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Yahoo bloccato per ore
pirati o guasto tecnico?

La pista ufficiale parla di sabotaggio
altri lanciano un sospetto: il provider non funziona
da La Repubblica del 08.02.00


PALO ALTO (California) - Scrive oggi News.com, giornale specializzato online: "Se quelli possono chiudere Yahoo, allora possono chiudere qualsiasi cosa". Si riferisce al black out che ha paralizzato ieri sera per tre ore, dalle 19,45 alle 22,30 italiane, uno dei più grandi portali del pianeta. Il punto sta tutto lì: chi sono "quelli"? Una portavoce di Yahoo dice che il portale ha subìto un bombardamento di e-mail che lo ha mandato in tilt. Niente di grave, aggiunge subito dopo, visto che non si è trattato di un tentativo di forzare il sito. E questa è la versione ufficiale. Poi ce n'è un'altra, avanzata da Wired, altra rivista online superspecializzata che ipotizza un banale guasto tecnico, bollando di fatto il secondo colosso telematico dopo America On Line come poco affidabile.

Mail bombing.
Laurie Priddy è la vice presidente di Global Center, il sistema su cui "gira" Yahoo. "I nostri tecnici non hanno mai visto nulla del genere prima d'ora". Poi fa la sua diagnosi: "Per portare a termine un'azione di disturbo così massiccia occorre uno sforzo concentrato, un gruppo di persone o un software sofisticato in grado di generare un simile livello di traffico". Un gruppo, o una persona sola, dunque sarebbero dietro al sabotaggio di Yahoo.

Qualcosa di simile è successo in passato anche a eBay. Ma Yahoo è considerata una delle aziende più preparate ad affrontare attacchi esterni. Negli ultimi mesi anche l'Fbi ha alzato il livello di allarme che può venire da azioni di disturbo di questo genere. La settimana scorsa, il principale gruppo belga di telecomunicazioni, la 'Belgacom Mobile' ha diffuso un aavvertimento contro un nuovo, micidiale virus. Secondo il gruppo, la stessa 'Microsoft' ha avvertito che il virus può introdursi in qualsiasi computer tramite un messaggio intitolato buddylst.sip e distruggerne l'intero hard disk. Stando all'avvertimento il virus ha cominciato a diffondersi in Europa all'inizio del mese ed "è assai pericoloso perché nessun programma attuale può distruggerlo".

Il successo dell'attacco pirata a quello che dovrebbe essere uno dei più sicuri siti del mondo apre scenari foschi per l'e-banking e l'e-commerce, che vedono proprio nella sicurezza delle transazioni il loro punto debole. "Nessuno è al sicuro - dice Elias Levy, capo dell'ufficio tecnologico di SecurityFocus.com - se Yahoo può essere messo in crisi nonostante tutte le risorse che ha a disposizione".

L'altra pista.
Troppo rumore per nulla? Sì, secondo Wired. Non di attacco informatico si tratterebbe ma di una disfunzione del sistema. La rivista chiama in causa propio il provider Global Center. Una fonte che chiede l'anonimato dice di essere un ingegnere che in passato ha avuto lo stesso tipo di problema utilizzando i servizi della società. Il problema sarebbero i router, cioè i canali attraverso cui passano i dati telematici.

Un'ipotesi, continuano gli esperti sentiti da Wired, supportata dal fatto che, mentre sono andati in tilt tutti i settori serviti da Global Center (yahoo.com, broadcast.com e my.yahoo.com), Geocities, che fa capo a Yahoo, ma gira su un altro provider, funzionava benissimo.


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