La Repubblica
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I vandali della Rete
colpiscono il Futuro

di Vittorio Zucconi
da La Repubblica del 10.02.00


WASHINGTON - Il verme nella mela del Duemila, dunque c'era. Ma il verme non era la macchina, era l'uomo. Da quarantott'ore sulla nuova "Piazza del mondo", su Internet, anarchici del futuro lanciano le loro bombe invisibili e devastanti. Yahoo, il più grande portale che conduce alla piazza elettronica, poi Amazon.com, la libreria universale, poi E-bay, la casa d'asta che batte più vendite di Christie's e di Sotheby's, e infine Cnn, la televisione globale, devono subire l'attacco dei vermi, degli "hackers" e l'intero edificio di Internet vacilla. Interviene anche Clinton per dire all'America scossa come dopo un attentato fisico a un palazzo, a uno stadio, a un leader, che il problema è serio e il gioco è molto più d'una bravata da solitari geni da computer.

Il presidente ha avvertito il suo paese che l'intera attività economica e finanziaria nelle nazioni evolute è messa a repentaglio dagli attentatori della rete. Chi siano questi anarchici che bombardano la piazza elettronica del mondo non sappiamo ancora, ma sappiamo che non sono più gli studenti secchioni con grosse lenti alla Bill Gates che volevano dimostrare agli amici, alla ragazza, alle società informatiche la loro prodezza di scassinatori delle porte elettroniche, magari per farsi assumere, come un tempo i ladri diventavano poliziotti. Ma possiamo capire che cosa vogliano e quale sia l'aria di burrasca che li spinge e li agita. Quando è saltato Yahoo, il principale ponte levatoio sul quale transitano ogni giorno 120 milioni di uomini e di donne per raggiungere la città del nuovo sapere, si è pensato ancora alla esibizione del pirata informatico. Yahoo stessa, rimasta per ben tre ore muta e cieca, ha tentato di minimizzare sostenendo che si era trattato soltanto di un blocco dei suoi server e routers, dei computer che accettano e smistano il traffico degli utenti. Poi, esattamente come in una campagna terroristica, le cyber bombe hanno colpito le altre cattedrali del villaggio mondiale.

Nel pomeriggio cade Amazon.com, il totem forse più alto e simbolico sulla nuova piazza, con quella libreria universale e con un presidente, Bezos, che è stato proclamato uomo dell'anno. Dopo Amazon.com cade e-bay, il banditore di aste elettroniche dove ricchi e poveri, uomini e donne, indiani e cinesi si possono contendere prodotti di ogni genere. L'assalto alla cattedrale era in atto e se fosse rimasto ancora qualche dubbio sulla natura ideologica dell' operazione, è caduto quando il colpo è arrivato a Cnn, lo stendardo più odiato e visibile della comunicazione senza confine.

È stato a questo punto che anche Clinton è dovuto intervenire per segnalare quello che ormai era ovvio: che oggi Internet è la metafora più irresistibile del mondo globalizzato, di quel mondo che a Seattle fu bruciato, attaccato e maledetto. C'è un nesso fra le dimostrazioni e le violenze di Seattle con l'assalto al villaggio di Internet? È possibile, perché colpire Internet oggi significa colpire il cuore della nuova economia mondiale. E infliggere così ai nemici, che sono i nuovi capitalisti, la sconfitta più grave e costosa. Infatti, non appena l'ondata di cyberbombe ha raggiunto la sua fisionomia completa, quando si è visto che l'incidente di Yahoo non era più soltanto un attacco individuale ma un'operazione strategica, Wall Street e le Borse del mondo hanno dato segni di panico. I titoli "tecnologici" hanno cominciato a vacillare come se gli anarchici della rete avessero dimostrato che il gigante elettronico ha piedi d'argilla.

La famosa bolla di Borsa che tanti profetizzano essere prossima allo scoppio per ragioni di squilibrio tra ricavi e profitti, ha mostrato di essere vulnerabile non ai vecchi criteri della finanza, ma ai nuovi pirati dei codici di software decisi a rivelare la fragilità del nuovo mondo. L'intervento di Clinton prova chiaramente che Internet non è più una curiosità per pochi fanatici o un liquore per passeggere ubriacature di Borsa, ma è il carburante, se non ancora il motore, che alimenta la nuova prosperità dell'Occidente e le speranze di crescita degli altri paesi. Sarebbe stato semplicemente ridicolo scrivere queste parole ancora tre o quattro anni or sono, ma oggi Clinton dimostra che Internet è insieme la metafora e la realtà del nuovo ordine mondiale fondato non più su i cannoni e missili ma sulla diffusione del commercio del pensiero e della comunicazione.

In pratica, però, Internet nella sua fase di crescita sta diventando un incubo e un problema serio per chi la gestisce e per chi deve ora costruire nuovi ponti levatoi, erigere altri merli torrette e trincee per fermare l'avanzata dei barbari e degli anarchici verso la cattedrale della piazza. Yahoo è in conclave da ieri l'altro per studiare con i suoi cervelli migliori il modo per bloccare il semplice ed efficacissimo strumento usato per farlo impazzire: allagarla di messaggi, richieste e posta oltre la capacità di "processarle" delle sue macchine. Amazon.com che fonda la propria esistenza e la speranza di profitti sulle vendite attraverso le carte di credito si prepara a lanciare nuovi dispositivi di sicurezza al costo di decine di miliardi di lire per controbattere il primo obiettivo degli assalitori: creare insicurezza nei clienti di Internet.

Erano stati necessari anni per convincere bigotti e luddisti che Internet non è affatto l'inferno dei pornografi e dei pedofili, che comprare e vendere in rete non comporta più rischi che comperare e vendere in un qualsiasi grande magazzino e il boom di Borsa stava dimostrando che in tutto il mondo, anche nell'Italia lentissima a muoversi, lo avevano compreso. L'attacco dei cyber anarchici è dunque la prova della loro crescente disperazione di fronte all'avanzata della nuova economia Internet. Come ha detto un collaboratore di Clinton, tutto questo ricorda straordinariamente i primi anni Novecento, nel lontano West, dove ogni giorno spuntavano nuovi binari ferroviari e subito nuove bande di rapinatori per assaltare i treni.

Alla fine si inventarono serrature migliori, vagoni più robusti, tecniche di polizia più raffinata e la rete delle ferrovie continuò a espandersi e a far crescere con essa la Potenza America. Ci sono oggi 500 mila posti di lavoro ben pagati e non coperti, soltanto negli Stati Uniti per giovani che sappiano destreggiarsi in Internet e nessun altro settore economico crea e assorbe tanta ricchezza, tanto lavoro come questo. Dunque, l'attacco dei vermi anarchici dentro la rete è, esattamente come quello dei desperados contro le ferrovie del West, il segno più eloquente che il nostro avvenire è lì, dentro la mela di Internet.


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