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Gli OPG in Italia

Gli OPG in Italia

Gli OPG, sono ospedali psichiatrici giudiziari.

Ma come ci si finisce?

Vi viene internato chi ha commesso un reato che viene considerato compiuto in totale infermità mentale, pericolosa per la società, e vi può rimanere chiuso dai 2 ai 10 anni.

Le persone con parziale infermità mentale vengono condannate al carcere dopo aver trascorso un periodo da 1 a 3 anni in OPG, per trattamento della patologia mentale.

Anche chi è detenuto in carcere può essere trasferito in un OPG da 1 ad un massimo di 30 giorni (per osservazione psichiatrica); per coloro ai quali viene riscontrata l’infermità mentale, invece, il tempo è indeterminato, con la scusa che non è prevedibile la cessazione della malattia mentale e con essa la pericolosità sociale, cosi come definita dal codice penale… Il giudizio di infermità mentale, cioè dell’incapacità di intendere e volere, sottrae il “folle reo” al diritto di un processo, la pena detentiva a un termine: la misura di sicurezza può non finire mai, il famoso Ergastolo Bianco.

Gli OPG in Italia sono 6: 5 gestiti dal Dipartimento amministrativo penitenziario (Montelupo fiorentino, Aversa, Barcellona Pozzo di Gotto, Napoli, Reggio Emilia); il sesto è Castiglion delle Stiviere a Mantova, struttura gestita dall’ASL, attraverso una convenzione con il Ministero della Giustizia.

In dodici mesi, nel 2013, sono morti undici internati nei 6 OPG di Italia.

Nel corso del 2011 un’inchiesta parlamentare, eseguita dopo le visite del Senatore Ignazio Marino nei vari OPG, ne dichiara la totale chiusura entro il 31 marzo 2013 (legge 9/2012) e nel frattempo chiude alcune sezioni degli OPG di Aversa e di Montelupo fiorentino.

La legge prevede che una parte di internati con disturbi meno gravi potrebbe passare in carico ai Dipartimenti di salute mentale delle ASL. Diverse regioni hanno presentato progetti per grandi strutture (da 40 a 60 posti, con l’accorpamento delle strutture a 20 posti previste dalla legge) e con finalità e caratteristiche di custodia.

I finanziamenti per tale progetto dell’anno 2012/2013 sono di 173 milioni di euro. Ciò ha portato allo scontento di varie associazioni impegnate nel campo, in quanto, invece di dare priorità alle misure di sicurezza alternative all’OPG, si ripropone una struttura simile agli OPG, ma semplicemente più piccola e sparsa per le varie regioni, in barba alla legge 180 Basaglia, che ha stabilito la chiusura dei manicomi in Italia.

Attualmente il ministro della salute Balduzzi ha prorogato la chiusura di almeno un anno , quindi gli OPG non verranno chiusi.

Concludiamo con estratti da un articolo estrapolato dall’ Unità:

… Ma soprattutto, nella fretta di allestire camerate e infermerie, un’altra volta ci si è dimenticati del “soggetto”, cioè del malato, di quel “pazzo criminale” tanto pazzo e tanto criminale, che non lo si punisce neppure per il reato che ha commesso, lo si seppellisce per la sua futura pericolosità.
Prevale il senso comune di un Paese di poca cultura, che si indigna a momenti, di fronte a uomini aggrappati alle inferriate di una prigione o stesi legati ad un letto di contenzione , ed è pronto a dimenticare la propria indignazione, quando una diversità qualsiasi minaccia la tranquillità, un Paese che sempre considera il matto “delinquente” doppiamente pericoloso, perché è matto e perché delinque.

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