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Notiziario 4 puntata, 24 Ottobre 2013

Notiziario 4 puntata, 24 Ottobre 2013

Notiziario 24 ottobre puntata 4

Bologna : DOZZA e CIE :

Anche oggi iniziamo con le notizie locali.

Della Dozza, il SAPPE dà notizia di una rissa tra circa venti detenuti, uno dei quali sarebbe stato portato poi in ospedale, e del rischio di incendio, a causa di un guasto, di un furgone della polizia penitenziaria mentre era diretto al tribunale.

Il CIE di via Mattei potrebbe riaprire, invece, e c’è già pronto un bando per assegnarne la gestione, nonostante la CGIL denunci che i costi non sono sufficienti a garantire condizioni di vita decenti per i futuri rinchiusi. Lunedì poi, il consiglio comunale ha approvato come ordine del giorno la dichiarazione di Bologna come indisposta ad ospitare un CIE. Ma la decisione finale spetterà ad altre autorità, quali la prefettura.

DECESSI :

Parliamo anche oggi di decessi. Un 82enne morto « dimalore », in cella, al Regina Coeli di Roma ; un detenuto  a Napoli malato di tumore non viene curato, e muore . Mentre a Pesaro, un detenuto di 33 anni si è suicidato, pochi giorni dopo aver ricevuto la condanna a sette anni di carcere.  Ma questa volta, è scoppiata una protesta da parte dei suoi compagni e degli altri reclusi, che hanno lanciato bombolette a gas e che hanno iniziato uno sciopero della fame, durato da giovedì a domenica.

 

TORTURA DI STATO

Assolto l’ex brigatista Enrico Triaca, che, arrestato nel ’78 aveva denunciato di essere stato picchiato e torturato con la pratica del water-boarding da una squadra speciale dell’antiterrorismo, e per questo era stato condannato per calunnia. Trentacinque anni dopo, il suo torturatore Nicola Ciocia, racconta a Nicola Rao, di non dubbie simpatie neofasciste, le pratiche di tortura che allora l’Ucigos usava per distruggere le Brigate Rosse. Questo torturatore in pensione si rivendica con orgoglio il suo soprannome: ‘Professor De Tormentis’.

CASO CUCCHI

La Cassazione accoglie il ricorso secondo il quale il Funzionario Prap Marchiandi con il suo intervento voleva nascondere le botte subite da Cucchi, cioè favorendone il ricovero lo avrebbe tenuto tenuto lontano da occhi indiscreti.

La famiglia Cucchi, inoltre, non sarà più parte civile nell’appello dei medici, ma proseguirà la sua battaglia legale contro gli agenti di polizia penitenziaria.

CELLA 408

Carcere di Venezia, per tre anni la 408 era la cella di punizione: niente acqua, luce, riscaldamento, bagno e letto. Una ‘cella liscia‘ in cui venivano rinchiusi per ore in isolamento i detenuti; lì è finito per 72 ore e si è ucciso il 28enne Cherib Debibyaui nel 2009, che aveva appena tentato di togliersi la vita nella sua cella ed era stata salvato dai compagni. Per tre anni quella cella aveva rinchiuso molti altri, fino a 172 ore di fila. C’è voluto una morte per far aprire un’indagine. Per 5 esponenti di vario grado della Polizia penitenziaria e dell’amministrazione del carcere, le accuse di omicidio colposo e abuso di potere. Chissà quante altre celle così esistono nelle carceri italiane.

 

SARDEGNA :

Qualche aggiornamento ora dalla Sardegna : dove sono cominciati i trasferimenti dei detenuti ad Alta Sorveglianza : sono già quasi 150 atterrati in terra sarda per poi raggiungere i nuovi carceri di Oristano, Nuoro e Tempio. Il Piano Carceri di cui abbiamo già parlato prende forma. Peccato che tra i tanti nuovi posti che ci sono ora sull’isola, non se ne trovi uno per Mario Trudu, ergastolano sardo detenuto dal 1979, cui è stata nuovamente rifiutata dal DAP la richiesta di trasferimento nella sua terra, in modo da permettere ai suoi parenti di andare ai colloqui. In Sardegna ville per ricchi sul mare, e carceri per detenuti in Alta Sorveglianza. La solidarietà di Mezz’ora d’Aria a Mario Trudu.

EVENTI:

Sabato 26 ottobre “Un Calcio che Colora…”

Presso il Centro sportivo Melotti di Ponte Ronca il Comune di Zola Predosa e l’Associazione Piazza Grande con la collaborazione della Polisportiva e il Centro Ilaria Alpi organizzano una partita di calcio tra la squadra della Dozza e i personaggi del territorio, ed una cena di solidarietà per raccogliere fondi per l’acquisto di vernici per riqualificare e colorare la Casa Circondariale di Bologna. Per maggiori informazioni 0516161664.

Dedichiamo questo pezzo a Mario Trudu.

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