Quello che segue è la traduzione dall’inglese di una parte del comunicato; per la versione integrale, in lingua inglese e in lingua originale (portoghese) comprensiva di altre foto, vedi 325

“Abbiamo questa fantasia che i nostri interessi e gli interessi dei super-ricchi coincidano – come se, in qualche modo, i ricchi alla fine diventeranno così ricchi da esplodere, e le caramelle pioveranno sul resto di noi. Come se essi fossero una specie di pignatta di benevolenza. Ma la realtà sulle pignatte è che non si rompono da sole. Bisogna colpirle con un bastone.”

 Il nostro recente attacco ad una banca Bradesco  ha sollevato qualche dubbio nei media di massa. Infatti l’ordigno piazzato sul terzo bancomat non si è innescato. L’intento, come fino ad ora riportato da alcune supposizioni, sarebbe stato il furto dei vostri sporchi soldi. Ma dopo tutto un congegno incendiario con 5 litri di benzina con olio ed additivi non farebbe mai esplodere un bancomat.
La nostra intenzione era quella di bruciare la vostra casa del Capitale.
La notte del 13 Settembre, in uno dei quartieri benestanti di Jose dos Campos, abbiamo portato un altro attacco incendiario ad una filiale bancaria. Questa volta abbiamo colpito l’ITAU, che nel secondo quadrimestre finanziario del 2015 ha registrato un guadagno osceno di 5,9 miliardi.
Apparentemente lucrare sugli interessi e speculare sul lavoro degli altri sono le uniche cose che continuano davvero a muovere i già arrugginiti meccanismi della superstruttura capitalista. E’ la follia dei nostri giorni, nei quali i più deboli vivono nella crisi mentre quelli in alto banchettano a nostre spese. Gli attacchi contro la classe più povera li chiamano “adeguamenti”, mentre ogni attacco contro la classe dominante lo chiamano “terrorismo”.