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Archivio per il tag: carcere

“Meno male è lunedì” di Filippo Vendemmiati

“Fratture di una vita” di Charlie Bauer

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Charlie Bauer 1943-2011
marsigliese, teppista, ladro, rapinatore, detenuto, speleologo urbano all’occorrenza, ribelle per vocazione.
“Voglio smentire questa logica. Nutro la sana convinzione di riuscire ad evadere ogni domani! Tutte le argomentazioni dotate di quella “logica” che spinge verso la resa, non portano a nulla. In me, al contrario, provocano un sussulto di energia, di rabbia, di fierezza verso ciò che io ritengo un dovere, un principio. Rido spesso, di un riso amaro e critico, vedendo molti altri detenuti adagiarsi ai facili “confort” della sottomissione. Non pensano più, non sognano più, non si battono mai, si adattano solamente. Mai troppo, al loro avviso. Molto, secondo me. Il sistema penitenziario non sarebbe così altrimenti. Gli scacchi, le bocce, i tarocchi, il ping pong…con il flacone di sonniferi-tranquillanti-rilassanti per dormire meglio la sera, il gioco è fatto!
A questo gioco si perde sempre, compagni.
Senza aiuto esterno qui, l’evasione è perfettamente evasiva. Studiando la struttura potrei forse trovarvi una falla. E con questa prospettiva il tempo passa. Ho raccolto qualche informazione, ma non ancora sufficiente per farmi un’idea precisa. Non posso assolutamente strombazzare ai quattro venti le mie richiesta di informazioni. Nei film e nei romanzi tutto è molto più semplice”.
Indice:
-Premessa
-L’estaque
-Fine di giovinezza
-L’esclusione
-La bella e la bestia
-Lotta fino alla morte
-Ribellioni
-Quartier de haute sécurité
-Libertà condizionata
-Jacques
-Il nemico pubblico
-Ritorno
-Processi
-Ancora processi
-Fino alla fine
Pagine 336
Edizione autoprodotta da: “Cassa antirepressione delle Alpi occidentali“,”El Paso” occupato, Centro di documentazione “Porfido“, edizioni “El Rùsac“, “NED P.S.M.” – Il ricavato dalla vendita del libro andrà a sostegno della cassa antirepressione delle Alpi occidentali.

“Urla a bassa voce” di Francesca de Carolis

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a cura di Francesca De Carolis
URLA A BASSA VOCE
Dal buio del 41 bis e del fine pena mai – Prefazione di don Luigi Ciotti

A trent’anni dall’introduzione del reato di associazione mafiosa e dopo 20 anni dall’inasprimento delle leggi per combattere la criminalità organizzata, tra cui il 41 bis, questa è la prima testimonianza collettiva di ergastolani, condannati per reati legati alla criminalità organizzata, che hanno scelto di non essere collaboratori di giustizia. In un momento in cui con sempre maggiore drammaticità si pone il problema dell’affollamento delle carceri italiane e delle condizioni di chi vi è detenuto, i loro racconti aprono una riflessione sulla condizione fisica e morale di chi è condannato a morire in carcere. Una riflessione sul senso della pena e sulla necessità del rispetto dei diritti che la nostra Costituzione garantisce per tutti, indipendentemente dalla configurazione dei reati commessi.

“Tutta la verità – Totu sa beridadi” di Francesca de Carolis

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Mario Trudu
TUTTA LA VERITA’ – TOTU SA BERIDADI
Storia di un sequestro

Storia di Mario Trudu, due condanne per sequestro di persona. Del primo mi dichiaro innocente. Ma ritengo che le vittime di questa faccenda non siano soltanto i sequestrati. Pure io e i miei familiari siamo vittime di un stato che dovrebbe fare giustizia e non vendetta. Da trentacinque anni anche io sequestrato e senza alcuna prospettiva di uscirne vivo, vi racconto la mia tremenda storia.

Io Mario Trudu, nato ad Arzana (Nuoro) l’11 marzo 1950, sono stato arrestato il 12 maggio 1979 in territorio di Sinnai (Cagliari) con l’accusa di sequestro di persona a scopo di estorsione. In quella zona svolgevo il lavoro di allevatore. Provengo da una famiglia di contadini senza nessuna ricchezza materiale, ma i miei genitori mi hanno lasciato in eredità dei beni insostituibili: i loro insegnamenti, buoni sentimenti e il rispetto verso gli altri, insieme a un altro tesoro, tre meravigliose sorelle e un fratello. Anche se credo che per molti sentire me parlare di rispetto e di buoni sentimenti suonerà male, spero che leggendo il libro tutti si renderanno conto che questa è la verità. Loro mi hanno anche insegnato a non arrendermi dandomi quella straordinaria forza che mi ha permesso di superare tutti questi anni di indicibile orrore. Per decenni in una cella a sognare i luoghi conosciuti fin da ragazzo, posso dire di aver vissuto due vite, una con un destino crudele e una virtuale fatta di cose inesistenti. Quella che mi manca è una vita normale, che con una classe politica così… non potrò avere mai.

Fibbia: E’ uscito il n°1 del foglio anticarcerario

Pubblichiamo il foglio carcerario emiliano romagnolo pervenuto in redazione: Continua a leggere »

Bologna 13 dicembre 2014 Assemblea nazionale sul carcere

Assemblea su carcere e dintorni

Bologna, sabato 13 dicembre 2014, ore 11.30

presso circolo IQBAL MASIH, via dei Lapidari 13/L, Bologna

In quest’ultimo anno sono accadute molte cose che hanno portato ad intensificare ed estendere l’attenzione su ciò che avviene all’interno delle carceri. Senz’altro ha contribuito l’innalzamento della repressione delle lotte che, portando sempre più compagni/e dietro le sbarre, ha innescato nuove relazione all’interno delle carceri e fra interno ed esterno.

In tale contesto ha trovato sviluppo l’attività dei collettivi e delle esperienze “anticarcerarie” soprattutto come ponte tra il dentro e il fuori: da una parte veicolando dentro le istanze di lotta più rilevanti e incisive, e per questo attaccate sul piano giudiziario e carcerario, e dall’altra portando fuori le esperienze di lotta, individuali e collettive, e i contenuti espressi dalle carceri.

Così, attraverso presidi sotto le carceri, solidarietà agli arrestati, sostegno a iniziative e mobilitazioni di gruppi di detenuti, socializzazione delle pratiche intimidatrici ed assassine messe in atto dalle guardie e coperte ai più alti livelli dello Stato si è generata una reciproca “contaminazione” fra il dentro e il fuori che ha contribuito, anche se in modo limitato, a consolidare relazioni e a collocare la lotta contro la repressione ed il carcere all’interno di un piano meno generico e ideologico ovvero più preciso nel definire gli aspetti centrali del sistema carcerario e più consapevole dei nessi che legano tale sistema al mondo del lavoro, alla gestione della marginalità, all’immigrazione, al razzismo, alla guerra. Il piano dell’attività è dunque si più specifico ma non in un’ottica specialistica o settoriale: non un ambito di lotta fra gli altri ma un aspetto imprescindibile di ogni di lotta.

Avvertiamo adesso l’esigenza di “fare il punto” su una serie di questioni emerse lungo quest’ultimo anno al fine sia di socializzarle che di trovare degli obiettivi, da assumere collettivamente, capaci di rafforzare e rilanciare questo percorso di lotta in modo più coordinato.

In particolare vogliamo evidenziare:

estensione del processo in videoconferenza quale estensione di alcuni aspetti propri del 41bis;

la recente legislazione improntata sulla riduzione del sovraffollamento carcerario e il ruolo che questa affida ai giudici di sorveglianza in un quadro di “riforma” più complessiva del ministero della giustizia;

a proposito di alcuni processi (quello contro Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò, il processone No Tav, quello contro la giornata del 15 ottobre 2011 a Roma) che stanno per concludersi e la loro influenza sull’azione controrivoluzionaria-repressiva;

ciò che è accaduto in quest’ultimo anno e che sta accadendo nelle carceri, tratto dalle lettere e da ogni altra fonte e le indicazioni di lotta che fornisce;

la sorveglianza speciale, che pende da subito su (Marianna, Andrea, Fabio e Paolo) arrestati il 3 giugno a Torino;

trasformazioni predisposte per gli “Ospedali Psichiatrici Giudiziari”.

Milano, novembre 2014

l’assemblea che si è tenuta a Milano il 16 novembre 2014

Cugnaschi Marina

Attivista condannata il 13 luglio 2012 dalla Corte di Cassazione in definitiva a 12 anni e 3 mesi, accusata di devastazione e saccheggio per i fatti del G8 del 2001 a Genova.

Puglisi Francesco

Attivista condannato il 13 luglio del 2012 dalla Corte di Cassazione in definitiva a 14 anni, accusato di devastazione e saccheggio per i fatti del G8 del 2001 a Genova.

puntata 1, stagione 2, 2 ottobre 2014

puntata n° 1 – stagione 2 – del 2 ottobre 2014

[1a puntata della 2a stagione]

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Carcere di Cremona – Solidarietà, lettere e rivolta

Carcere di Cremona Continua a leggere »

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