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Un contributo di Ferry Byte sul Netstrike
 
Netstrike ovvero il corteo elettronico: nuovi scenari per antichi conflitti; aspetti tecnici, giuridici e politici di una dibattuta forma di hacktivism

a cura di Ferry Byte di sTRANOnETWORK


Che cos'e' un netstrike?

Netstrike o piu' propriamente corteo telematico e' una pratica di mobilitazione in Rete che consiste nell'invitare una massa considerevole di utenti possessori di accessi Internet e browsers a puntare i propri modem verso uno specifico URL a una precisa ora e ripetutamente in maniera tale da occupare un sito web fino a renderlo inutilizzabile almeno per il tempo della mobilitazione. Un'occupazione di banda simile ad un corteo fisico che occupa una strada fino a renderla inaccessible ad altri. Una massa di utenti che si collegano alla stessa ora tutti insieme su un determinato sito e riescono con collegamenti di massa a mandare in tilt il sito stesso quanto meno per il periodo di mobilitazione. Avete presente un corteo o un sit-in? Tante persone sfilano lungo una strada o sostano davanti a qualcosa impedendo con i loro stessi corpi il traffico di qualsiasi altra cosa o persona nello stesso tratto urbano. Qualcosa di simile in ambito virtuale...

Perche' fare un netstrike

Per un uso sociale della Rete. Per cambiare lo stato di cose presenti. Per bloccare con un'azione di massa servizi finanziari in rete qualora si renda necessario ed utile salvaguardare e promuovere interessi diversi da quelli rappresentati dalle merci. Per esprimere in maniera forte un messaggio del popolo della Rete.

Alcune esperienze di netstrike

Partorito dalle menti di due compagni di sTRANOnETWORK e applicato con poco successo la prima volta contro gli esperimenti nucleari francesi, si e' affinato nel tempo riscuotendo alternativamente successi e indifferenze.
E' stato infatti riproposto per lo piu' da sTRANOnETWORK ma anche da altre associazioni italiane e straniere per le piu' disparate istanze (liberta' di Mumia Abu-Jamal e di Silvia Baraldini, sostegno alla lotta zapatista, contro la vivisezione, a sostegno della lotta zapatista).
Particolare successo ha vuto quello promosso dall'Anonymous Digital Coalition che ha visto bloccare alcuni siti finanziari messicani in sostegno alla lotta zapatista: veramente emozionante il clima che si respirava dentro il canale irc di coordinamento (irc e e-mail sono forse le principali vie di propaganda per questo tipo di mobilitazione) quando via via veniva verificato in tempo reale il crollo della funzionalita' dei siti da bloccare in nome del diritto alla sopravvivenza e all'autodeterminazione degli indios del chiapas. Va sinceramente detto che non sempre ha funzionato come quando alcuni americani e nord-europei si sono scontrati con la capacita' di risposta dei tecnici del pentagono verso la particolare tecnica proposta in quell'occasione che si basava su java, oppure quando pur funzionando tecnicamente (CPA di Firenze vs. Coop e Comune di Firenze contro lo sgombero del centro sociale) non e' stato preso nella dovuta attenzione da mass media e opinione pubblica e quindi alcuni dei suoi effetti positivi sono stati denotati dall'indifferenza.
L'ultimo che ha avuto, almeno parzialmente, successo quello contro la guerra dei balcani, che avevautilizzato come obiettivo il sito della Camera dei Deputati il giorno precedente il dibattito parlamentare sulla partecipazione dell'Italia al conflitto.

Alcuni consigli per partecipare ad un Netstrike

RELOAD continuamente sul link interessato.
Aprire quanti piu' browser possibili e da ognuno caricare le pagine interessate.
NON impostare proxies per il browser.
Settare a 0 le memorie cache del browser.
Nel messaggio di convocazione del netstrike da inviare a organizzazioni, personaggi e media (anche in inglese) specificare i rispettivi orari di partecipazione per ogni singolo paese partecipante e richiedere la difussione dello stesso messaggio in ogni maniera possibile.
Scrivere procedure con qualsiasi linguaggio (scripts in perls, html con frames + refresh ecc.) che consentano ripetuti caricamenti automatici delle pagine da bloccare.
Utilizzare programmi come teleport e wget che permettono lo scaricamento di piu' pagine del sito da bloccare.
Coordinarsi tramite mailing lists o newsgroup e in tempo reale tramite irc Disabilitare java, javascript e active x dal proprio browser in maniera da evitare che la navigazione lato client (di chi sta effettuando il netstrike appunto) non diventi complessa e lenta Se esiste un motore di ricerca interno sul sito da bloccare o una risorsa simile utilizzarla ripetutamente e nella maniera piu' impegnativa possibile per affaticare ulteriormente il processore del sito.
Se e' possibile fare un download di grosse dimensioni ed effettuarlo ripetutamente.

Inconvenienti per la propria privacy

Per la natura stessa della Rete, intrinsecamente gerarchica e tracciante, e' difficile proporre una ricetta per partecipare a un netstrike con l'assoluta tranquillita' di non essere tracciati.
Comunque e' bene ricordarsi di:
Disabilitare active x, java e javascript nonche' i cookies dal proprio browser.
Utilizzare anonymous remailer se si deve spedire messaggi di posta elettronica durante o prima (per l'organizzazione) del netstrike e comunque tenere ben presente i meccanismi di tutela offerti dai vari sistemi di crittografia a chiave pubblica.
Utilizzare anonymizer per effettuare una navigazione il piu' possibile anonima.
Partecipare al netstrike da un cybercaffe', da un'aula universitaria o da un altro posto pubblico
Quando un netstrike riesce? Sicuramente un netstrike funziona quando riesce nel suo intento tecnico - bloccare un sito - ma anche nel caso che non riesca al cento per cento ma che raccolga attenzione da mass media e opinione pubblica sulla causa che lo ha innescato.

Quali sono le tecniche da considerare fedeli al suo spirito di origine? Le tecniche da considerare "conformi" al suo spirito di origine sono quelle per cui non ci puo' essere prova e capacita' di distinzione durante il nestrike fra chi sta scaricando un sito per consultarlo e chi per bloccarlo. Va comunque detto che qui non si intende assolutamente fare una lista delle cose buone e cattive che si possono fare durante un netstrike.

Aspetti giuridici

Dal punto di vista giuridico infatti se e' vero che e' facile tagliare la testa al toro ricordando appunto che non ci puo' essere capacita' di distinzione durante il nestrike fra chi sta scaricando un sito per consultarlo e chi per bloccarlo, e' pur vero che bisogna fermamente respingere i denigratori di questa pratica il cui unico intento e' quello di sottrarre il terreno del cyberspazio dall'elenco degli obiettivi e mezzi di un frastagliato e sempre piu' necessario movimento - o hacktivism in questo caso - per il cambiamento dello stato di cose esistenti.

ferry di sTRANOnETWORK
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