Testo della Cospirazione delle Cellule di Fuoco – FAI / FRI: Gli assediati liberi *
18 marzo 2016
Il carcere è una pietra miliare nel percorso dei rivoluzionari verso la libertà. È un passaggio intermedio, ma non la fine.

L’autorità sceglie spesso la sottrazione, dalla matematica. Come quando sottraggono vite con bombardamenti nelle zone di guerra per la produzione di risorse secondo i loro interessi geopolitici, come quando sottraggono i rifugiati dai paesaggi urbani, seppellendoli in campi di concentramento isolati, come sottraggono le più piccole briciole della schiavitù salariata sottopagata, fustigando ancor più brutalmente , organismi che hanno già abituato al rachitismo, come quando vogliono sottrarre alla libertà tutti coloro che li sfidano, rinchiudendoli in carcere …

In questo modo, ogni rivoluzionario anarchico si trova ad affrontare la più grande contraddizione. Stanno combattendo per la libertà, eppure stanno flirtando con la prigionia del carcere, amano la vita così tanto, eppure la morte vuole tender loro un’imboscata attraverso i guardiani dell’autorità.

In questi anni che stiamo trascorrendo in prigione, i nostri passi sono abituati ad essere calcolati all’interno il filo spinato, i nostri occhi hanno imparato a memoria ogni centimetro di questi pochi metri cubi di piazzale, ma le nostre menti non sono mai stati imprigionate dalle recinzioni in ferro .

Come ci si può arrendere quando si affronta da un lato la ricchezza provocatoria di chi è al potere e dall’altro gli occhi pieni di lacrime di un bambino in un campo di concentramento;da un lato la mafia dei politici, magistrati e giornalisti che conteggiano le persone come fossero pidocchi della terra e dall’altro lato uomini e donne al limite che si suicidano a causa della crisi economica, rovistando nella spazzatura per trovare cibo, dormendo per strada; da un lato un esercito di schiavi felici di essere abbagliati dalle vetrine e dagli schermi di una vita falsa e dall’altro lato lo stuolo dei cattivi con la solitudine ed il silenzio come unici compagni.

Non intendiamo capitolare alla tirannia dell’autorità, né abituarci a vivere come schiavi.

Sappiamo che la libertà non è qualcosa che può essere dato via … né può essere concessa … Ia nostra libertà sboccia dal sangue e dai sacrifici della nostra lotta. Anche se, ancora una volta, il nostro appuntamento con la desiderabile libertà è stata rinviata a causa della viltà di un pilota ex poliziotto- e l’elicottero che non ha mai raggiunto la sua destinazione, questo non significa che ci arrenderemo …

Siamo pienamente consapevoli del fatto che la riconquista della nostra libertà sarà raggiunta solo attraverso la violenza rivoluzionaria, che attacca il monopolio della violenza sadica del potere.

Una libertà che a nostro parere è lo STESSO della continuazione della guerriglia urbana, al fine di intensificare la lotta anarchica. Una libertà che vi guiderà sul culmine dei detriti di questo mondo invecchiato e dei suoi monumenti … prigioni, tribunali, parlamenti, dipartimenti di polizia, i campi di concentramento, i laboratori del totalitarismo tecnologico …

Con la certezza e la determinazione di coloro che rischiano tutto per la liberazione, mettendo ancora una sul tavolo la scelta … “Libertà o morte …”

Una decisione … stiamo combattendo fino alla fine

Mai pentiti

Mai sconfitti

La lotta continua …

Saluti camerateschi a Pola Roula ,compagna anarchica di Lotta Rivoluzionaria
I compagni della Cospirazione delle Cellule di Fuoco – FAI / FRI

Giorgos Polydoros

Olga Economidou

Gerasimos Tsakalos

Christos Tsakalos

Traduzione dal greco all’ inglese -Radiofragmata -Progetto di traduzione

*Gli assediati liberi è una raccolta incompiuta di poesie composte da Dionysios Solomos che è stato ispirato dal terzo assedio di Missolungi (1825-1826), dove i ribelli greci prigionieri da quasi un anno hanno tentato un’evasione di massa, che però fallì, con la maggior parte dei greci uccisi.

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Fonte 325 no state

Traduzione Crocenera