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Lettera dal carcere di Ferrara

Lettera dal carcere di Ferrara

Carissimi amici/compagni/e i miei cordiali saluti. Prima di tutto mi scuso per il ritardo delle mie lettere e le mie risposte. Credetemi è da tanto tempo che volevo scrivervi e raccontarvi un po’ di cose, solo che qui fanno impazzire con i loro comportamenti.

Io cerco sempre di essere bravo e tranquillo per non peggiorare la mia situazione più di quanto lo è già: sto ancora lottando per il mio trasferimento senza risultato, la mia educatrice non vuole chiudermi la sintesi, anzi non so dove è finita, è da tanto che non la vedo. Il Garante dei detenuti non conosco la sua faccia, mai visto, ma dicono che c’é, e se c’é perché non ha mai preso in considerazione la mia richiesta di vederlo?

Lavoro: ma che lavoro? Io non posso lavorare perchè non sono infame, qui funziona così. A me fanno lavorare un mese e mi fermo per sei/sette mesi, altri invece c’é chi lavora fisso, c’è chi due mesi si e un mese no. Parlo io che sono tra quei dieci detenuti più vecchi del carcere… “la precedenza”…

L’ultima volta che ho lavorato è stata a dicembre, la paga era di 130 euro, 20 euro per le chiamate telefoniche e il resto per la spesa ed è già finita, visti i prezzi che ci sono.

Sono sceso qualche giorno fa dal comandante per dire che sono senza un soldo e chiedo un lavoro, mi ha detto di aspettare qualche mese “maaah”?

Per quanto riguarda l’altro giorno, quando siete venuti qua a protestare, io vi ringrazio a nome di tutti i detenuti di Ferrara ed ero io che spegnevo ed accendevo la luce dalla mia cella, non so se vi eravate accorti.

Purtroppo qui a Ferrara non c’é intesa tra alcuni detenuti, hanno paura di perdere il lavoro, chi faceva protesta viene preso il suo nome per poi essere punito, i secondini giravano con carta e penna, siamo sotto i dittatori della storia, di diritti non se ne parla proprio.

Circa tre mesi fa io e i miei amici ci siamo trovati in isolamento perché abbiamo protestato contro la violenza e i maltrattamenti, hanno pestato i miei amici, poi ci hanno divisi, adesso ci comunichiamo tramite lettere: li hanno mandati a Reggio Emilia, Modena, Piacenza, Parma a cui mando un grandissimo abbraccio e tanti saluti. […]

 

15 febbraio 2015

Bernawi Akram, via Arginone, 327 – 44122 Ferrara

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