Dalla Biblioteca “Sabot”:

La mattina del 6 settembre la procura di Torino fa scattare “Scripta Manent”: l’ennesima operazione repressiva contro gli anarchici.
Anna, Marco, Sandro, Daniele, Danilo, Valentina vengono tratti in arresto. Alfredo e Nicola ricevono la notifica nel carcere di Ferrara. Altri 8 compagni vengono inquisiti. 33 case subiscono la sgradita visita degli sbirri.
Anche questa volta, come fu per il processo Marini e le operazioni “Cervantes” e “Ardire”, il delirio inquisitorio del Dominio confeziona una fantomatica “organizzazione associativa con finalità di terrorismo” per attribuire 13 anni di azioni dirette ad una “regia unica”.
E’ cosa risaputa: il Potere ha bisogno di capi espiatori per colpire in modo più efficace il fronte dei suoi più acerrimi nemici.
Di fronte a tutto ciò ci preme ribadire che l’informalità della tensione anarchica è per sua natura irriducibile alla rappresentazione questurino/giudiziaria e a tutti i suoi corollari basati su “strutture”, “verticismi”, “regie occulte”, “capi”, “gregari”….
Ai compagni sequestrati e inquisiti va tutta la nostra solidarietà, il nostro affetto, la nostra vicinanza, la nostra complicità.
Il modo migliore per fronteggiare la repressione e non lasciare soli i compagni rinchiusi è proseguire nella lotta per la distruzione di questo esistente marcio, ognuno in base alla propria coscienza, ai propri desideri, alle proprie possibilità.
Affinchè i responsabili della miseria, dello sfruttamento, dell’alienazione e della devastazione ambientale non dormano sonni tranquilli….

Biblioteca anarchica e libertaria “Sabot”.