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CON MAURICIO MORALES NELL’AZIONE INSORTA A 5 ANNI DALLA SUA MORTE IN AZIONE

CON  SEBASTIAN OVERSLUIJ  NELLA MEMORIA E NELLA IN PROPAGANDA COL FATTO

L’attacco anarchico è la degna espressione  del nostro desiderio di libertà.

Di fronte alle richieste riformiste per “meno repressione” o “contro l’abuso di autorità” passiamo all’ attacco diretto attraverso l’illegalità  rivoluzionaria, esprimendo con il combustibile dei nostri ingegni incendiari il fatto che possiamo sentirci  degniattaccando la repressione come parte della lotta per distruggere  il potere e il suo modo di vita autoritario.

Abbiamo costruito un ordigno incendiario con un meccanismo elettrico a tempo, collocandolo contro una postazione di polizia situata in un quartiere commerciale di Santiago. Purtroppo, il fuoco del nostro desiderio di libertà non è riuscito a raggiungere il suo scopo e attraverso  la stampa abbiamo  scoperto che il nostro dispositivo è stato disattivato dalla polizia a causa del preavviso  dei cittadini.

Ma ora portiamo con noi  una nuova esperienza cospirativa tra  compagni per continuare la lotta, perché la nostra libertà non può aspettare, non chiede concessioni ne accetta condizioni e nel cimitero della schiavitù moderna  la prospettiva dell’ attacco continua ad esser e attuale, perché  è necessaria ed inevitabile quando riconosciamo che il nostro nemico è un modello di vita complesso e brutale che si sostiene nelle istituzioni, nei suoi  rappresentanti e nelle  relazioni di potere.

L’attacco anarchico è ,per le attuali condizioni del dominio, una  possibilità REALE di sperimentare la  LIBERTA’ rompendo i  paradigmi “della società futura” attraverso l’azione nel presente, attraverso la cospirazione anti-autoritaria organizzata tra affini.

Quale momento più libero della  cospirazione per azioni violente contro il potere, quale  dignità più reale  che  la lotta contro l’ordine sociale autoritario. Così l’ abbiamo capito nello  sviluppare le nostre competenze e qualità attraverso l’azione distruttiva e l’organizzazione informale tra anarchici affini.

Ma la nostra libertà deve espandersi e l’ anarchia non può ridursi  ad un’ esperienza esistenziale, quindi la scelta del nostro obiettivo- un posto  di polizia – risponde alla necessità di diffondere l’azione distruttiva come punto di riferimento per connettersi con coloro che hanno dimostrato l’inutilità dell’azione riformista, dei discorsi per  “migliorare la società” ,del  trascorrere il tempo in attesa per la  prossima mobilitazione  o giornata di “violenza di massa”, idee speranzose che  ritardano solamente  la costruzione  concreta di orizzonti di libertà sostenuti nell’ attacco multiforme ,nel presente stesso di lotta contro il potere..

Siamo andati alla ricerca dei complici e non seguaci, cercando di collocarci nello  scenario  sociale dalla parte del conflitto e dell’ antagonismo attivo al dominio, interrompendo la  normalità della  pacificazione sociale, irrompendo  dalle tenebre con la prassi insorgente  che si rifiuta scomparire  finché ci saranno potere e autorità.

Il nostro impegno è quello di costruire la  nostra comunità  antagonista REALE, che si appropri della vita  distruggendo il flusso dell’esistenza sotto il giogo della schiavitù mentale, contribuendo alla diffusione della coscienza libera  che annienta l’obbedienza e la rassegnazione. Così la guerra al potere  e l’attacco informale, tra affini è OGGI  un modo REALE per sperimentare quella LIBERTA’ promessa da  mondi utopici che non vedremo  mai.

Avanziamo e ci rafforziamo come comunità in guerra quando forgiamo assieme  parola e azione, senza separarle  e senza mandarne avanti  una più avanti rispetto all’ altra. E nella guerra contro il potere  la nostra proposta rimane quella di  un’organizzazione informale tra affini, per l’azione anti-autoritaria nelle sue molteplici forme, e  il nostro invito rimane  chiaro  di organizzare attacchi pianificati  contro le istituzioni e le persone che gestiscono e sostengono il  dominio  e il  controllo sociale, compresi tutti  i partiti del governo progressista, compreso  il Partito comunista, che nelle manifestazioni del 1 ° maggio ha mostrato il suo vero volto colpendo gli incappucciati.

Salutiamo tutti gli  anarchici e giovani ribelli che rompono l’attesa e danno luogo all’offensiva con diverse iniziative di propaganda  o azione incendiaria. Salutiamo gli insorti che si preparano a realizzare attacchi incendiari rivendicando idee anarchiche, oche  dalle  loro scuole scendono in piazza  per innalzare barricate e scontrarsi con la polizia, provocandoli e attaccandoli. Dalla loro progettualità ,impegno e costanza dipende la  continuità storica dell’ insorgenza  in questo territorio, oggi governato da un’ elitè democratica che ha accettato nei suoi ranghi  i leader dei movimenti sociali per mantenere vivo il sistema di dominio,riproducendo nelle sue forme il linguaggio delle richieste di coloro i quali, con tanta convinzione ed ingenuità, hanno visto nell’ l’illusione della trasformazione delle istituzioni sociali una soluzione ai  loro problemi in materia di istruzione, lavoro e l’ambiente.

All’azione  compagni ! Con  pianificazione e  sicurezza, perché il nemico non ha compassione con noi.

CON SPECIALE FORZA SALUTIAMO I COMPAGNI INCARCERATI PER IL  CASO SECURITY, A  GIORNI DAL TERMINE  DEL PROCESSO  PER L’ASSALTO AD UNA BANCA  E L’UCCISIONE DI UNO  SPORCO  POLIZIOTTO.

Dedichiamo anche la nostra azione ai compagni incarcerati, giudicati e torturati nelle carceri di tutto il mondo,  come un atto di solidarietà con coloro che continuano la lotta nonostante i tentativi  del potere di sterminare fisicamente e mentalmente i suoi nemici. Salutiamo i compagni Monica Caballero, Francisco solari, Hans Niemeyer, Tamara Sol, anche BabisTsilianidis, NikosRomanos, Andreas, Spiros, i compagni della Cospirazione delle Cellule di Fuoco (Grecia), Nicola, Alfredo, Adriano e Gianluca (Italia), Marco Camenish, Pombo Da Silva, Marie e Eric (USA) Carlos, Fallon e Amelie (Messico) e tutti i compagni anarchici e rivoluzionari rinchiusi dal potere.

Guerra totale contro ogni autorità.

Cospirazione per l’ attacco “Mauricio Morales” / Affini all’Internazionale Nera.

Cile, giugno 2014.