Introduzione alla puntata che tratterà il tema del razzismo percorrendo le condizioni dei migranti in Italia e all’estero.
Razzismo internazionale: Come sulle carte internazionali vengono sanciti dei diritti che però cessano normalmente di esistere per gli immigrati. Come gli stati sfruttano le ambiguità o i cavilli per cancellare i diritti i chi è meno capace di reagire.
Riflessioni sui dati relativi alla reclusione dei migranti e di come questa sia componente strutturale di precise scelte legislative ideologiche e assurde assunte a dogma, che non solo ledono i diritti dei migranti mediante contenimento controllo e repressione, ma instaurano un sentimento di paura che giorno dopo giorno sedimenta nel sentire comune della popolazione italiana che non riesce più a riconoscere tale provvedimenti e decisioni come xenofobe e razziste
A partire dai casi del dicembre 2011, il falso stupro raccontato da una sedicenne di Torino scaturito poi in una manifestazione che ha bruciato un intero campo rom, e l’omicidio suicidio di Gianluca Casseri, uno degli ideologhi di Casa Pound Italia, che a Firenze 3 giorni dopo il primo evento sparò uccidendone 2 senegalesi e ferendone altre 2, si analizza la reazione dello Stato che come il solito si auto-assolve, minimizza, insabbia e punta il dito contro altri nuovi espiatori facendo finta di non accorgersi della cultura razzista e discriminatoria che diffonde
4 storie emiliano-romagnole per rendersi conto che lo stato colpisce chi, come e quando gli fa comodo. Che la violenza di Stato per mano degli sbirri non è un caso isolato come tutti si affrettano sempre a dichiarare dopo ogni episodio. Che la sicurezza deve passare per la conoscenza delle persone perché è palese che altrimenti si trasformerà in violenza ceca e paranoia securitaria
Una scia di sange durata 7 anni, 24 omicidi, 80 feriti senza movente, rapine da pochi spiccioli per punire e non per rapinare. L’uno bianca, dei folli o dei burattini organizzati e protetti da parte del SISDE come testimoniato da Carrozzo? Chi sono i loro mandanti? Dall’ergastolo alla semi libertà per Occhipinti, ergastolani buoni ed ergastolani cattivi. Il chiaro razzismo di Stato