La compagna anarchica Aggeliki Spyropoulou è stato condannata a 28 anni di carcere per il suo coinvolgimento nel tentativo di fuga della Cospirazione delle Cellule di Fuoco nel 2015. La compagna sarà presto trasferita al carcere di Thiva da Korydallos ,ora che il processo è finito.

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“La giustizia è nata quando abbiamo perso il controllo sulle nostre vite”
Bruno Filippi

La mia condizione politica e di coscienza non mi avrebbe mai permesso di essere qui per “scusarmi” davanti ad un processo-parodia prefissato come quello recentemente recitato in quest’aula di tribunale, quindi i commenti che sto per fare riguarderanno una sfera puramente politica piuttosto che procedurale. L’azione politica non inizia né finisce sotto il codice penale, di conseguenza, in ogni caso, voi, sia come individui che come istituzione, non siete adatti a giudicarla.

Come anarchici, essendo contro lo Stato, dobbiamo opporci alle leggi che vi stanno alla base e giustificano la sua esistenza.
Ma che cosa è la legge?

Niente di più che un insieme di regole che definiscono giusto e sbagliato, buono e cattivo, morale e immorale. Si tratta di una “guida” del comportamento sociale con l’obiettivo di far rispettare la scelta di fedeltà e per il mantenimento del potere per il timore di sanzioni per qualsiasi deviazione dall’ ammesso, dal legale …

E’ “giusto”, infatti, che le banche si costituiscano come usurai globali, ma è “ingiusto” farle saltare in aria con una forte dose di esplosivi. In questo caso, vengono rinominati come “enti di beneficenza” e la “tua” giustizia va incontro a sentenze di ergastolo …

E’ “equo”, che i governi bombardino costantemente i civili nel quadro della cosiddetta guerra “umanitaria”, ma è “ingiusto” far fuori i responsabili della morte di migliaia …

Un gioco di parole che forma l’immaginario collettivo, elevando la dottrina della “legge e ordine” a massima virtù, mirando unicamente a preservare il sistema autoritario esistente.

Il mondo del dominio che voi proteggete e preservate promuove e impone una vita strutturata, la manifestazione di quanto opprima, schiavizzi e limiti le possibilità di esistenza umana.

I comportamenti, i pensieri, i sentimenti, le relazioni, si trasformano in processi meccanici che determinano quella che viene chiamata normalità o norma sociale. Lo stile di vita che suggerite per me è riassunto in una ripetizione miserabile, delimitata e senza colpi di scena. Un corso noioso di un’esistenza inutile che aspetta solo di essere interrotto dalla morte.

Ma io non mi adeguo al vostro mondo. Non posso sopportare questa noia perfettamente organizzata.

In quei momenti di notte, appena prima di addormentarsi quando si sta fumando l’ultima sigaretta e si valuta il giorno passato … Il fumo si confonde con i vostri pensieri e si finisce all’ultimo soffio … La giornata non era abbastanza … La sensazione di insoddisfazione è travolgente e mozzafiato … “non posso vivere così …”, “io non voglio vivere in questo modo.”. Ci si addormenta mentre le stesse parole continuano a ronzare in testa …

Il nuovo giorno è quello che ci porta faccia a faccia con la realtà ed è giunto il momento di fare le vostre scelte … ho scelto di vivere, piuttosto che sopravvivere … Invece della sicurezza della normalità, ho scelto di iniziare un viaggio verso l’ignoto dove ogni singolo momento nasconde le sue sorprese. Quando la tensione viene a sostituire la debolezza.

La necessità che brucia dentro di me mi fa rifiutare l’uniformità che la vostra legittimità stipula e mi ha portato a un continuo processo di ribellione per sfuggire da tali ristretti limiti del sociale-prigione. Durante questo viaggio, il tempo viene resettato. I nostri orologi si fermano al momento dell’attacco. Non sono più ” necessarie ”motivazioni”. Ci siamo fermati tenendo conto del “dovere”. I costi, le conseguenze …

C’è un unico obiettivo; per far rendere al meglio la minaccia, per creare un pericoloso nemico interno che colpisca al cuore del vostro sistema. Questo viaggio è solitario e spesso ci si confronta con il proprio sé, con le proprie contraddizioni personali. Questa è una guerra che parte da dentro di te e sorge impetuosamente contro ogni espressione del vostro mondo civilizzato moderno. In questa guerra che, come anarchici abbiamo dichiarato contro di voi – e non abbiamo rifiutato nemmeno per un minuto; non ci sono atteggiamenti neutri.

I compagni della Cospirazione delle Cellule di Fuoco, nonostante la loro lunga prigionia, non si ritirano. Si sono rifiutati di piegare la testa e ad abbracciare la croce di rimorso. Hanno difeso con tutte le loro forze e con dignità la loro sostanza anarchica. Mentre, dunque, io non sono un membro della Cospirazione, la nostra comune coscienza politica ci ha alleati. Condividiamo gli stessi valori, le stesse idee e la stessa passione per la libertà. I legami politici che ci uniscono, non potevano far altro che farmi stare al loro fianco con la solidarietà.

La solidarietà non è solo una parola emotivamente carica.

La solidarietà scolpisce indicazioni insurrezionali e previene dall’oblio, la pietra tombale dei compagni catturati. E’ a questo punto che la colpa è nata. Quale potrebbe essere una più autentica e sincera manifestazione di solidarietà a questi compagni che il contribuire moralmente e praticamente alla rottura della loro prigionia? Posso solo sentirmi orgogliosa del fatto che ho partecipato al tentativo di fuga della Cospirazione delle Cellule di Fuoco e nessun giudice è competente a giudicare la mia scelta.

La prigione, inoltre, è un punto di sosta per chiunque decida di armare il suo/suoi desideri e rifiuti. A questo punto, le contraddizioni cominciano … Amiamo la libertà così tanto e ci si blocca in carcere … Amiamo la vita con passione e allo stesso tempo dobbiamo flirtare con la morte ogni singolo minuto. Se il carcere è destinato a “civilizzare” noi stessi, dovreste sapere che le pareti e le serrature ci nutrono con rabbia e desiderio di vendetta crescenti … Possiamo cadere, ma non possiamo piegarci … Questo non è certo l’inizio e certamente non la fine della storia, ma è nel viaggio ed in questo si trova tutta la bellezza …

Per queste ragioni, e per tutte le ragioni del mondo, con orgoglio e senza alcuna traccia di rimorso, mi assumo la responsabilità per il mio contributo pratico politico al piano di fuga della Cospirazione delle Cellule di Fuoco. Non importa quante volte avrei potuto far tornare indietro il tempo, avrei fatto sempre la stessa scelta.

Aggeliki Spyropoulou
Prigione femminile di Korydallos

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fonte 325 no state

traduzione crocenera