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Archivio per il tag: contenzione

Ragazza muore in ospedale a Bergamo

Orrore nel reparto psichiatrico di Bergamo dove una ragazza di soli 19 anni, Elena, è deceduta il 13 agosto in seguito le ustioni riportate in un incendio nella struttura. Era legata ad un letto di contenzione e non ha potuto trovare scampo dalle fiamme. Si riaccende così il dibattito sull’uso dei letti di contenzione, pratica violenta ancora troppo spesso utilizzata in ospedali, cliniche private e REIMS. Ben l’85% sembra che oggi ne faccia ancora uso. Intendiamo sicuramente approfondire questa terribile vicenda nelle prossime puntate.

Documentario “87 ore” di Costanza Quatriglio

87ore

Film-documentario “87 ore” di Costanza Quatriglio (2015 – 75 minuti)

Francesco Mastrogiovanni – insegnante elementare, 58enne originario di Castelnuovo Cilento (SA) – muore nel reparto psichiatrico dell’Ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania il 4 agosto 2009. La mattina del 31 luglio l’uomo era stato sottoposto a un Trattamento Sanitario Obbligatorio. Le immagini del sistema di videosorveglianza, presente nel reparto psichiatrico, documentano l’intero ricovero del maestro e la sua agonia. Francesco Mastrogiovanni, due ore dopo l’ingresso nel reparto, è legato mani e piedi al letto dell’ospedale. Viene liberato dalla fasce di contenzione solo dopo alcune ore dal decesso.

Una produzione Doclab, in collaborazione con Rai Tre e con il sostegno del MiBACT.

Musiche Marco Messina, Sacha Ricci, 99 Posse
Disegno di Simone Massi

Per ulteriori approfondimenti: http://www.giustiziaperfranco.it/

Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=Qvlq-M9WGms

 

“…e tu slegalo subito” di Giovanna del Giudice

Il 22 giugno 2006 Giuseppe Casu muore nel Servizio psichiatrico di diagnosi e cura di Cagliari, legato al letto, braccia e gambe, per sette giorni di seguito fino alla morte. Quella morte non silenziata, non negata, non giustificata, ma indagata e assunta come limite invalicabile dell’agire psichiatrico diventa il punto di avvio di un tumultuoso quanto difficile cambiamento.

“Il libro, straziante e bellissimo, di Giovanna Del Giudice, percorso da una straordinaria passione della dignità umana, e da una sconvolgente descrizione di fatti che crudelmente la lacerano, si confronta con la questione radicale della contenzione in psichiatria nella quale è in gioco la dignità dei pazienti.
[…] Nell’area di una psichiatria indifferente ai valori della interiorità, e incentrata esclusivamente sulle terapie farmacologiche, rinasce nondimeno ogni volta la tentazione di utilizzare la contenzione senza farsi tante domande sulla sua frantumata fondazione etica.
[…] La contenzione frantuma ogni dimensione relazionale della cura, e fa ulteriormente soffrire esistenze lacerate dal dolore, e dall’isolamento; e la contenzione scende come lacerante ghigliottina sulla loro vita psichica: ricolma di sensibilità e di fragilità, di nostalgia della vita e della morte.”
(dall’introduzione di Eugenio Borgna)

 

Giovanna del Giudice:

medico psichiatra, nel dicembre 1971 inizia a lavorare nell’ospedale psichiatrico di Trieste, sotto la direzione di Franco Basaglia. Partecipa all’intero processo di deistituzionalizzazione e alla costruzione dei percorsi della salute mentale di comunità, con particolare attenzione alle questioni di genere. È stata direttrice del Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL Caserta 2 e di Cagliari e consulente per la salute mentale in altre regioni italiane.
Autrice di numerose pubblicazioni. Coordina progetti di cooperazione internazionale sui temi della salute mentale.
È presidente dell’associazione ConfBasaglia dal novembre 2013.

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