La Repubblica
Raccolta articoli
 
E' partito dalla Germania
il raid del "denial access"

da La Repubblica del 13.02.00


WASHINGTON - E' partito dalla Germania l'attacco informatico che la settimana scorsa ha bloccato alcuni tra i più famosi siti Internet del mondo, da Yahoo alla Cnn. L'Fbi che, su incarico diretto di Bill Clinton, porta avanti l'inchiesta è arrivato nelle ultime ore ad una svolta.

L'assalto ai templi dell'informatica è scattato dall'Europa, ed ha usato gli impianti di alcune università californiane per bloccare e gettare nel panico gli obbiettivi individuati. La novità nelle indagini è significativa, visto che dopo i primi accertamenti i federali avevano escluso che l'offensiva potesse venire dall'estero.

Da qui la caccia ai pirati dentro i confini degli Stati Uniti che ha portato alle perquisizioni dentro i college di Santa Barbara e di Stanford. Proprio la testimonianza del capo dei servizi elettronici di questa università ha messo nella direzione giusta l'Fbi. "I nostri computer sono stati usati come ripetitori, appena ci siamo accorti del problema li abbiamo staccati, ma erano già passati alcuni minuti".

Gli investigatori informatici americani hanno seguito la pista e sono arrivati sino in Germania. Qui hanno chiesto la collaborazione della polizia tedesca che ha sciolto il primo rebus. Gli hacker avrebbero usato un programma chiamato Stacheldraht (filo spinato), con il quale hanno inviato i messaggi killer ai computer americani, usati poi come ripetitori.

In Germania cresce la paura per possibili nuovi attacchi, indirizzati questa volta dentro il paese. Anche perchè in questi giorni sotto lo pseudonimo Mixter, si è fatto vivo un individuo che sostiene di essere l'autore di uno dei programmi usati dagli hacker: "Non sono il responsabile di questi attacchi, sono solo un programmatore". La polizia non è ancora riuscita a scoprire se le due piste portano nella stessa direzione e le indagini vanno avanti.


TOP