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Archivio della categoria: Archivio

Letture: “La classe è morta – Storia di un’evidenza negata” di Carla Cerati

A cura di Pietro Barbetta
Prefazione di: John Foot
Postfazione di: Silvia Mazzucchelli

Morire di classe uscì nel 1969. Era un libro curato da Franco e Franca Basaglia, un volume d’immagini e commenti, di denuncia e speranze. Speranze che le cose potessero cambiare, che la giustizia entrasse nelle mura della salute mentale e i pazienti fossero trattati con dignità.
L’impresa è riuscita? Sono scomparse, si sono rarefatte, immagini di quel tipo, oppure si sono trasferite sul territorio, fuori le mura, dentro altre mura invisibili, fatte di molecole ad alto dosaggio e di fasce pendenti dai lettini?
Questo volume, a partire dalle storiche immagini di Morire di classe di Carla Cerati, prova a riattualizzare il tema dell’universo concentrazionario manicomiale, rinchiuso in ospedale, nella forma di trattamento sanitario obbligatorio, e nei reparti di osservazione psichiatrica nelle carceri.

https://www.mimesisedizioni.it/libro/9788857599236

Documentario: “Notes on displacement” di Khaled Jarrar

Un viaggio insieme a una famiglia verso l’Europa. Un ritratto molto vivido di cosa significa il percorso migratorio. Sincero e rappresentativo di un grande dramma, permette di immergersi insieme alla famiglia protagonista e al regista, che affronta lui stesso il viaggio. Notes on Displacement da voce a chi non ha voce, parla di Palestina senza parlare di Palestina, raccontando cosa significa dover lasciare la propria terra e non veder riconosciuta la propria identità, quel ‘displacement’ che la protagonista Nadira vive due volte. Il film riesce a mostrare uno sguardo reale e senza filtri. Un viaggio che restituisce alcune delle domande che non si chiudono nella narrazione cinematografica: l’odissea delle persone rifugiate è accompagnata in modo organico e completo, e dimostra una volta di più la necessità di una risposta europea al tema. Al pubblico arriva diretto un forte senso di sgomento e rabbia, accompagnato da una necessaria assunzione di responsabilità da cittadine e cittadini europee (dal sito “https://www.biografilm.it/2023/biografilm-2023/i-premi-di-biografilm-2023/ “).

https://www.youtube.com/watch?v=Gk1aIgpum6k

Letture per ragazzi: “Giuditta e l’orecchio del diavolo”.

In un paese di montagna, nell’autunno del 1944, una bambina viene portata di nascosto a casa di Caterina, la moglie di Sandokan, il capo della banda partigiana che opera su in montagna. È cieca, con occhi inquietanti. Si chiama Giuditta, ed è scampata alla deportazione di tutta la sua famiglia. Giuditta è strana: è in grado di andare in giro per i sentieri della montagna come se ci vedesse, conosce tutte le erbe e i rimedi come le fattucchiere e parla con gli animali. Un giorno scopre l’Orecchio del Diavolo, un posto misterioso e maledetto dove si trova un muro alto e concavo, con al centro un sedile. Seduta lì, Giuditta sente le voci che arrivano dal fondovalle. Così, ogni giorno, torna all’Orecchio del Diavolo. ascolta le voci e i rumori, e riesce ad avvertire in anticipo i partigiani quando i tedeschi si mettono in moto. Per la vigilia di Natale Sandokan e otto dei suoi tornano in paese. Ma quando all’uscita dalla messa, passata la mezzanotte, sono circondati dai tedeschi è chiaro che qualcuno ha fatto la spia e li ha venduti. Giuditta allora sale all’Orecchio del Diavolo e resta lassù in ascolto, giorno e notte, per scoprire chi è il traditore…
Giuditta e l’orecchio del diavolo ha vinto la settima edizione del Premio Strega Ragazze e Ragazzi nella categoria 11+.

Letture per bambini: “Awa libera tutti”.

Ragazzi di tutto il mondo unitevi: Awa ha bisogno di voi, il mondo ha bisogno di voi!

Il Villaggio delle Libere Menti è un luogo speciale: appollaiato sopra cinque baobab, è proprio come una piccola città. Qui vive un gruppo di ragazzi provenienti da tutto il mondo e con una sola missione: aiutare i bambini in difficoltà. A capo di questa banda un po’ scalcagnata c’è Awa, una ragazzina piccola e tosta. Un giorno i ragazzi ricevono una richiesta di aiuto che sembra provenire da una nave misteriosa. Come potranno intervenire? E soprattutto, chi è in pericolo?

Il nuovo romanzo di Francesco D’Adamo, per chi ama le avventure e difende i più deboli.

https://editriceilcastoro.it/libri/awa-libera-tutti/

Letture per ragazzi: “Il corvo” di Evgenij Rudasevskij

Dima ha quattordici anni e tanta voglia di sentirsi adulto. L’occasione per dimostrare a se stesso e agli amici di essere ormai un uomo si presenta quando lo zio Nikolaj lo invita a partecipare a una battuta di caccia allo zibellino nel cuore della taiga insieme ad altri due compagni. Immerso nella natura ostile dell’inverno siberiano, Dima segue affascinato i cacciatori ed è impaziente di imbracciare il fucile e abbattere la sua prima preda. Ma, inaspettatamente, di fronte alla reale prospettiva di uccidere un essere vivente, uno strano malessere lo assale. La foresta non gli appare più come un terreno di conquista, ma come un’alterità pulsante di vita da ammirare e rispettare. Benché Dima si sforzi di imitare gli adulti, con il trascorrere dei giorni questa nuova consapevolezza si rafforza, insieme al rifiuto della crudeltà verso gli animali. È l’incontro con un grosso e scaltro corvo che si fa beffe dei cacciatori a dare una svolta alla vicenda. E se all’inizio della storia Dima si rammaricava dell’assenza di cicatrici sul suo corpo di ragazzino, ora ci sarà lotta, ci saranno ferite… Età di lettura: da 8 anni.

https://www.edizionisanpaolo.it/varie_1/ragazzi/narrativa-san-paolo-ragaz/libro/il-corvo.aspx

Documentario: “After work” di Erik Gandini

La nostra è una società basata sul lavoro. Fin dall’infanzia ci viene insegnato ad essere orientati al risultato e ad essere competitivi.

La maggior parte dei lavori esistenti oggi potrebbe scomparire nei prossimi 15 anni  per via dell’automazione e dell’intelligenza artificiale. Potremmo presto dover ripensare al ruolo che il lavoro ha nelle nostre vite come elemento centrale della nostra esistenza.

L’approccio di questo documentario è esistenziale, curioso e cinematografico.  Attraverso le esperienze dirette dei suoi protagonisti in quattro nazioni emblematiche – Kuwait, Corea del Sud, Usa e Italia – After Work esplora cos’è oggi l’etica del lavoro e come potrebbe essere un’esistenza libera dal lavoro.

https://www.fandango.it/film/after-work/

https://www.youtube.com/watch?v=QgaUE9XYd0E

Film: “Grazie ragazzi” di Riccardo Milani

Regia Riccardo Milani

con Antonio Albanese, Sonia Bergamasco, Vinicio Marchioni, Giacomo Ferrara, Giorgio Montanini, Andrea Lattanzi, Fabrizio Bentivoglio

L’apprezzato regista torna con una commedia commovente e appassionante

Di fronte alla mancanza di offerte di lavoro, Antonio, attore appassionato ma spesso disoccupato, accetta un lavoro offertogli da un vecchio amico e collega, assai più smaliziato di lui, come insegnante di un laboratorio teatrale all’interno di un istituto penitenziario.
All’inizio titubante, scopre del talento nell’ improbabile compagnia di detenuti e questo riaccende in lui la passione e la voglia di fare teatro, al punto da convincere la severa direttrice del carcere a valicare le mura della prigione e mettere in scena la famosa commedia di Samuel Beckett “Aspettando Godot” su un vero palcoscenico teatrale.
Giorno dopo giorno i detenuti si arrendono alla risolutezza di Antonio e si lasciano andare scoprendo il potere liberatorio dell’arte e la sua capacità di dare uno scopo e una speranza oltre l’attesa.
Così quando arriva il definitivo via libera, inizia un tour trionfale.

Una produzione Palomar, Wildside, società del gruppo Fremantle, e Vision Distribution in collaborazione con Sky.

https://www.youtube.com/watch?v=Z-Jw1cnppJ4

Puntata del 13 giugno 2023

Intervista a Claudio Bolognini autore del libro Stella Rossa, ricostruzione narrativa della strage di Marzabotto e della lotta della brigata stella rossa contro il dominio nazifascista.

Puntata del 10 giugno 2023

Intervista a Fatima Mahfud, ambasciatrice in Italia della Repubblica araba del Sahara democratico sui 41 anni del progetto piccoli ambasciatori di pace.

Letture: “Il Paese delle armi” di Giorgio Beretta

Falsi miti, zone grigie e lobby nell’Italia armata

L’Italia è il Paese delle armi?

Questo libro affronta il tema della produzione, del commercio e dell’uso delle armi “comuni” nel nostro Paese: demolisce falsi miti, fa luce su zone grigie e reticenze interessate, sugli omicidi con armi legalmente detenute e sulle falle nel sistema di controllo.

Una vera e propria inchiesta sulle armi nel nostro Paese.

Un lavoro certosino e paziente che Giorgio Beretta condensa in queste pagine. In Italia si stimano – la trasparenza resta una chimera – tra 3 e 4 milioni di persone armate, con armi “comuni”, per la difesa personale, l’attività venatoria, il tiro sportivo. Armi definite “leggere” ma che l’ex Segretario generale dell’Onu, Kofi Annan, non esitò a definire “armi di distruzione di massa”, non meno letali di quelle per uso militare. Armi che uccidono anche quando sono detenute in modo legale, come dimostrano le tragiche statistiche di omicidi e femminicidi.

Che cosa fare per contrastare la “cultura” delle armi, le sue lobby e le conseguenze del loro uso? Innanzitutto maggiore trasparenza sul numero di porti d’arma, sulla diffusione delle armi legali e sulle comunicazioni ai familiari, controlli più stringenti e costanti sui requisiti psicofisici di chi possiede un’arma, stop alle rutilanti manifestazioni fieristiche aperte al pubblico e ai minori, un codice per la responsabilità sociale e ambientale delle imprese produttrici.

Con la prefazione di Piergiulio Biatta, presidente dell’Osservatorio permanente sulle armi leggere e le politiche di sicurezza e difesa-OPAL di Brescia.

Il libro esce in collaborazione con OPAL di Brescia.

La copertina è di Mauro Biani, noto vignettista, illustratore, scultore.

Gli autori

Giorgio Beretta

Giorgio Beretta è analista del commercio internazionale e nazionale di sistemi militari e di “armi leggere” e dei rapporti tra finanza e armamenti. Da alcuni anni si dedica in particolare al tema della diffusione delle armi in Italia, in relazione al fenomeno degli omicidi in famiglia e dei femminicidi. Svolge la sua attività di ricerca per l’Osservatorio permanente sulle armi leggere e le politiche di sicurezza e difesa (OPAL) di Brescia, che fa parte della Rete italiana pace e disarmo (RiPD). Ha pubblicato diversi studi e contributi sulla diffusione delle armi in Italia. Scrive per varie riviste tra cui “Il Mulino” e quotidiani nazionali tra cui “il manifesto” e “Avvenire”, oltre che sui siti di Unimondo.org e Osservatoriodiritti.it e per la rivista “Missione Oggi”.

https://altreconomia.it/prodotto/il-paese-delle-armi/

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