Santiago del Cile, giugno 2015: sabotaggio incendiario contro le industrie PROQUIMSA

Testo rivendicativo:

 

“La vita è un viaggio in paracadute e non ciò che si vuole credere. Stiamo andando giù, giù dal nostro zenith al nadir e lasciamo il cielo macchiato di sangue perché si avvelenino quelli che domani verranno a respirarlo. Dentro di te, al di fuori di te, cadrai dallo zenith al nadir, perché questo è il tuo destino, il tuo miserabile destino. E da quanto più in alto cadrai, più alto sarà il rimbalzo, più lunga la permanenza nella memoria della pietra. Siamo saltati fuori dal grembo di nostra madre o dal bordo di una stella e stiamo cadendo. Oh mio paracadute, l’unica rosa profumata dell’ atmosfera, la rosa della morte, caduta tra le stelle della morte. Hai sentito? Questo è il suono sinistro di seni chiusi. Apri la porta della tua anima ed esci a respirare fuori. È possibile aprire con un sospiro la porta che era stata chiusa dall’uragano “.

Martedì 9 giugno secondo uno dei tanti calendari del dominio. I nostri polsi contraddittori portano orologi che indicano mancare 10 minuti alle due di notte, fa terribilmente freddo, ma siamo ben attrezzati. Lunghi minuti a piedi per penetrare l’esterno della zona industriale della Boza, nel Pudahuel, territorio appassito dall’avanzare incontrollato del sistema tecno-industriale e dalla complicità attiva della popolazione sottomessa e deliziata da questo regime di odio e di morte. “Dove le acque si incontrano” una volta terre fertili, belle e colorate, oggi un deposito di rifiuti umani /come zombie ordinatamente disposti /e di prima mattina recandosi a lavorare. L’aria lacerata da centinaia di aerei che atterrano impuniti sulla lastra d’asfalto ad alta densità dell’Aeroporto Internazionale Arturo Merino Benitez ,il terreno contaminato dalle industrie che crescono più velocemente dei funghi nei boschi della foresta valdiviana, acqua “mal trattata ” da uno degli impianti di depurazione più grandi del Sud America.

Il nostro obiettivo sono le industrie PROQUIMSA, sperimentatori/ci specisti, torturatori/trici di sorelle. Fornitori di input dell’industria chimica nella sua più ampia gamma di orrore produttivo.

Abbiamo sabotato una delle tante “scatole elettriche di distribuzione” che alimentano questi spazi di morte, il fuoco come elemento distruttivo, due ordigni incendiari ad attivazione chimica hanno illuminato un po’la notte, gli obiettivi effettivi previsti sono stati raggiunti, ma serve a testare il progresso qualitativo delle nostre azioni ,ogni volta colpiremo più forte! Abbiamo pensato che, in qualche modo, incendiare queste “scatole” avrebbe prodotto più blackout nel settore, ma non abbiamo ottenuto altro che danni materiali minori, dobbiamo indagare ulteriormente la rete e la distribuzione di energia elettrica in queste aree, crediamo di aver colpito solo la rete elettrica locale e corrispondente all’illuminazione esterna della fabbrica.

I nostri piani, volontà e risorse avanzano con circospezione, ma senza mettere il piede sul freno, la nostra lotta fino alla morte contro questo sistema di dominio non conosce pause strategiche né revisioni teoriche.

Azione autonoma nel senso più ampio ora!

Siamo in grado, abbiamo gli strumenti a nostra disposizione. Intelligenza, amore convinzione! Non ci sono scuse, i nostrx fratelli e sorelle muoiono in ogni tipo di gabbia, gabbie non possiamo restare immobili di fronte a ciò..

L’azione contro di noi è qui e ora. L’azione contro i nostri/e nemici /che è qui e ora. L’azione contro i difensori/difenditrici e falsi critici del patriarcato la sentiamo dentro. Intensificare il conflitto ,superare il nostro ego negativo!

“Mese per la terra” “giugno nero “sono parte di una delle tante proposte di coordinamento e attacco efficaci, hanno per noi contraddizioni-tensioni di tutti i tipi, ma sono perfettamente accessibili, digerite, sputate, ben accolte, scartate, blindate, vomitate, godute. Crediamo che sia uno strumento di proliferazione di certe discussioni e disposizioni tattico-pratiche, complessità teoriche e forse alcune sintesi di queste esperienze. Noi partecipiamo a queste chiamate come parte complementare della nostra costruzione integrale in tensione costante. Contro la società del dominio!

Con Mauricio Morales, Spiros Dravilas, Pelao Hangry e molte compagne morte, sul piano fisico.

Cordiali saluti a tutti/e i fratelli/sorelle anarchici/che ingabbiati/e in tutto il mondo, ai/alle clandestini/e “in fuga” ogni dove, forza nei loro cuori e corpi!

Saluti a  Reacción Salvaje Grupúsculo: Consejo del Uehuetlatolli [https://eltlatol.wordpress.com]

Contro la civiltà! In difesa di tutto ciò che abbiamo perso!

Gruppo Kapibara FAI / FRI

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Fonte Contrainfo

Traduzione Crocenera