Papaver somniferum
da Erboristeria dulcamara
e da giardinodivino
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Papaver somniferum L., Papaveracea originaria della Regione Mediterranea, coltivata ormai
in quasi tutto il mondo per i frutti, il seme, l'oppio.
Il colore dei petali non è un fattore di identificazione... ci sono
papaveri ibridi di ogni tipo.
Il papaver somniferum tendenzialmente è a fiore pieno, cioè con molti
petali e non solo 4 o 5 come i papaveri comuni viola-bianchi o i
rosolacci rossi; ma ci sono anche fiori di p. somniferum "semplici".
Sembrano fiori di Peonia e infatti un sinonimo del p.somniferum è papaver paeoniflorum.
Un importante fattore per identificare il p. somniferum è LA FOGLIA -
non pelosa; tende a fasciare lo stelo come una guaina prima di
allargarsi verso l'esterno.
un altro fattore identificativo è "la coroncina" della capsula... nel
sonnifero sembra proprio una corona regale (dopo la caduta dei petali)
e non è "schiacciata" sulla capsula.
Da bambini sovente si gioca a farsi i "tatuaggi" con le capsule dei
rosolacci o dei papaveri "semplici" ...il polline lascia una specie di
asterisco violaceo sulla pelle; con il sonnifero non è possibile fare
questo senza rompere le punte della coroncina della capsula.
Anche il colore delle foglie serve un po' a identificare la specie.
Deve essere glauco e non verde - le foglie sono dentate e non pelose-
tra la capsula e lo stelo si nota anche una specie di anello che divide
notevolmente lo stelo dal fiore.... la pianta del somniferum (se non
soffre di siccità) è molto sviluppata e notevole... i fiori arrivano a
un metro e mezzo e oltre di altezza.
La varietà a fiori e semi bianchi, o papavero bianco (Papaver somniferum var. album Mill.)
da la maggior parte dell'oppio e dei frutti del commercio; la varietà a semi scuri,
o papavero nero (Papaver somniferum var. glabrum Boiss., Papaver nigrum DC.) si coltiva per
i semi e, specialmente nelle razze a fiore doppio, come pianta ornamentale; la var.
setigerum, dalla quale forse sono derivate le altre, si trova spontanea anche in Italia,
nei campi presso il Tirreno. Il papavero bianco non si trova allo stato libero.
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II papavero bianco è un'erba annua, alta fino a un metro e più, a fusto semplice o quasi,
con poche grandi foglie amplessicauli, oblunghe, glauche, a margine con incisioni più o
meno profonde che lo dividono in lobi irregolari, dentati, ondulati. I fiori sono
terminali, grandi (fino a 15 cm di diametro) a peduncolo curvo prima dell'antesi.
I sepali cadono alla schiusura dei petali, che sono bianchi, con una macchia violacea
alla base. Gli stami sono numerosissimi, i carpelli sono in media una quindicina
(12 a 18) riconoscibili dal numero dei lobi dello stimma che è sessile, largo (a disco).
Tutta la pianta è glabra o quasi: qualche rara e grossa setola si può vedere sui peduncoli.
Il papavero nero è generalmente più piccolo (50-80 cm.), più ramificato quindi con un
numero maggiore di fiori, spesso rosei o violacei e più o meno doppi.
Le capsule sono quasi sferiche (2-3 cm. di diametro) e a maturità si aprono per numerosi
fori (uno per ogni carpello) subito al di sotto dello stimma, e lasciano uscire i semi
simili a quelli del papavero bianco, ma di color bruno.
La var. setigerum ha le foglie più divise, pelose : tutti i denti terminano in una setola.
Le capsule si aprono spontaneamente.
Il papavero sonnifero vuole terreno ben concimato ed assolato; teme il vento e l'umidità.
Giunge a maturazione in sei mesi. Essendo una coltura che richiede molta mano d'opera
non è stata mai praticata commercialmente nei Paesi più progrediti
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Da Giuseppe Lodi: Piante officinali Italiane
Edizioni Agricole Bologna
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