato sopra) sono droghe della schedale III secondo le liste della Legge per le sostanze stupefacenti USA (vedi appendice B di TIHKAL).

            Il continuum tra comportamento innocente e comportamento criminale è relativamente indefinito e deve essere visto attraverso gli occhi di qualcuno che potrebbe disapprovare il tuo comportamento. Si dovrebbe visualizzare una sequenza, le tappe di un intento psichedelico per poter parlare. Inizia con il possesso di un pacchetto di semi Flying Saucer, e procede con l’isolamento di questi semi, verso un’idrolisi di questo isolamento, all’aggiunta di questo idrolizzato con  dietilamina , alla separazione della risultante mistura in due componenti, di cui una è LSD. Questa è la transizione dalla totale innocenza fino ad un  comportamento criminale. La legge è vaga. Le conseguenze sono capricciose e, solitamente, dure. L’intenzione di commettere un crimine oggi è già un crimine di per se stessa, anche se nessun atto è ancora stato intrapreso. Se fai partecipare un amico, subentrano leggi sulla cospirazione altrettanto punitive.

            Io avevo un amico che viaggiava sempre con un una tasca piena di semi di nasturzio. Ovunque vedesse un cumulo di spazzatura lungo la strada, o un’area desolata o forse un brutto pantano, vi avrebbe gettato sopra una manciata di semi, sapendo che l’anno successivo la veduta avrebbe potuto essere molto meno brutta, dal momento che avrebbe potuto nascere una massa di foglie e fiori di nasturzio. Forse da qualche parte esiste un Johnny Ipomea , seminatore. La sua fondina per pistole colma con 50 libbre di semi di morning glory è dedicata alla ricostruzione ambientale. Se tu gli chiedessi” ma tu li usi come droga?” ti risponderebbe: “Droghe? Moi? Credo che tu stia scherzando. Io sto solo facendo crescere i fiori.”