Racconto 1 Un'arma impropria: la culinaria
Bisogna sapere che i principi alla base della cucina di mia madre si fondano sulla legge di Darwin e sul film Highlander (quello con Cristopher Lambert e Sean Connery).
Questo nel senso che bisogna adattarsi a quello che prepara se si vuole mangiare qualcosa di semi-commestibile (teoria di darwin, evoluzione della specie), ma per quanto ci si possa adattare, alla fine ne rimarra solo uno (film Highlander, L'ultimo immortale), chi ha visto il film capirà la drammaticità di tale affermazione.
Questa sera ci saranno ospiti qui a casa e quella santa donna di mia madre proverà a cucinare lo strudel di mele. Al di la del panico generale che un'affermazione del genere ha potuto portare in una famiglia che solo una settimana fa è uscita decimata dallo spumone antigravitazionale (così chiamato perchè una volta depositato sul piatto, rimane a quest'ultimo incollato in barba alla legge di gravità, anche se il piatto viene ruotato di 180 gradi) mi limito a fare una banale considerazione.
Mia madre ha impiegato la bellezza di 10 anni per preparare una pizza
che non fosse solo un ottimo fermacarte, e a testimonianza di queste mie parole posso chiamare non solo il mio apparato digerente, o meglio, quello che ne rimane, ma anche il personale medico e paramedico che in tutto questo tempo si è alternato al pronto soccorso dell'ospedale della mia città.
Premesso ciò, cosa mai potrà produrre al suo primo tentativo di strudel?
La mia sorellina, l'ultima arrivata, sembra aver fiutato (è proprio il caso di dirlo) il pericolo e il suo spiccato istinto di sopravvivenza l'ha portata, guarda caso proprio stasera, ad ottenere un invito a cena da una sua amica. Mio padre ha chiaramente intuito il pericolo, proprio per questo, e anche in virtù della sua notevole esperienza ha già prenotato un paio di lavande gastriche; mio fratello è uno stoico come ne esistono pochi e a giudicare dalle ingenti porzioni di spumone ingurgitate la settimana scorsa e dal modo in cui ha retto penso anche che abbia un livello di tolleranza mai raggiunta da nessun altro componente della famiglia. Chiaramente gli invitati sono spacciati, per loro c'e' ben poco da fare, se non altro è consolante sapere che vivono questi momenti con l'ingenuità e il disincanto dei bambini... ...ricordo ancora le mie prime pappe...ah...ehm...ma questa è un'altra storia!
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