Fonte Contrainfo 

Spesso vediamo i politici e i giornalisti chiedersi a vicenda, apparentemente sorpresi:
“Ma chi sono questi anarchici che osano sfidare la nostra democrazia? Chi sono quelli che insistono a perturbare la pace sociale ed a sabotare la stabilità e la normalità della vita politica e economica? Chi sono quelli che osano mettere in dubbio i nostri valori ed il nostro stile di vita? Insomma, Chi sono questi che cercano di minare la nostra civilizzazione?”

Siamo noi…

Siamo noi che lanciamo molotov contro i maiali in Exarchia e in altri luoghi, che bruciamo auto della polizia, che partecipiamo ad azioni solidali con i prigionieri anarchici, che traduciamo testi di compagni da e in altre lingue.
Siamo noi che partecipiamo ad occupazioni anarchiche, che apprezziamo ogni forma di arte non commercializzata, noi che apriamo percorsi di diffusione del discorso vivo e radicale attraverso radio auto-organizzate o attraverso iniziative nei nostri posti.
Siamo noi che attraverso la propaganda anarchica, con scritti, manifesti, striscioni, scritte sui muri, appoggiamo e promuoviamo il conflitto e l’attacco contro l’esistente.
Siamo noi che sabotiamo il flusso commerciale la domenica.
Siamo noi che, benché prigionieri dello Stato, continuiamo senza pentimenti per la nostra strada e guardiamo in faccia con disprezzo i giudici.
Siamo noi che siamo ricercati dalla legge e ci diamo latitanti per sfuggire alla caccia che ci danno i maiali, sia per non arrenderci o per continuare le ostilità.
Siamo quelli che fanno saltare la tranquillità e l’ordine, quelli che rivoltano le loro armi contro i nemici della libertà.
Siamo tutti noi che crediamo che l’organizzazione informale e la coordinazione dell’azione anarchica, con l’arma fondamentale della multiformità della teoria e della pratica e dell’insurrezione anarchica permanente si rendono possibili quando ognuno a titolo individuale decide di poter e voler contribuire in modo autonomo nell’articolazione e nella concretizzazione delle proposte, strategie e campagne, aprendo così percorsi di rifiuto collettivo di questo mondo.
Una campagna di questo tipo è anche il Dicembre Nero, una proposta con lo scopo di far ripartire l’insurrezione anarchica, la nostra sperimentazione con la coordinazione informale dell’azione anarchica multiforme e il tentativo di creare una piattaforma informale anarchica che sarà appoggiata dai compagni che danno battaglia in tutto il mondo, da differenti trincee di lotta, cercando di potenziare l’azione anarchica.

Passiamo all’attacco…

Dobbiamo affrontare la violenza organizzata del Potere, la violenza diffusa che trascende con forza la piramide delle relazioni sociali, la passività e la sottomissione che sono il culmine del cinismo che sorride con indifferenza al Potere.

…e scegliamo il fuoco

Volendo contribuire alla chiamata per un Dicembre Nero lanciato da dentro le prigioni dai compagni Nikos Romanos e Panagiotis Argirou, abbiamo collocato un ordigno incendiario negli uffici delle Assicurazioni Nazionali, nel quartiere Kaisariani, che si è innescato con successo.
Mentre mettevamo in atto la nostra azione, i nostri pensieri erano con il fratello anarchico Sebastián Oversluij, caduto nel tentativo di un’espropriazione armata di una banca, esattamente due anni fa.
Vogliamo mandare la nostra solidarietà incondizionata ad ogni prigioniero anarchico in tutto il mondo.
Gli inviamo un segnale di fuoco, con la speranza di riscaldare un po’ i loro cuori

ANARCHIA SIGNIFICA ATTACCO

Cellula Mauricio Morales – Federazione Anarchica Informale