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Hacker, è stato blitz di massa
Ma l'Fbi è in difficoltà

Il Governo: "Americani, educate i vostri figli"
Dopo gli attacchi, un giorno di tregua
da La Repubblica del 10.02.00


WASHINGTON - "Genitori americani, educate i vostri figli all'etica informatica". Le parole del vice ministro della Giustizia statunitense, Eric Holder sono forse la fotografia più vera delle indagini sugli attacchi alla Rete dei giorni scorsi. Clinton in persona ha chiesto all'Fbi di scendere in campo con velocità e determinazione. Sul tavolo ha messo ben settanta miliardi per studiare e arginare il fenomeno degli hacker. E, per un giorno, gli attacchi ai colossi della Rete si sono fermati: una tregua o la fine dell'incubo telematico?

Ma le prime indagini non portano da nessuna parte. I responsabili dicono che ci sono "alcune piste interessanti", ma sembra più la solita frase per coprire i buchi dell'inchiesta, che una reale convinzione. Chi sono questi pirati informatici che hanno bloccato alcuna dei siti più importanti da Yahoo alla Cnn? Gli hacker sostengono di non essere i responsabili del black out, troppo rozzo e assolutamente fuori dai loro schemi abituali. Ma il Governo americano va con i piedi di piombo e si interroga soprattutto sugli obbiettivi dei terroristi on-line. E' un'azione dimostrativa contro la globalizzazione, figlia delle lotte di Seattle, o è semplice voglia di pubblicità?

Domande, solo domande. L'unica cosa certa finora è che le migliaia di messaggi killer sono stati mandati da un consistente numero di computer, "un attacco in massa". Con tutta probabilità i colpevoli sono dentro i confini Usa, ma qui si torna di nuovo nel campo delle ipotesi.

Eric Holder sintetizza la situazione con poche parole: "I nostri agenti stanno lavorando duro, ma è un'indagine difficile e complessa. Nessuno ha rivendicato questi attacchi e ci stiamo muovendo a 360 gradi". Il vero problema è che Internet è una cassaforte di cui tutti, o quasi, hanno le chiavi. Ron Dick dell'Fbi non ha dubbi: "Un ragazzo di 15 anni con un piccolo computer può scatenare un'azione piratesca . La sicurezza della Rete deve essere compito dell'intera società".

Dopo la paura e lo stallo delle indagini è anche il giorno dell'ottimismo con le dichiarazioni che iniziano a perdere i toni dell'Apocalisse. Il presidente di Yahoo Jeff Malett parla per tutti: "E' importante spiegare che nel suo complesso il sistema ha retto, siamo stati chiusi tre ore e nessuna informazione è stata rubata".

Da questa parte dell'Oceano la Ue però non abbassa la guardia e sul modello americano stanza da subito altri fondi contro i crimini della Rete. Nuove leggi, soldi e risorse, per scoraggiare gli hacker, che oggi si sono concessi un giorno di tregua. Niente attacchi, niente blitz, per ribadire che decidono loro quando e come colpire.

E intato si fa il bilancio dei danni. E-Trade è rimasto fuori uso per un'ora, ma anche dopo l'intervento dei tecnici le operazioni sono proseguite con difficoltà: rispetto alla media, le transazioni si sono ridotte tra il 60 e il 70 per cento. Vendite drasticamente ridotte anche per Buy.com, anche per la diffidenza della clientela a fornire il proprio numero di carta di credito al computer rimasto intrappolato dall'attacco dei pirati informatici.


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