Dall’altra parte

copertinaRiceviamo e diffondiamo.
“Le parole che seguono vengono da quella parte.
Parole che spero possano apportare alle riflessioni che tante di noi stanno facendo sul carcere femminile.
Un pretesto per riflettere sui nostri orizzonti limitati e guardare dall’altra parte… Oltre.
Cercando di costruire una riflessione ampia su questo mondo e le sue forme di oppressione e repressione.
Inoltre la possibilità di far circolare le parole delle compagne, che lontane dai nostri schermi, restano troppo spesso inudite dalle nostre parti.
Perché le parole, come le scintille nel vento trovino ciò che
ormai secco è pronto per bruciare.”

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Fino all’ultimo respiro

Il film è un instant movie realizzato da Streen (piattaforma con base a torino dedita alla presentazione del cinema d’autore), anche con interviste e materiali presi dal web, che grazie soprattutto al racconto degli avvocati Flavio Rossi Albertini e Caterina Calia intervistati via cellulare, cerca di districarsi, non senza difficoltà, nelle vicende relative agli anarchici Anna Beniamino e Alfredo Cospito.

Qui ne trovate un estratto di pochi minuti:

cliccando qui scaricate il film intero

 

Dal 20 ottobre 2022 Alfredo Cospito, anarchico individualista cinquantacinquenne, incarcerato da anni per diverse azioni da lui stesso pubblicamente rivendicate, è in sciopero della fame contro il regime di detenzione del 41bis e l’ergastolo ostativo a cui è sottoposto oramai da diversi mesi.

La sua non è solo una protesta personale, ma una battaglia politica contro il 41 bis e l’ergastolo ostativo in generale, battaglia che dichiara di voler proseguire con forme diverse in caso gli venissero revocati tali provvedimenti e che invece, in caso contrario, porterà avanti fino alle estreme conseguenze.

Ad Alfredo Cospito e ad Anna Beniamino sono state imputate la partecipazione e l’organizzazione di una serie di attentati avvenuti in Italia con esplosivi rudimentali nei primi anni 2000, azioni che hanno provocato danni di lievi entità, nessun morto né feriti. La loro partecipazione a questi attentati non è mai stata provata in maniera diretta e convincente, né è stata da loro mai rivendicata.

Per questi fatti sono comunque stati condannati, inizialmente, per il reato di “strage comune”, a 15 anni di detenzione, proprio perchè strage sì, però senza vittime nè feriti… Ma il reato in seguito è stato ulteriormente riqualificato in Cassazione come reato di “strage contro la sicurezza dello Stato”, reato tra i più gravi in assoluto nell’ordinamento del Codice Penale, che prevede la pena fissa dell’ergastolo.

Il 41bis, conosciuto anche come “carcere duro”, regime particolarmente afflittivo, nato per contrastare le mafie nel 1992 ed esteso negli anni 2000 alle organizzazioni terroristiche, è un regime sulla cui costituzionalità, sulle modalità della sua applicazione e sulla sua estensione alle cosiddette organizzazioni terroristiche, vengono posti dubbi di rilievo da numerosi giuristi.

Alfredo Cospito è il primo ed unico anarchico a cui sono state applicare tali misure detentive in Italia.

Il documentario tenta di ricostruire le vicende per le quali Alfredo Cospito, tramite lo sciopero della fame ha intrapreso, da detenuto anarchico, una battaglia contro lo Stato italiano la cui sproporzione di forze ed i cui possibili esiti sono evidenti a tutti, nell’indifferenza pressochè totale delle istituzioni italiane.

Ad oggi Alfredo ha perso 40 chili e si sta avvicinando pericolosamente ad essere uno scheletro.

Videocitronix – 17-01-2023

Female Keep Separate (aggiornato)

copertinaNel mondo severo e violento della prigione, la debolezza del quadro liberale di genere è molto chiara. La società canadese affronta ufficialmente la differenza in modo positivo, attraverso l’inclusione delle diverse identità basate sull’auto-identificazione. Questo è in molti modi il prodotto della lotta, ma dobbiamo anche essere capaci di criticarlo per continuare a lavorare verso un mondo senza prigione e senza la violenza di genere. Approfondiremo questo aspetto tra un minuto, ma adottare la comprensione puramente positiva dell’identità di genere da parte dello Stato può portarci a semplificare eccessivamente la nostra comprensione del (etero)sessismo e a finire per difendere i progetti dello Stato dai reazionari quando invece dovremmo attaccarli alle nostre condizioni.

Per scaricare l’opuscolo clicca qui

Indirizzi di chi è reclusx

 

Questa è una parziale lista di compagnx arrestatx. Abbiamo fatto questa lista perché pensiamo sia davvero importante continuare a sostenere chi è reclusx. ATTENZIONE, prima di inviare lettere o altro a compagnx in prigione è bene assicurarsi di eventuali restrizioni applicate dal carcere al momento.

Questo post verrà periodicamente aggiornato. Se trovate errori, o avete aggiornamenti riguardo le persone detenute scriveteci via mail!!

Casse di solidarietà con le/gli anarchic imprigionat in Italia:

Cassa Anti-repressione delle Alpi Occidentali. Per informazioni e contatti rivolgersi alla e-mail cassantirepalpi[at]autistici.org.

Cassa di sostegno per l’anarchico sardo prigioniero deportato Davide Delogu.
Iban: IT27E0306967684510327514549 — Intestataria: Laura Gargiulo — Per informazioni e contatti rivolgersi alla e-mail sardegnaanarchica[at]tiscali.it o consultare il sito internet sardegnaanarchica.wordpress.com.

Cassa di solidarietà per l’operazione Scripta Manent.
Iban: IT56M0567617295IB0000592586 — Intestatario: Omar Nioi — Banca:
Banco di Sardegna — Codice Bic/Swift: SARDIT3S100 — Per informazioni e
contatti rivolgersi alla e-mail cassamanent[at]anche.no

Cassa di solidarietà  per l’operazione Panico.
Carta postepay n. 5333 1710 9589 2077 — Intestataria: Micol Marino (Per
chi preferisse effettuare un bonifico i dati sono i seguenti: Iban:
IT22M3608105138272359572366 intestato sempre alla stessa persona —
Agenzia: Poste Italiane) — Per maggiori informazioni rivolgersi alla
e-mail panico2[at]inventati.org o consultare il sito internet panicoanarchico.noblogs.org.

Per inviare contributi solidali per l’operazione Renata.
Carta postepay n. 5333 1710 7066 8120 — Intestataria: Kamilla Bezerra
(Per chi preferisse effettuare un bonifico i dati sono i seguenti: Iban:
IT04H3608105138216260316268 intestato sempre alla stessa persona —
Codice Bic/Swift: PPAYITR1XXX — Agenzia: Poste Italiane).

Per inviare contributi solidali per l’operazione Prometeo.
Per sostenere economicamente Beppe e Natascia sono stati aperti due conti. Coordinate del primo conto:
Carta postepay n. 5333 1710 9103 5440 — Intestataria: Vanessa Ferrara —
Iban: IT89U3608105138251086351095 intestato sempre alla stessa persona | Coordinate del secondo conto:
Carta postepay n. 5333 1710 8931 9699 — Intestataria: Ilaria Benedetta
Pasini — Iban: IT43K3608105138213368613377 intestato sempre alla stessa
persona.

Per inviare contributi solidali per l’operazione Bialystok.
Iban: IT40B3608105138206892206896 — Intestatario: Pietro Rosetti —
Codice Swift/Bic: BPPIITRRXXX — Per maggiori informazioni rivolgersi
alla e-mail iakovlev[at]riseup.net

Lettere anticarcerarie – Sostenere le persone dietro le sbarre!

In tutto il mondo le persone vengono rinchiuse per le proprie lotte politiche o sociali. Queste persone in molti casi sono lasciate sole all’interno del sistema carcerario che cerca di farle crollare con tutto il potere che ha. Tuttavia scrivere lettere alle persone detenute potrebbe essere una di quelle piccole pagliuzze che riusciranno a tirar fuori la persona dall’apparato repressivo dello Stato.

Vi esortiamo a scrivere lettere alle persone detenute per aiutarle a sopravvivere alle difficoltà della prigione!

Questo video è il risultato del lavoro di collaborazione tra i gruppi Anarchist Black Cross Dresden e Anarchist Black Cross Umeå. È stato creato in occasione per la Settimana di Solidarietà con i/le Prigionierx Anarchicx 2020 (23-30 agosto).

Solidarietà Rivoluzionaria

IL SANGUE AGLI OCCHI
Quest’opuscolo che abbiamo tradotto risale all’ormai lontano 2013.
Tante cose sono cambiate e tante sono le differenze oggettive fra chi l’ha stilato- unx compagnx anarchicx statunitense- e noi che andiamo a leggerlo, ma il casus belli è simile: nel conflitto di classe perennemente in corso, non passa giorno in cui i padroni e i loro sgherri umiliano, sfruttano, detengono e infine uccidono chi è più “debole” in questa società.
E non passa giorno in cui questi soggetti “deboli” non rispondono alla violenza con la violenza.

La domanda che si pongono gli autori / le autrici è una domanda ineludibile ormai nel mondo anti-autoritario: che ruolo abbiamo noi nelle lotte delle classi oppresse?

Finiti i tempi in cui erano anarchici e anarchiche o comunisti e comuniste a soffiare sul fuoco delle rivolte, oggi la scelta è fra il guardare come uno spettacolo qualsiasi le rivolte degli/delle oppressx o parteciparvi.

Ma come?….

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