Testo rivendicativo della FAI/IRF Poetry of fire cell
Giovedì 26 marzo 2015 abbiamo incendiato una macchina della polizia nella città di Olomouc. Attaccare la macchina repressiva significa combattere per la libertà. Perché dove c’è la repressione, non c’è posto per la libertà di fiorire. Non c’è posto senza repressione. La repressione è uno strumento dello stato e del capitale. La repressione e l’autorità sono due facce della stessa medaglia. La repressione è globale. La repressione proviene dallo stato e dal settore privato. Collabora in tutto il mondo. Ognuno ha incontrato qualche forma di repressione ad eccezione di quelli che non vogliono vivere la propria vita. Quelli che chinano il capo e accettano gli ordini volontariamente. Chi ha rifiutato l’ordine esistente conosce le conseguenze. Chiunque provi anche solo a prendersi il suo salario non pagato tramite l’ azione diretta, le persone in sciopero selvaggio, le persone che attaccano i cartelloni o le persone che saccheggiano durante gli scontri lo sanno. Siamo contenti di ogni manifestazione di insurrezione che supera i limiti della legalità, ma solo nel caso in cui non vi sia richiesta di repressione contro altri. Un giorno la gente attacca la polizia per la lotta contro le tasse, il giorno dopo chiede leggi più severe contro le persone senza fissa dimora e ”disadattate”, il terzo giorno diventano senzatetto loro stessi e vogliono più soldi dalle tasse sulla spesa sociale, il quarto giorno trovano qualche lavoro e cercano di evitare di pagare le tasse di nuovo. Le condizioni in cui viviamo influenzano la nostra vita, ma non le dobbiamo utilizzare come una scusa. Quel che è più importante sono le scelte che facciamo. In ogni situazione possiamo soccombere o possiamo resistere.
Noi, anarchici, non permettiamo a nessuno di decidere sulle nostre vite .Sentiamo solo pietà per le persone che cercano di trovare il loro percorso attraverso la triste realtà a scapito degli altri. Loro piegano la schiena di fronte all’Esistente e creano scusanti sulle condizioni oggettive. Noi, anarchici, lottiamo per un mondo senza repressione, senza costrizioni. Perciò lottiamo contro ogni tipo di repressione continua, a prescindere se colpisca manifestazioni pacifiche di studenti dall’altra parte del mondo o dei criminali nella nostra città. Sentiamo solidarietà e sincera affinità con chi lotta per la distruzione dei meccanismi repressivi, per l’anarchia. Ribelli, insurrezionalisti, anarchici, rivoluzionari, combattenti…
Attualmente i prigionieri politici greci continuano la loro lotta contro la repressione. La rete dei prigionieri in lotta(NFP), Maziotis, Gournas, i membri della CCF e molti altri. Tutti loro hanno deciso di non smettere la loro lotta e di resistere alla repressione anche da prigionieri. Il nostro attacco è un gesto di solidarietà con la loro lotta. E quindi il nostro attacco è lotta per l’anarchia, per aiutare gli scioperanti della fame a vincere la loro battaglia.
Lottare contro la repressione significa anche lottare contro la militarizzazione. Rivolgendosi anche contro il passaggio del convoglio dell’esercito degli Stati Uniti, che dimostrerà la sua forza nelle nostre zone. Non abbiamo paura di soldati e poliziotti, abbiamo paura della società che permette alle élite di commettere le peggiori atrocità, senza resistenza, in maniera obbediente. Società di zombie. Il nostro attacco e la nostra dichiarazione sono un contributo al Progetto Fenice 2015 “Distruggiamo la Repressione”. Il Progetto Fenice è un gioco. Siamo in grado di fare questo gioco o siamo in grado di finirlo ogni volta che vogliamo. Possiamo fare quello che vogliamo. E’ un gioco creativo giocato secondo le nostre regole. Tutti possono partecipare al gioco. Tutti possono lasciare il gioco. Quando nessuno lo giocherà più cesserà di esistere. Questo fa parte della vita. E ‘solo una nostra scelta. Qualche nuovo gioco apparirà prima o poi. La cosa più importante è giocare secondo le nostre regole. Un gioco che susciti passione e gioia. È anche un gioco distruttivo allo stesso tempo. Distruttivo per l’autorità.
Il Progetto Fenice è la prassi della solidarietà e può essere la nostra propria analisi di combattimento. Per arrivare a conoscersi in combattimento. Per pianificare come mirare con le nostre armi migliori contro l’Esistente. In questo modo ci connettiamo ora e continuamente. Colleghiamo distruttivo e creativo. Creativo non perché vogliamo creare qualcosa in questa società. Poiché tutto ciò che sarà creato in questa società sarà utilizzato come strumento di oppressione a meno che non sia distruttivo per l’Esistente.
Abbiamo un mondo nuovo nei nostri cuori. Un mondo in cui la creatività non è trasformata in uno strumento di repressione. Nel mondo attuale esiste solo una lotta per la libertà. Lotta, che è creativa e piena di gioia per quelli che non vogliono essere incatenati. Lotta che distrugge le catene. Ci sono molti modi per combattere per un mondo migliore.
Abbiamo anche un messaggio per gli anarchici all’estero. I primi riferimenti sugli attuali anarchici di prassi, l’org. riv. Lotta Rivoluzionaria, CCF, FAI/FRI, etc. sono apparsi circa 3 anni fa. L’anarchismo ufficiale, lo stato ed il capitale hanno cercato pesantemente di sopprimere qualsiasi tendenza combattiva. Quando abbiamo letto l’informazione sul movimento ufficiale in Grecia ,ci è sembrato esserci una situazione simile nel nostro paese. La prova è che nessuno ha informato sullo sciopero della fame fino ad ora. Ognuno ha i suoi tempi ma sembra che alcune chiamate incontrano solo orecchie sorde. Possono esserci vari motivi. Uno di questi è sicuramente la situazione di qui. Per questo era per noi importante menzionare brevemente il contesto dell’ anarchismo in territorio ceco.
FAI/IRF Cellula poesia del fuoco
Solidarietà con i prigionieri in sciopero della fame
Solidarietà con gli anarchici di prassi
Per la diffusione della teoria e della prassi dell’Internazionale Nera
Lunga vita alla FAI/IRF
Progetto Fenice 2015 „Distruggiamo la Repressione“
Per l’anarchia
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FONTE INTERARMA
TRADUZIONE CROCENERA