La Repubblica
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Usa, pirati mandano online falsa notizia su una fusione
Gli hacker, violando il sito di una società biotecnologica, hanno pubblicato un finto comunicato dell'azienda
Il testo riferiva che la Aastrom si sarebbe unita alla Geron
Le vittime: "Una manovra per speculare in Borsa"
da La Repubblica del 18.02.00


NEW YORK - La notizia aveva un'apparenza che più vera non si può: non solo per il linguaggio freddo, secco, un po' brurocratico, tipico dei comunicati della grandi aziende, ma anche per la collocazione, col suo apparire nella rassegna stampa presente sul sito Internet ufficiale dell'impresa protagonista della vicenda. Contenuto dell'informazione: la fusione tra la società in questione - la Aastrom Biosciences, specializzata in biotecnologie - e la farmaceutica Geron Corp. Piccolo particolare: la nota mandata online è in realtà completamente falsa, opera di un hacker che è riuscito a violare le pagine web della Aastrom, provocando sia grande panico tra le "vittime" del sabotaggio, sia una possibile alterazione del mercato azionario.

L'episodio è accaduto ieri, negli Stati Uniti. L'unica nota positiva, per l'azienda, è il fatto che il falso comunicato è stato in linea per un tempo relativamente breve: un impiegato, navigando nel sito, ha scoperto l'inghippo. Così il webmaster ha immediatamente bloccato l'accesso al server, mentre, nello stesso tempo, l'intrusione veniva comunicato anche al Nasdaq, l'indice "tecnologico" di Wall Street.

Ed è proprio questa, la pista più seguita da chi indaga sull'atto di pirateria: tutto fa pensare che non si è trattato di un'azione dimostrativa, di una generica guerriglia telematica, ma di un hackeraggio compiuto col preciso scopo di speculare in Borsa. Anche se, finora, nessuno ha provato a chiarire se, effettivamente, un danno, per la società, ci sta stato. L'unica dichiarazione ufficiale l'ha rilasciata R. Douglas Armstrong, presidente e amministratore delegato della Aastrom: "Ne siamo certi - ha scritto in una nota - si tratta di un tentativo di manipolare il mercato, con conseguenze negative per entrambe le compagnie coinvolte".

Questi i fatti. Al di là dell'episodio specifico, comunque, va sottolineato come questa intrusione nel server di una grande industria, negli Stati Uniti, contribuisca ad alimentare quella psicosi da rischio hacker scoppiata con gli attacchi compiuti non molti giorni fa contro i colossi del web, da Yahoo! ad Aol, passando per Cnn. In questo caso, però, la mano dei pirati non sembra la stessa di allora: la dinamica - e anche il tipo di "vittima" designata - sono davvero troppo diverse.



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