Fonte ActForFree

Bruxelles , 10 Maggio – La Camera di Consiglio, che avrebbe dovuto approvare l’inizio di un processo per terrorismo contro 12 anarchici, ha deliberato.

La seduta di cui sopra è stata piuttosto breve, avendo il giudice sollevato la questione della lingua in cui il processo a venire debba svolgersi. Infatti, tutti i potenziali processati non hanno fatto alcuna dichiarazione durante le udienze, ma la maggior parte di loro non aveva nulla da dire… in fiammingo! Mentre il procedimento è stato continuato in francese…

Non sapendo come risolvere questo “problema” sul momento, la Camera di Consiglio è stata rimandata.

Non è stata fissata nessuna nuova data.

Così gli indagati sono finiti dritti in una nuova fase di “tempistica giudiziaria”.

Comunque sta a noi tenere un occhio su questa storia – senza allarmismi né catastrofismi – per non lasciare che la giustizia lavori nell’ombra senza che venga mostrata solidarietà verso questi compagni.

Inoltre, se le indagini risalgono a qualche anno fa, il mondo non è cambiato poi tanto ed è sempre tempo di ribellarsi! Sia per seguire le rivolte in prigione che stanno avendo luogo in questo momento, per incazzarsi per la legge detta “delle 45 ore”, per i movimenti di contestazione in certi chiusi, per le condizioni di vita in continuo peggioramento o per l’umiliazione quotidiana imposta dalla buona morale..

Le ragioni e le opportunità abbondano

Solidarietà nella lotta.