Testo rivendicativo relativo all’attacco incendiario all’ingresso di un circolo di agenti di polizia penitenziaria a riposo, a Santiago del Cile 

Tutto secondo i piani. Sicurezza, tranquillità e con un buon passo ci siamo avvicinati al luogo scelto per l’attacco. Abbiamo attaccato dopo la mezzanotte di mercoledì 27 Aprile 2016 con una bomba incendiaria fatta in casa composta da un bidone pieno di benzina e cinquecento grammi di polistirolo, gli abbiammo accostato pure due bombolette di butano / propano per causare un danno maggiore al portone principale del Circolo dei Gendarmi(ndt la Gerndarmeria è il corpo di polizia penitenziaria cilena) in pensione in via José Toribio Medina # 72.

Attacchiamo perché crediamo che l’azione diretta e distruttiva contro i servi del potere sia sempre urgente e necessaria. Le condizioni sono sempre mature, anche se non sono favorevoli. Ignoriamo attese e misure al momento di agire, queste non sono parte dell’arsenale combattivo.

Il lavoro di quest’ istituzione non è ingenuo, non sono semplici sfruttati che cercando di affermarsi su di altri. Si tratta di un miserabile covo di assetati di potere ,amanti di un rango e di una divisa che dà loro l’impunità. Rappresentano la parte più bassa e disprezzabile nell’Ordine Sociale, il custode servile, carnefice e nemico dichiarato della Libertà che non capisce nemmeno la catena di cui è parte, ma è capace di rinchiudere vite umane e di sentirsi per questo superiore e dignitoso. Il carceriere ama il suo lavoro, si identifica con esso, e quindi merita tutto il nostro disprezzo violento. Sempre nemici, qualunque sia la loro condizione.

Non avranno pace nelle loro carceri, uffici o centri di ritiro … non dimentichiamo … non dimentichiamo mai.

Salutiamo dal fuoco intenso e cospirativo quelli che non cedono pur essendo imprigionatx, Nataly, Tato, Monica, Francisco, Juan e tantx altrx prigionierx del potere.

Lungi dal personalismo raccogliamo l’esperienza di successo della lotta intra-carceraria dei compagni Juan, Marcelo e Freddy. Le azioni anarchiche, così spesso diffamate e maltrattate come settarie, in ultima analisi, sono le uniche che sanno nutrirsi al di là di un campo ideologico e sono quelle che si arrischiano di volta in volta nel valore della strada.

Il nostro gesto, con il cuore in gola illumina il sorriso di Mauricio Morales, un compagno che ha lasciato un segno profondo tra tutti noi. E ‘qui, nel nostro sangue complice.

Mauri: loro vanno in giro con le loro uniformi, ma non rimarranno impuniti.

Carceriere una volta, carceriere sempre.

Perché c’è un intero mondo da distruggere, moltiplicare l’azione autonoma ora!
Fracción Autónoma “Sole y Baleno”

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fonte:testo ricevuto via mail

traduzione:Crocenera