Fonte Contrainfo 

Questo Dicembre dalla regione Greca vede la luce una chiamata alla solidarietà, all’azione ed alla propaganda “per un Dicembre Nero” per tutti i prigionieri sequestrati dallo Stato, come dimostrazione che a dispetto di ogni distanza e di ogni rischio i “nostri” compagni non sono soli, e che la solidarietà non riconosce né bandiere né frontiere. Oggi in questa regione ci troviamo in un contesto repressivo molto pesante, con più di 10 compagni incarcerati nell’anno che finisce, e molti di più negli anni precedenti che ancora sono sotto inchiesta, il che ci porta a solidarizzare con loro senza conoscerli.

Oggi termina Dicembre Nero ma le azioni non devono fermarsi; che la chiamata all’azione non si limiti, che il 2016 sia l’anno dell’azione, che si vinca la paura, rafforziamo la nostra sicurezza: non facciamo un passo senza ragionarlo, che la sicurezza sia la cosa più importante al momento di generare azioni, che la rivolta sia permanente, non restiamo nell’immobilità, che la paura non sia una scusa.

Oggi la critica senza sentimento di coloro che si fanno chiamare compagni non trova spazio nella lotta anticarceraria, e altrettanto non trova spazio il “prigionierismo”, cioè il falso culto della persona che trasforma in martiri coloro che finiscono in prigione, né trovano spazio i falsi standard su come affrontare la galera, con una falsa morale che chissà da dove la tirano fuori. Ragazzi non dimentichiamo che la lotta anticarceraria mira alla distruzione totale di tutti gli aspetti della società civilizzata che trasforma le nostre vite in un incubo nel quale non accettiamo di vivere; per questo la lotta non deve ridursi a questo o quel prigioniero, ma deve essere portata avanti contro l’autorità e i suoi complici, senza dimenticare ovviamente chi dallo Stato e dai suoi servi (polizia, giudici, magistrati, cittadini, etc…) è tenuto sequestrato, sia con il carcere o con la paranoia. Paranoia che molte volte è il risultato da falle nella sicurezza con la quale si realizzano le azioni; ragazzi, estremizzate le attenzioni, ma non cadete nell’immobilismo, questo mai.

Solidarietà attiva con tutti i prigionieri del mondo!
Per la Liberazione Totale
Abbasso le gabbie della società civilizzata
Per un 2016 di rivolta
Con i nostri caduti nella memoria e i nostri fratelli nel cuore.

Unx bastardx, Stgo. 1, 31/12/2015