detenuti_dicembre. Il Ministero della Giustizia presenta gli ostaggi ritenuti nelle patrie galere
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Censimento popolazione detenuta nel mondo
censimento popolazione detenuta nel mondo
Quanto ingabbia il mondo in cui vivi? Comincia a scoprirlo
Gli OPG in Italia
Gli OPG, sono ospedali psichiatrici giudiziari.
Ma come ci si finisce? Continua a leggere »
41 bis, sistemi detentivi, carcere duro, isolamento carcerario
Sulla psichiatria penale in Svizzera
La ricostruzione di seguito esposta sull’“impero” costruito dallo psichiatra penale Frank Urbaniok nel cantone di Zurigo è stata liberamente tratta dalla rivista specialistica “Kinder ohne Rechte” (Bambini senza diritti) in occasione delle iniziative per la liberazione del compagno Marco Camenisch (5-6 febbraio 2013, organizzate in Svizzera e Italia).
Abbiamo voluto pubblicarlo per capire una realtà, la presenza cosciente e attiva della psichiatria nella pretesa determinazione della personalità di chi viene chiuso in carcere, di conseguenza, nella predisposizione delle condizioni di prigionìa cui sottoporla/o e di scarcerazione.
Una realtà che in Italia nell’ultimo decennio si è inesorabilmente fatta largo e imposta. Un tempo l’équipe psicologo-psichiatra era presente e attiva soprattutto nei “manicomi criminali”, poi chiamati OPG (ospedali psichiatrici giudiziari), dove ci si finiva per punizione o per scelta, in modo da favorire la riduzione della pena o, infine, perché travolte/i nel proprio intimo da arresto, processo, condanna. Oggi in Italia nessuno/a che finisce dentro, in nessun carcere, sfugge al controllo di quell’équipe, esercitato attraverso colloqui individuali uniti alla strettissima collaborazione con la polizia penitenziaria nel decidere la quotidianità di ciascuna/o prigioniera/o.
Sui circuiti carcerari differenziali e il 41bis
Articolo da Senza Censura n°9 (marzo 2002): Circuiti differenziati e 41 bis – da Senza Censura n.9 – marzo 2002
Una sintesi sul 41 bis: Una sintesi sul 41 bis
i CIE oggi
Di seguito il testo integrale sui CIE, del quale è stata letta una parte nella puntata 8, andata in onda il 21 novembre 2013.
In un CIE ci finisci se non hai i documenti che riconoscono il tuo diritto a transitare o vivere sul territorio europeo, e in particolare italiano. Continua a leggere »
Vite indegne di essere vissute
Nel 1920 fu pubblicato in Germania un libretto intitolato “il permesso di annientare vite indegne di essere vissute”. Lo scrisse uno psichiatra, Alfred Hoche e un giurista, Karl Binding. Sono un medico e un giudice. Badate bene: un medico e un giudice. Uno scrive diagnosi, l’altro somministra la cura. In questo libretto si trovano affermazioni sconvolgenti come ad esempio la soppressione dei deboli, dei parassiti del popolo, dei nemici dello stato e poi ancora dei mangiatori inutili, delle vite senza valore, dell’esistenza-zavorra. Continua a leggere »
Devastazione e saccheggio
L’articolo 419 del codice penale DEVASTAZIONE E SACCHEGGIO recita che, chiunque, fuori dai casi preveduti dall’articolo 285- chiunque allo scopo di attentare alla sicurezza dello Stato commette un fatto diretto a portare la devastazione, il saccheggio o la strage nel territorio dello stato o in una parte di esso è punito con l’ergastolo- commette fatti di devastazione o di saccheggio è punito con la reclusione da otto a quindici anni. La pena è aumentata se il fatto è compiuto su armi, munizioni o viveri esistenti in luogo di vendita o di deposito.