Fonte Contrainfo 

” Non abbiamo paura della auto in fiamme perché portiamo un mondo nuovo con le nostre biciclette”
“L’incendio indiscriminato di automobili non è un modo molto gradito dall’opinione pubblica, ma non negheremo che si tratta di un metodo molto efficace per richiamare la sua attenzione. I “casseurs” (distruttori) attaccano la società del consumo alla sua radice: la macchina, veicolo del narcisismo, indicatore del successo, fantasia erotica e sublimazione della potenza sessuale”
Gavroche, La revuelta de los Banlieusards.

“I giovani che bruciano le macchine hanno capito tutto della società. Non le bruciano perché non possono averle: le bruciano per non doverle desiderare”
Frédéric Beigbeder.

Oggi, 26 Aprile 2016, approssimativamente tra le 3.00 e le 3.30 am, mentre le fetide masse di schiavi ritrovavano le forze nei loro dormitori per alzarsi presto per andare a lavorare, mentre molta gente sogna di risparmiare per comprarsi lussi e dare la scalata alla piramide sociale, noi rovesciamo la nostra piaga contro uno dei simboli più diffusi e accettati nella società tecno-industriale, moderna e capitalista: L’automobile.
Rivendichiamo l’attacco incendiario-esplosivo perpetrato questa mattina contro una concessionaria automobilistica in Coacalco, Stato del Messico, posta sopra la Avenida Lopes Portillo; l’incendio ha raggiunto tra i 5 e i 7 furgoni nuovi, provocando danni importanti, oltre a far detonare un esplosivo che ha aumentato i danni a detta compagnia. Questo attacco, naturalmente, ci sembra più ludico che “rivoluzionario”, dato che la “rivoluzione sociale” è qualcosa nella quale non siamo interessati, e i programmi, partiti, organizzazioni, catechismi ed altra immondizia di sinistra non possono provocarci altro che nausea.
Non vogliamo nulla, non rivendichiamo niente, non protestiamo, né esigiamo; preferiamo l’attacco, l’esplosione di forza, il saccheggio, il sabotaggio, lo scherzo, il divertimento, il gioco.
Vogliamo contribuire alla banalizzazione della violenza, posto che ci sembra imprescindibile fare dell’attacco al nemico non una questione “militare”, professionalizzata, specialistica, meticolosamente dosata e misurata o ridotta ad alcune date, come nel caso delle guerriglie rosse e/o organizzazioni di lotta “sociale”, bensì azioni informali, casuali, ludiche, vandaliche, alla portata di qualunque spirito irrequieto e rabbioso, ansioso di distruggere ciò che lo limita. Noi non sognamo di cambiare l’esistente, ci basta vederlo ardere, ascoltarlo esplodere.

In guerra con l’esistente!
Guerra contro noi stessi!

P.D. ¡JA-JA!

Célula Niñx verde, Niñx azul.