Il 6 dicembre gli incappucciati sono scesi nelle strade della Grecia in memoria dell’uccisione di Alexis Grigoropoulos che ha scatenato l’insurrezione del 2008.
A Salonicco gli scontri di strada sono stati particolarmente feroci quest’anno, con i conflitti che si sono diffusi oltre la solita strada di Agio Dimitriou. Molotov, razzi, pietre, ‘gasaki’ (bombola di gas da campeggio con un forte petardo attaccato), petardi, persino un bollitore d’acqua sono stati lanciati contro i poliziotti antisommossa.
Da sopra molotov ed esplosivi sono stati lanciati dal tetto di un edificio all’angolo dell’università, con persino una bandiera greca bruciata e strappata di fronte agli occhi della polizia, in sfregio al loro orgoglio nazionale, razzista, fascista. La feccia dei media mainstream riporta che un poliziotto è stato ferito da un razzo ed è ancora in un ospedale militare, ma le informazioni locali dicono che è stato un esplosivo a causare il danno.

QUESTI GIORNI SONO PER ALEXIS, PER TUTTI GLI ASSASSINATI DAI KILLER DI STATO, PER QUELLI DENTRO LE MALEDETTE PRIGIONI!
PER UN DICEMBRE NERO!