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Archivio per il tag: Santa Maria Capua Vetere

Letture: “Pestaggio di Stato” di Nello Trocchia

Quello che è successo nel carcere di Santa Maria Capua Vetere è la prova del fallimento della struttura sociale ed istituzionale del nostro paese. L’abdicazione del sistema Giustizia. Questo libro va letto. Sconsigliato a coloro che hanno parlato di ripristino della legalità dopo i terribili fatti che vengono qui riportati.
Ilaria Cucchi

«La storia è pesante, ti aiuto a trovare testimoni e riscontri. Vieni a Napoli». È così che comincia l’inchiesta che scoperchia i fatti accaduti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere il 6 aprile del 2020. Quel pomeriggio 283 agenti della polizia penitenziaria muniti di caschi e manganelli, alcuni a volto coperto, entrano nel reparto Nilo del carcere Francesco Uccella. Irrompono nelle celle e prendono a calci, pugni, schiaffi i detenuti. Alcuni vengono rasati a forza. Il pestaggio dura ore, prosegue nei corridoi, lungo le scale. È una mattanza. Nei giorni successivi i fatti vengono denunciati, ma il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria respinge le accuse. Con ritmo serrato, Nello Trocchia ricostruisce l’inchiesta che ha reso pubblici i video delle violenze riprese dalle telecamere di sicurezza, la testimonianza e le storie delle vittime e dei carnefici, il depistaggio operato dalla catena di comando, la noncuranza della politica. Perché tutto questo è potuto accadere? E perché si può ripetere ancora? Un libro che racconta, anche attraverso la voce di chi la vive, la realtà materiale e psicologica del carcere in Italia, ma anche il potere e le sue menzogne.

 

https://www.laterza.it/scheda-libro/?isbn=9788858142462

Aggiornamento processo massacro a Santa Maria Capua Vetere

La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha richiesto nell’udienza preliminare di lunedì 15 novembre, il processo per 108 persone per la mattanza del 6 aprile del 2020 avvenuta all’interno del penitenziario casertano. Per 12 di questi anche l’accusa di omicidio colposo, dopo la morte di Lamine Hakimi, detenuto algerino di 28 anni morto non di suicidio come fatto trapelare all’epoca, ma assassinato dalle condotte “omissive e commissive” degli indagati. Già ve ne abbiamo parlato in questi mesi di ciò che è accaduto e delle vicende processuali che stanno seguendo quegli avvenimenti, e grazie solo alle registrazioni live delle telecamere di videosorveglianza che per gli indagati dovevano, invece, essere spente e che hanno fatto il giro del mondo, hanno costretto le istituzioni a dover assistere al massacro e non hanno potuto girarsi dall’altra parte, come sempre hanno colpevolmente fatto.

Audio/video sui pestaggi nel carcere di Santa Maria Capua Vetere

Pestaggi nel carcere di Caserta

Alta tensione nel carcere casertano di Santa Maria Capua Vetere dove vengono riportate notizie di rivolte di detenuti e pestaggi da parte delle guardie. I fatti risalgono a domenica 5 aprile, quando una cinquantina di detenuti hanno iniziato una protesta dopo aver appreso che un detenuto è risultato positivo al COVID-19. E’ stata occupata un’intera sezione, il reparto “Nilo”, alla richiesta di maggiori controlli sanitari per garantire la salute dei prigionieri. Il giorno dopo la risposta delle guardie, feroce e spietata. “Ci picchiano a turno: una volta a uno, una volta un altro … Vengono e dicono che tanto dobbiamo morire tutti prima o poi…” è la drammatica testimonianza di chi sta dentro, più di 200 agenti coinvolti, 150 del reparto G.O.M. in supporto agli agenti di servizio nella struttura. Barbe e capelli tagliati, denti che saltano, contusi e feriti, video-chiamate e colloqui con i parenti sospesi per nascondere e tacere i pestaggi. La stessa Camera Penale del foro casertano solleva la questione e chiede chiarimenti al Direttore del carcere Francesco Uccella, al provveditore dell’amministrazione penitenziaria ed al Garante Samuele Ciambriello. Diversi parenti dei detenuti hanno protestato sotto i cancelli dell’istituto chiedendo verità e garanzie sull’incolumità dei prigionieri.

Questo messaggio è stato inviato tramite WhatsApp da alcuni parenti dei detenuti a testimonianza dell’accaduto:

“#FATEGIRARE
Hanno picchiato i detenuti nel carcere di  Santa Maria Capua Vetere tutto è successo Perché sono stati trovati 3 detenuti positivi al corona virus i detenuti hanno fatto una rivolta per avere tamponi la rivolta inizia dalle 8:30 è finita a mezzanotte i detenuti sono rientrati nella loro celle alle 3 del mattino mentre Stavano dormendo sono stati picchiati da 400 poliziotti penitenziari con caschi blu e Manganelli hanno proibito ai detenuti di fare le videochiamate per non far vedere ai loro familiari che avevano segni in faccia perché sono stati massacrati i detenuti non possono dire di essere stati maltrattati durante la notte perché la Polizia ha minacciato che se usciva qualcosa fuori riguardo a ciò che è successo durante la notte avrebbero preso delle conseguenze ci sono familiari moglie e figli e mamme detenuti che non sanno che fine hanno fatto e come stanno i loro familiari”

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