Nella foto prigionieri dell’ala A del carcere di Koridallos con uno striscione in solidarietà ad Evi Statiri in sciopero della fame
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 Lettera di  Panos Mihalakoglou
Mercoledì 16 settembre 2015
Ancora una volta, il sistema ha mostrato il suo vero volto e la sua vendetta ha preso forma con la detenzione illegale (secondo le loro stesse leggi)della compagna di Gerasimos Tsakalos, Evi Statiri.il suo solo “crimine” è il rapporto umano che ha con il compagno Gerasimos Tsakalos.

Vedete, il sistema vuole trasformare in delatori quelli che nemmeno i nazisti osavano considerare come tali. I loro compagni, le loro ragazze, le loro madri, i loro amici e parenti. E anche le persone che lottano per la libertà individuale, l’indipendenza personale, la gioia e l’anarchia.

Certo, il loro obiettivo è duplice. Vendicarsi di chi non china la testa e intimidire chiunque voglia mostrare solidarietà e sostegno ai combattenti imprigionati. E, naturalmente infondere terrore a tutti coloro che pensano di prendere il duro sentiero dell’anarchia e della distruzione del sistema.

Gridiamo alle marionette del sistema, lanciandogli un messaggio: “Tu non ci fai paura, voi ci fate infuriare e rafforzare la nostra volontà di distruggervi”.

NIENTE E ‘FINITO TUTTO CONTINUA

RILASCIO IMMEDIATO DI EVI STATIRI

L’anarchico Panos Mihalakoglou

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fonte del testo Interarma 

fonte della foto 325 no state

traduzione Crocenera

Prigione di Nigrita (Serres)